1^%
^&,i
^ty
'^^
^ta
? ^4
^,h@
do^
tò Mei
anniM:
ediety
)re,&m
ttefe
ledili
dt%
lo^é
gii ^
i cosi 0
d^
DELLE VITE. 6,
infeme l'altre arti migliori. Ese alcuna cofa mancava all'altima topina loro,yen- Partenza di
rie loro data copiutamcte dal partirei Coftantino di Roma,per andare à porre la se- Costamino da
de dell'Imperio in Bisantio, perciocbe egli conduce in Grecia non solamente tutti i R'^^sà l'vl-
migliori Scultori, & altri artesici di quella età, comunque susiero,ma ancora vna ^"s ?°uu?&
insinità di fatue, e d'altre cose di Scoltura belliffime. Dopo la partita di Coflan- ' '"""
tino i Cefari,cbe egli lasciò in Italia, edisicando continuamente, & in Roma,& al-
trove si ssorzarono di sare le cose loro quanto potettero migliori, ma come si vede
andòsempre così la Scultura,come la Pittura, e l'Architettura di male in peggio.
E ciò sorfè avvenne,perche quando le ccse buriane cominciano à declinaremon re-
cano mai d'andare sempre perdendo , Je non quando non posiono più oltre peggio-
rare • Parimente si vede, che se bene s'ingegnarono al tempo di Liberio Papa, gli
Architetti di quel tempo di sar grà cofe nell'edisicare la Chieda di S.M.Maggiore,
che non però riuscì loro il tutto selicemente: perciocbe fe bene quella sabbrica,che
è umilmente, per la maggior parte di spoglie, sù satta con affai ragionevoli misure
non si può negare nondimeno,olt re à queiche altra cofa,cbe ilpartimelo satto in.
torno intorno sopra le colonne con ornamenti difucebi, e diritture,non sia pove-
ro assatto di difegno,e che molte altre cose,che in quel gran tempio si veggionomb
argomentino l'impersettione dell'arti. Molti anni dopo, quando i Christianifol-
toGiuliano Apofata erano perseguitati, sù edisicato in sui monte Celio vn tem-
pio a' SS.Gio. e Paolo martiri, di tanto peggior maniera,che i sopradetti,ches co-
nosce chiaramente, che l'arte era a quel tempo poco meno, che perduta del tutto.
Gli edisit^ ancora, che in quel medesimo tempo si secero in Toscana sanno di ciò
pienifonasede, e per tacere molti altri, il tempio , chesuor delle mura d'Anegga
sù edisicato à S. Donato hscouo di quella Città , il quale insieme con Hilariano
monaco sù martirizzato sotto il detto Giuliano Apofata ; nonsù di punto miglio-
re Architettura, che isopradetti. ?{e è da crederebbe ciò procedese da altro che
dal non essere megliori Jircbitetti in quell'età,conciò susse,cbe il detto tempio,co-
me siè potuto vedere a tépi nosri,a otto saccie,sabbricato delle spoglie del teatro,
colosseo,& altri edifitfybe erano fati inArezzo innanQebe sife convertita al-
la sede di Cbriso;sù satto senga alcun risparmio,e con grandissimaspesa,e di colon-
ne di granito, di porsido,e di misebi, che erano sati delle dette sabbriche antiche,
adornato . Et io per me non dubito, allaspesa, che si vedeva satta in quel tempio,
che se gli Aretini bavesono battuti migliori Architetti,non bavefono fato qual-
che cosa maravigliosa, poiché si vede in quel , che secero , che a ninna cosa perdo-
narono, per sare quell'opera ^quanto potettono maggiormente ricca,e satta corn,
buon ordine. E perche,come si è già tante volte detto,meno haueua della sica per-
settione l'Architettura, che l'altre arti,perduto, vi fi vedeva qualche cosa di buo-
no . Fù in quel tempo Umilmente aggrandita la Chicfa di S.Maria in grado, à bo-
nore^ del detto Hilarione;perciocbe in quella baveva lungo tempo babitato,quado
andò con Donato allapalma del Martirio . ,
codotto altri alsommo della ruotavo per isebergo, o per pentiméto il più delle vol-
te le torna in sondo.Avvenne dopo quefe cose,chesollevatesi in diuersi luoghi del
mondo quasi tutte le nationi barbare, centra i Romani: neseguì sra no molto tem-
po non solamente lo abbaiamento di così grande imperio:Ma la rovina del tutto,e
marinamente di Romassessa, con la quale rovinarono del tutto parimente gli ec-
cellentiss. Artesici, Scultori, "Pittori, & Architetti ; lasciando l'arti,e loro mede-
smi, sotterrate,e sommerfe, sra le miserabili fragi, e rovine di quella samosissima
Citta . E prima andarono in mala parte la "Piti ura , e la Scultura come arti , che
piu per diletto,che peraltro sruivano: e l'altra cioè l'Architettura come necessa-
Nota bel det-
to.
Fabbrica di
S. M, Mag-
giore di Rom&
impersetta .
Deteriorami,
to dell'Archi*
tottura.
batteva lungo tempo bastato,quatto "''
Ma perche la sortuna quando ella bà j"'""4'
Rovina del?
imperio di Ro^
mafù parime,
te rovina del-
le Pitturo ,
Sculture , &
Architetture.
i 3
ria,