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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Contr.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

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https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0480

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324 SECONDA PARTE
bene a cadetta, vniua l'opera di maniera, che chi la vede , la giudica d'vn pezzo
tutta. Nel medesimo luogo fece fare vn palco piano di rosoni messì d'oro, che è
molto lodato . Hauendo Benedetto compero vn podere fuor di Prato , a vlcire
, , + per la porta Fiorentina, per venire in verso Firenze, e non più lontano dalla ter-
P@e di ter- ra, che vn mezo miglio ; fece in Culla Brada maellra a canto alla porta vna bel-
r^e^ffe^ hssima Capelletta, & in vna nicchia vna N. Donna con sigliuolo in collo di terra,
'^a: lauorata tanto bene , che cosi fatto senza altro colore è Della quanto se fusse di
marmo. Cosi sono due Angeli , che sono a (omino per ornamento, con vn cari*
delliere per vno in mano , Nel domale dell'Altare è vna Pietà con la N. Donna, e
S. Giouanni di marmo bellissimo. Lasciò anche alla sua morte in casa sua molte

marmo.
^btogi di
terrai di mai
nolabiati do
pò lafa mote
te•

Lauotatori di
legname con
correli d Be-
nedetto, eloro
^ere.

'A etti "egli ri-
™fe feféro^

:ose abbozzate di terra , e di marmo : Disegnò Benedetto molto bene , come si
può vedere in alcune carte del nostro libro : Finalmente d'anni 54. li morì, nel
H^S.efù honoreuolmente sotterrato in S. Lorenzo; e lasciò, che dopo la vita
d'alcuni suoi parenti, tutte le sue facultà fussino della compagnia del Bigallo.
Mentre Benedetto nella sua giouanezza lauorò di legname,e di commesso fu«
rono suoi concorrenti Baccio Cellini pissero della Signoria di Firenze, il quale la-
uorò di comincilo alcune cose d'auorio molto belle , e fra l'altre vn' ottangolo di
figure d'auorio, profilate di nero , bello affatto , il quale è nella guardarobba del
Duca ; parimente Girolamo della Ceccha creato di costui,e piffero anch'egli delj
la S gloria, lauorò ne' medesimi tempi pur di commesso molte cose. Fùnel me-
desimo tempo Dauid Pistoiese, che in S. Giouanni Euangelista di Pistoia, fec<_,
all' entrata del choro vn S. Giouanni Euangelista di rimesso : opera più di gran
fatica a condurli , che di gran disegno . E parimente Gieri Aretino , chefece il
choro,& il pergamo di S.Agostino d'Arezzo, de medesimi rimessi di legna-
mi, di figure, e prospettiue. Fù quello Gieri molto capriccioso,e fe-
ce di canne di legno vn'organo perfettissimo,di dolcezza, e soa-
ìUlta , che è ancor hoggi nel Vescouado d'Arezzo, sopra la
porta della sagrestia , mantenutoli nella medesimar
bontà : che è cosa degna di marauiglia, e da lui
prima meda in opera. Ma nessuno di co«
storo, nè altri fù a gran pezzo ec-
cellente quanto Benedetto, on-
de egli merita fra i migliori
Artefici delle sue
professich
ni
d'esser sempre annouerato;
e lodato .

Fine della Trita di Benedetto da Maiano Scultore, & ^chitettQ

AN-
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