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VITA DI BVONAMICO BVFF.„
erano le notti grandi leuarsi inanzi giorno a lavorare, e chiamare i garzoni alla^
veogia: La qual cosa rincrescendo a Buonamico , che era fatto levar in sui buon Mtare^w
del'dormire , andò pensando di trovar modo, che Andrea si rimanete dileuarsi ^fy™ "^
tanto inanzi giorno a lavorare : e gli venne fatto, perche hauendo trovato in vna mùo'd'i"
volta male spazzata trenta gran scharafaggi, onero piattole con certe agora sotti- „„/, ^r fo
li, e corte , appiccò a ciascuno di detti scharafaggi vna candeluzza in sui dolio : E haarsi av^
venuta l'hora, che soleua Andrea levarli, per vna fessura dell'vscio gli mise tutti a
vnoa vno, hauendo accese le candele , in camera d'Andrea ; il quale (vegliatoli,
essendo appunto l'hora, che soleua chiamare Buffalmacco, e veduto que'ìumici-
ni, tutto pien di paura, cominciò a tremare, e come vecchio , che era , tutto pam
roso a raccomandarli pianamente a Dio, e dir sue orationi, e salmi, e sinalmente
niello il capo sotto i panni, non chiamò per quella notte altrimenti Buffalmacco,
inali slette a quel modo, sempre tremando di paura, insino a giorno . La mattina
poi levatoli dimandò Buonamico, se haueua veduto, come haueua fatto egli, più
di mille Demonij ; a cui dille Buonamico di nò , perche haueua tenuto gnocchi
serrati, e si maravigliava non edere flato chiamato a veggia : come a veggia dille
Tafo? Io hò hauuto altro pentiero, che dipignere , e sono risoluto per ogni mo-
dod'andare a Bare in vn'altra casa . La notte seguente, se bene ne mise Buona- Continuatone
gnico tre soli nella detta camera di Tafo, egli nondimeno, trà per la paura dellar dhimorw"'
notte pallata, e que' pochi dianoli, che vide, non dormì punto: anzi non fusi to-
sto giorno, che vscìdicasa , per non tornarvi mal più, e vi bisognò del buono a
fargli mutar opinione ; pure , menando a lui Buonamico il Prete della parecchia, ,
il meglio , che puote lo raconlolò . Poi diseorrendo Tafo , e Buonamico sopra il ostimi'di
caso , dille Buonamico : Io hò sempre sentito dire , che i maggiori nimici di Dio buonamico
sonoiDemonij, e per conseguenza , che deono anco esser capitalissìmi auersarij fate ad An-
de' Dipintori: perche, oltre, che noi gli facciamo sempre bruttissimi, quello, che drea,
èpeggio 11011 attendiamo mai ad altro, che a far Santi, e Sante per le mura ,e per
letauole, & a far perciò, con dispetto de Demonij , gl'huomini più dinoti ,ò mi- Risilatone et
gliori ; per lo che tenendo effi Demonij di ciò (degno con elso noi ; come quelli , Andata di I^
che maggior poslànza hanno la notte , che il giorno, ci vanno facendo di questi faar '" ™^'
giuochi,e peggio faranno,se quella vsànza di levarli a veggia non si lascia del tut- '"'
to, con quello, & altre molte parolefeppe cosi bene acconciar la bisogna Buffai-
macco,facendogli buono, ciòcchediceua7nesser lo Prete , che Tafo si rimasedi ,
leuarsi a veggia, eidiauoli d'andar la notte per casa co'lumicini. Ma ricomin-
dando Tafo , tirato dal guadagno ,mon molti meli dopo , equasi seordatosi ogni p%f'so
paura, a leuarsi di nuovo a lavorare lancitene chiamare Buffalmacco,ricomincia- c6faatoo &
sono anco i scarafaggi a andar attorno,ondefù forza,che per paura se ne rimanes- sci„ in tatto;
se interamente, essendo a ciò massimanieme confìggalo dal Prete. Dopo, diuol- l' tnmmic^
gatasi quella cola per la Città fù cagione; cHepervn pezzo ne Tafo, ne altri Pie- di Buc^ntì^
toricostumarono di leuarsi a lavorare la notte .^ Essendo poi; indi a non molto, cautò- ch-nw
diuenuto Buffalmacco assai buon Maestro , si partì ,- come raccontai il medesin o fol° 'n,^]
Franco , da Tafo, e cominciò a lavorare da se , non gli mancando mai , chefare . """
Hora,hauendò egli tolto vna casa per lavorarvi , e habitarui parimente , che ha ,
ueua allato vn lavorante di lana assai agiato,il quale,eslèndo vn nuovo vccello era fo°o,foss/À
chiamato Capo d'oca, la moglie di costui ogni notte si levava a matut 110, quando „„„&©,
appunto, hauendo insino allora lavorato,andava Buffalmacco, a riposarst e postasi ^immdd^
a vn suo filatoio, il quale haueua per mala ventura piantato dirimpetto al lette d' ti faccejfc a
Buffalmacco attendeva tutta notte a filar lo Rame : perche non potendo Buon& B^nam^
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