$14 SECONDAPARTE
prelati, l'Argiropolo dottiamo greco, e Battista Platina, il quale haueua prima ri-
tratto in Roma : & egli sleiTo sopra vn cauallo , nella figura d'vn vecchiotto raso
con vna beretta nera,che hà nelle pieghe vna carta bianca, forsè per segno, o per-
che hebbe volontà di scriuerui dentro il nome suo. Nella medesima Città di Pisa
alle Monache di S. Benedetto a ripa d'Arno, dipinse tutte le Borie della vita di
quel Santo: E nella compagnia de'Fiorentini,, che allhora era doue èhoggi il
Monasterio di S. Vito, similmente la tauola, e molte altre Pitture nel Duomo die-
tro alla sedia dell'Arciuescouo in vna tauolecta a tempera dipinse vn San Tomaio
d'Acquino, con infinito numero di dotti, che disputano sopra l'opere sue, e fra gli
altri vi e ritratto Papa Siilo IIII. con vn numero di Cardinali , e molti capi, e ge-
nerali di diuerG ordini; e quella e la più finita, e meglio opera, che facesse mai
D^ tavole Berozzo. In Santa Catterina de' Frati Predicatori nella medesima Città fece due
inS.Catteri cauole a tempera, che benissimo si conoscono alla maniera , e nella Chiesadi S.
3# "/ Frati Nicola ne fece similmente vn'altra, e due in Santa Croce fuor di Pisa. Lauorò
Predicatori, anco quando era giouanetto nella pieue di S. Gimignano l'Altare di S. Bastiano
nel mezo della Chiesa riscontro alla Capella maggiore : e nella sala del consiglio
In s.Nicola sono alcune sigure, parte di sua mane, e parte da lui emendo vecchie, restaurate .
Un'altra Ai Monaci di Monte Oliueto nella medesima terra , fece vn Crocifisso, & altre
zm s. Croce pacare : mà la migliore opera , che in quel luogo facete , fù in S. Agostino nella
sasori Cipolla maggiore a freseo Borie di S. Agostino , cioè dalla conuersione insino alla
in s^Gemi- m°"e' La qual' opera hò tutta disegnata di sua mano nel nostro libro, inserno
gnano. con molte carte delle Borie sopradette di campo santo di Pisa. In Volterra anco-
Nella fala ra fece alcune opere , delle quali non accade far mentione. E perche quando Be-
del Coniglio. nozzo lauorò in Roma , vi era vn' altro dipintore, chiamato Melozzo, il qua-
4$ Monaca le fà da Forlì, molti , che non sanno più , che tanto , hauendo trottato scritto Me-
Ohnetani. lozzo, e riseontrato i tempi, hanno creduto,che quel Melozzo, voglia dir Benoz-
Invoiterra. zo,mà sono in errore,perche il detto Pittore fù ne'medesimi tempi,e fù molto stu-
M^:: e diosò delle cose dell'arte, e particolarmente mise molto studio , e diligenza in fare
Benoty ’ in gli scorti,come si può vedere in S.Apostol^i Roma nella tribuna dell'Altar mag-
^oma, giore, doue in vn fregio, tirato in prospettiua, per ornamento di quell' opera sono
alcune figure , che colgono vue , & vna botte , che hanno molto del buono. Ma
ciò si vede più apertamente nell' Ascensione di Giesù Christo in vn corod'Ange-
li, che lo conducano in Cielo , doue la figura di Christo (corta tanto bene , che pa-
re, che buchi quella volta, & il simile fanno gli Angeli, che con diuersi mouimen-
ti girano per lo campo di quell' aria . Parimente gli Apostoli , che sono in tettar
seortano in diuerse attitudini tanto bene, che ne fu allora, & ancora è lodato da gli
artefici, che molto hanno imparato dalle fatiche di coltili , il quale fù grandissimo
prospettiuo, come ne dimostrano i casamenti dipinti in quella opera , la quale gli
V d'R fù fatta fare dal Cardinale Riario, nipote di Papa Siilo Quarto, dal quale fù molto
%%:.' '°nmunerato° Mà tornando a Be rozzo, consumato sinalmente da gli anni, e dalle
" ° fatiche d'anni 78. se n' andò al vero riposo nella Città di Pisa , habitando in vna^
caletta ,che in si lunga dimora vi si haueua comperata in carraia di S. Francefco.
La quJcda lasciò morendo alla sua figliuola : e con disptacere di tutta quella Cit«
tàfi honoratamente sepellito in campo santo con quello epitaffio, che ancorar
si legge.
Hic tumulus est Benotij Fiorentini qui proxime bas pinxit bistorias bunc sibi
to Rassio , sanm dontuit bumanitas MCCCCLXXKHF
Ville
prelati, l'Argiropolo dottiamo greco, e Battista Platina, il quale haueua prima ri-
tratto in Roma : & egli sleiTo sopra vn cauallo , nella figura d'vn vecchiotto raso
con vna beretta nera,che hà nelle pieghe vna carta bianca, forsè per segno, o per-
che hebbe volontà di scriuerui dentro il nome suo. Nella medesima Città di Pisa
alle Monache di S. Benedetto a ripa d'Arno, dipinse tutte le Borie della vita di
quel Santo: E nella compagnia de'Fiorentini,, che allhora era doue èhoggi il
Monasterio di S. Vito, similmente la tauola, e molte altre Pitture nel Duomo die-
tro alla sedia dell'Arciuescouo in vna tauolecta a tempera dipinse vn San Tomaio
d'Acquino, con infinito numero di dotti, che disputano sopra l'opere sue, e fra gli
altri vi e ritratto Papa Siilo IIII. con vn numero di Cardinali , e molti capi, e ge-
nerali di diuerG ordini; e quella e la più finita, e meglio opera, che facesse mai
D^ tavole Berozzo. In Santa Catterina de' Frati Predicatori nella medesima Città fece due
inS.Catteri cauole a tempera, che benissimo si conoscono alla maniera , e nella Chiesadi S.
3# "/ Frati Nicola ne fece similmente vn'altra, e due in Santa Croce fuor di Pisa. Lauorò
Predicatori, anco quando era giouanetto nella pieue di S. Gimignano l'Altare di S. Bastiano
nel mezo della Chiesa riscontro alla Capella maggiore : e nella sala del consiglio
In s.Nicola sono alcune sigure, parte di sua mane, e parte da lui emendo vecchie, restaurate .
Un'altra Ai Monaci di Monte Oliueto nella medesima terra , fece vn Crocifisso, & altre
zm s. Croce pacare : mà la migliore opera , che in quel luogo facete , fù in S. Agostino nella
sasori Cipolla maggiore a freseo Borie di S. Agostino , cioè dalla conuersione insino alla
in s^Gemi- m°"e' La qual' opera hò tutta disegnata di sua mano nel nostro libro, inserno
gnano. con molte carte delle Borie sopradette di campo santo di Pisa. In Volterra anco-
Nella fala ra fece alcune opere , delle quali non accade far mentione. E perche quando Be-
del Coniglio. nozzo lauorò in Roma , vi era vn' altro dipintore, chiamato Melozzo, il qua-
4$ Monaca le fà da Forlì, molti , che non sanno più , che tanto , hauendo trottato scritto Me-
Ohnetani. lozzo, e riseontrato i tempi, hanno creduto,che quel Melozzo, voglia dir Benoz-
Invoiterra. zo,mà sono in errore,perche il detto Pittore fù ne'medesimi tempi,e fù molto stu-
M^:: e diosò delle cose dell'arte, e particolarmente mise molto studio , e diligenza in fare
Benoty ’ in gli scorti,come si può vedere in S.Apostol^i Roma nella tribuna dell'Altar mag-
^oma, giore, doue in vn fregio, tirato in prospettiua, per ornamento di quell' opera sono
alcune figure , che colgono vue , & vna botte , che hanno molto del buono. Ma
ciò si vede più apertamente nell' Ascensione di Giesù Christo in vn corod'Ange-
li, che lo conducano in Cielo , doue la figura di Christo (corta tanto bene , che pa-
re, che buchi quella volta, & il simile fanno gli Angeli, che con diuersi mouimen-
ti girano per lo campo di quell' aria . Parimente gli Apostoli , che sono in tettar
seortano in diuerse attitudini tanto bene, che ne fu allora, & ancora è lodato da gli
artefici, che molto hanno imparato dalle fatiche di coltili , il quale fù grandissimo
prospettiuo, come ne dimostrano i casamenti dipinti in quella opera , la quale gli
V d'R fù fatta fare dal Cardinale Riario, nipote di Papa Siilo Quarto, dal quale fù molto
%%:.' '°nmunerato° Mà tornando a Be rozzo, consumato sinalmente da gli anni, e dalle
" ° fatiche d'anni 78. se n' andò al vero riposo nella Città di Pisa , habitando in vna^
caletta ,che in si lunga dimora vi si haueua comperata in carraia di S. Francefco.
La quJcda lasciò morendo alla sua figliuola : e con disptacere di tutta quella Cit«
tàfi honoratamente sepellito in campo santo con quello epitaffio, che ancorar
si legge.
Hic tumulus est Benotij Fiorentini qui proxime bas pinxit bistorias bunc sibi
to Rassio , sanm dontuit bumanitas MCCCCLXXKHF
Ville