364 SECONDA PARTE
honorato,e ricco mercante^ amicissimo di Domenico,al quale essendo morta la
donna (opra parco, come se decco in Andrea Verrocchio, & hauendo, per hono-
rada,come si conuenia alla nobiltà loro,fattole fare vna fepoltura nella Minerua,
volle anco,che Domenico dipignesse tutta la faccia doue eli' era sepolta. Et oltre
Ramata di a quello vi facesse vna picciola tauoletta a tempera. La onde in quella pariete fe-
va# fepoltw. ce quattro llorie: due di S.Giouanni Battila,e due della N.Donna: le quali vera-
rs & vna ta- mente gli furono allora molto lodate . E prouò Francesco tanta dolcezza nella
goletta nella pratica di Domenico: che tornandosene quello a Firenze con honore, e con da-
Mmerufò. ^^ ,]o raccomandò per lettere a Gio.suo parente, seriuendoli quanto e'lo ha-
nelle seruito bene in quell'opera,e quanto il Papa fude satisfatto delle sue Pittu-
re, Le quali cose vdendo Gio.cominciò a dilegnare di metterlo in qualche lauo-
ro magnifico da honorare la memoria di se medesimo, e d'arrecare a Domenico
fama, e guadagno . Era per auuentura in S. Maria Nouella, Conuento de' Frati
Predicatori, la Capella maggiore, dipinta già d'Andrea Orgagna; la quale per es-
sere dato mal coperto il tetto della volta , era in piu parti guada da l'acqua . Per
il che già molti Cittadini l'haueuano voluta rassettare, ò vero dipignierla di nuo-
uo: ma i padroni,che erano quelli della famiglia de'Ricci,non se n'erano mai con-
tentati , non potendo essi far tanta spesa, ne volendoli risoluere a concederla ad
alcuni, che la facesse ; per non perdere la iuriditione del padronato , & il segno
dell'arme loro lasciatagli da i loro antichi. Giouanni adunque desideroso,chc_,
'Domenico gli facesse quella memoria , si milTe intorno a quella pratica , tentane
do diuerse vie. Et in vltimo promisse a Ricci far tutta quella spesa egli, e che_„
gli ricompenserebbe in qual cosa , e farebbe metter l'arme loro nel più euidente,
& honorato luogo, che falle in quella Capella . E così rimali d'accordo , e fatto-
ne contratto , & instrumento molto stretto del tenore ragionato di sopra. Logò
Rifarò in fi. Giouanni a Domenico quella opera con le storie medelime,che erano dipinte,,
„^^e la CL prima, e feciono, che il prezzo fusse ducati mille dugento d'oro larghi, & in ca-
peli* maggio so,che l'opera gli piacele, fallino dugento più. Per lo che Domenico mise man
re di s.Maria all'opera: ne restò, che egli in quattro anni 1'hebbe finita; il che fu nel 1485.
Nocella ri- con grandissima satisfattione, e contento di esso Giouanni. Il quale chiaman-
„rtandone & dosiseruito, e confellando ingenuamente , che Domenico haueua guadagniati i
dugento ducati del più , dille che harebbe piacere , che e' li contentale del pri-
mo pregio ; e Domenico, che molto più stimaua la gloria , e l'onore , che le_J
ricchezze, gli largì subito tutto il tettante : Affermando che haueua molto più
caro lo hauergli satisfatto , che sedere contento del pagamento . Appreso Gio-
uanni fece fare due armi grandi di pietra l'vna de' Tornaquinci, l'altra de' Toma-
buoni, e metterle ne'piladri fuori d'essa Capella. E nell'arco altre arme, di det-
ra famiglia , diuisa in più nomi, e più arme , cioè oltre alle due dette Giachinotti,
Popoleschi , Marabotini, e Cardinali. E quando poi Domenico fece la tauola
dell' Altare , nell' ornamento dorato , sotto vn'arco , che per fine di quella tauo-
I iafece mettere il Tabernacolo del Sacramento bellissìmo, enei frontispicio di
quello fece vn Scudicciuolo d'vn quarto di braccio ; dentroui l'arme de' Padron
detti,cioè de' Ricci. Et il bello fù allo (coprire della Capella, perche questi
cercarono con gran romore dell' arme loro : e final nente non ve la vedendo;
se n'andarono al Magistrato de gli Otto; portandoil contratto. Per il cho^
molarono i Tornabuoni esserui polla nel più euidente , & honorato luogo di
quell' opera , e benche quelli esclamassìno, che ella non si vedeua : fù lor detto,
shc eglino haucuano il corco : e che basendola fatta metter in così honorato luo-
honorato,e ricco mercante^ amicissimo di Domenico,al quale essendo morta la
donna (opra parco, come se decco in Andrea Verrocchio, & hauendo, per hono-
rada,come si conuenia alla nobiltà loro,fattole fare vna fepoltura nella Minerua,
volle anco,che Domenico dipignesse tutta la faccia doue eli' era sepolta. Et oltre
Ramata di a quello vi facesse vna picciola tauoletta a tempera. La onde in quella pariete fe-
va# fepoltw. ce quattro llorie: due di S.Giouanni Battila,e due della N.Donna: le quali vera-
rs & vna ta- mente gli furono allora molto lodate . E prouò Francesco tanta dolcezza nella
goletta nella pratica di Domenico: che tornandosene quello a Firenze con honore, e con da-
Mmerufò. ^^ ,]o raccomandò per lettere a Gio.suo parente, seriuendoli quanto e'lo ha-
nelle seruito bene in quell'opera,e quanto il Papa fude satisfatto delle sue Pittu-
re, Le quali cose vdendo Gio.cominciò a dilegnare di metterlo in qualche lauo-
ro magnifico da honorare la memoria di se medesimo, e d'arrecare a Domenico
fama, e guadagno . Era per auuentura in S. Maria Nouella, Conuento de' Frati
Predicatori, la Capella maggiore, dipinta già d'Andrea Orgagna; la quale per es-
sere dato mal coperto il tetto della volta , era in piu parti guada da l'acqua . Per
il che già molti Cittadini l'haueuano voluta rassettare, ò vero dipignierla di nuo-
uo: ma i padroni,che erano quelli della famiglia de'Ricci,non se n'erano mai con-
tentati , non potendo essi far tanta spesa, ne volendoli risoluere a concederla ad
alcuni, che la facesse ; per non perdere la iuriditione del padronato , & il segno
dell'arme loro lasciatagli da i loro antichi. Giouanni adunque desideroso,chc_,
'Domenico gli facesse quella memoria , si milTe intorno a quella pratica , tentane
do diuerse vie. Et in vltimo promisse a Ricci far tutta quella spesa egli, e che_„
gli ricompenserebbe in qual cosa , e farebbe metter l'arme loro nel più euidente,
& honorato luogo, che falle in quella Capella . E così rimali d'accordo , e fatto-
ne contratto , & instrumento molto stretto del tenore ragionato di sopra. Logò
Rifarò in fi. Giouanni a Domenico quella opera con le storie medelime,che erano dipinte,,
„^^e la CL prima, e feciono, che il prezzo fusse ducati mille dugento d'oro larghi, & in ca-
peli* maggio so,che l'opera gli piacele, fallino dugento più. Per lo che Domenico mise man
re di s.Maria all'opera: ne restò, che egli in quattro anni 1'hebbe finita; il che fu nel 1485.
Nocella ri- con grandissima satisfattione, e contento di esso Giouanni. Il quale chiaman-
„rtandone & dosiseruito, e confellando ingenuamente , che Domenico haueua guadagniati i
dugento ducati del più , dille che harebbe piacere , che e' li contentale del pri-
mo pregio ; e Domenico, che molto più stimaua la gloria , e l'onore , che le_J
ricchezze, gli largì subito tutto il tettante : Affermando che haueua molto più
caro lo hauergli satisfatto , che sedere contento del pagamento . Appreso Gio-
uanni fece fare due armi grandi di pietra l'vna de' Tornaquinci, l'altra de' Toma-
buoni, e metterle ne'piladri fuori d'essa Capella. E nell'arco altre arme, di det-
ra famiglia , diuisa in più nomi, e più arme , cioè oltre alle due dette Giachinotti,
Popoleschi , Marabotini, e Cardinali. E quando poi Domenico fece la tauola
dell' Altare , nell' ornamento dorato , sotto vn'arco , che per fine di quella tauo-
I iafece mettere il Tabernacolo del Sacramento bellissìmo, enei frontispicio di
quello fece vn Scudicciuolo d'vn quarto di braccio ; dentroui l'arme de' Padron
detti,cioè de' Ricci. Et il bello fù allo (coprire della Capella, perche questi
cercarono con gran romore dell' arme loro : e final nente non ve la vedendo;
se n'andarono al Magistrato de gli Otto; portandoil contratto. Per il cho^
molarono i Tornabuoni esserui polla nel più euidente , & honorato luogo di
quell' opera , e benche quelli esclamassìno, che ella non si vedeua : fù lor detto,
shc eglino haucuano il corco : e che basendola fatta metter in così honorato luo-