41$ SECONDAPARTE
si haueua porre il diposto di Croce, e dinanzi l'Aduntione di N. Donna, ma Pie-
tro la fece tanto ordinaria , che fu messo il Christo deposto dinanzi , & 1' Aslun-
tione dalla banda del coro . E quelle hoggi per metterai il Tabernacolo del
Sacramento sono siate 1' vna , e l'altra leuate via , e per la Chiesa mede (opro
certi altri Altari è rimalo in quell' opera solameate sei quadri , doue sono alcuni
£ no,;,,„; Santi dipinti da Pietro in certe nicchie. Dicesi, che quando detta opera si seo-
&fe. perle fu da tutti i nuoui artesici assai biasimata , e particolarmente, perche si era
Pietro seruito di quelle figure , che altre volte era vsato mettere in opera , doue
tentandolo gli amici suoi diceuano, che affaticato non s'era , e che haueua trala-
sciato il buon modo dell' operare , ò perauatitia, ò per non perder tempo. Ai
quali Pietro rispondeua , io hò messo in opera le figure altre volte lodate da voi,
eche vi sono infinitamente piaciute. Se siora vi dispiacciono, e nonle lodare,
che ne posso io ? Ma coloro aspramente con Sonetti , e publiche villanie lo saet-
tauano. Onde egli già vecchio partitoli da Firenze, e tornatoli a Perugia con-
. . dusse alcuni lauori'a fresco nella Chiesa di S. Seuero Monasterio dell'Ordine di
::'perai Camaldoli, nel qual luogo haueua Raffaello da Vtbino giovanetto , e Suo disce-
enei :::: P°'° 'a"° a'cune figure,come nella sila vita si dirà. Lauorò Slmilmente al Mon-
oùsdji. ° ione, alle Fratte, & in moki altri luoghi del contado di Perugia,e particolarmen-
te in Aseisi a S. Maria de gli Angeli , doue a fresco fece nel muro dietro alla Ca-
pella della Madonna, che risponde nel coro de' Frati , vn Christo in Croce coirne
sìttwe a otto mo'" sigure . E nella Chiesa di S. Pietro, Badia de' Monaci neri in Perugia , di-
$ns. Pietro di pinse all'Altare maggiore in vna tauola grande l'Ascensione, con gli Apertoli a
Perugie ri*, basso , che guardano verso il Cielo. Nella predella della quale tauola sono tre
stitecoberfa- siorie,con molta diligenza lauorate, cioè i Magi, il Battesimo , eia Resurrettio-
tiene ty^rni ne di Christo. La quale tutta opera si vede piena di belle fatiche, intanto ch'ell'è
mfaepffhj fa migliore di quelle, che sono in Perugia di man di Pietro lauorate a olio . Co-
minciò il medesimovn lauoro a fresco di non poca importanza a Casello della
Piene, ma non lo finì . Soleua Pietro, si come quello , che di nessuno si fidaua,
nell'andare, tornare dal detto Casello a Perugia, portare quanti danari haueua
sempre addosso : perche alcuni , aspettandolo a vn passo lo rubarono , ma racco<
mandandoli egli molto gli lasciarono la vita per Dio . E dopo, adoperando mezi,
& amici, che pur n'haueua assai , riebbe anco gran parte de' detti danari , che gli
fyfy erano stati tolti: ma nondimeno fu per dolore vicino a morirli. Fu Pietro per-
siCT. ' sona di assai poca Religione, e non se gli potè mai far credere 1' immortalità dell'
anima. Anzi con parole accomodate al suo ceruello ^di perfido, oftinatissima-
mente ricusò ogni buona via . Haueua ogni Sua Speranza ne' beni della fortuna,
e per danari harebbe fatto ogni male contratto . Guadagno molte ricchezze, &
in Firenze murò, e comprò case,& in Perugia, & a Carello della Piene acquistò
molti beni. Tolse per moglie vna bellissima giouane, c n'hebbe figliuoli , e si
dilettò tanto, che ella pottasse leggiadre acconciature, e fuori, & in cala, cheti
sai wm. dice ,che egli spesse volte l'acconciaua di sua mano. Finalmente venuto Pietro
in vecchiezza d' anni 78. finì il corso della vita sua nel Castello della Pleue , do-
uc fù h moratamente sepolto l'anno 1524.
Fece Pietro molti maestri di quella maniera , & vno fra gli altri , che fù ve-
ramente eccellenrissimo, il quale datoli tutto a gli honorati Audi della Pit-
tura paltò li gran lunga il maestro. E quello fù ^ miracoloso Raffaello San*
tioda Vtbino, il quale molti anni lauorò con Pietro in compagnia di Giouan- ,
ni de Santi suo padre # Fù anco discepolo di costui il Pintuncchio, Pittor Pe-
rugino
si haueua porre il diposto di Croce, e dinanzi l'Aduntione di N. Donna, ma Pie-
tro la fece tanto ordinaria , che fu messo il Christo deposto dinanzi , & 1' Aslun-
tione dalla banda del coro . E quelle hoggi per metterai il Tabernacolo del
Sacramento sono siate 1' vna , e l'altra leuate via , e per la Chiesa mede (opro
certi altri Altari è rimalo in quell' opera solameate sei quadri , doue sono alcuni
£ no,;,,„; Santi dipinti da Pietro in certe nicchie. Dicesi, che quando detta opera si seo-
&fe. perle fu da tutti i nuoui artesici assai biasimata , e particolarmente, perche si era
Pietro seruito di quelle figure , che altre volte era vsato mettere in opera , doue
tentandolo gli amici suoi diceuano, che affaticato non s'era , e che haueua trala-
sciato il buon modo dell' operare , ò perauatitia, ò per non perder tempo. Ai
quali Pietro rispondeua , io hò messo in opera le figure altre volte lodate da voi,
eche vi sono infinitamente piaciute. Se siora vi dispiacciono, e nonle lodare,
che ne posso io ? Ma coloro aspramente con Sonetti , e publiche villanie lo saet-
tauano. Onde egli già vecchio partitoli da Firenze, e tornatoli a Perugia con-
. . dusse alcuni lauori'a fresco nella Chiesa di S. Seuero Monasterio dell'Ordine di
::'perai Camaldoli, nel qual luogo haueua Raffaello da Vtbino giovanetto , e Suo disce-
enei :::: P°'° 'a"° a'cune figure,come nella sila vita si dirà. Lauorò Slmilmente al Mon-
oùsdji. ° ione, alle Fratte, & in moki altri luoghi del contado di Perugia,e particolarmen-
te in Aseisi a S. Maria de gli Angeli , doue a fresco fece nel muro dietro alla Ca-
pella della Madonna, che risponde nel coro de' Frati , vn Christo in Croce coirne
sìttwe a otto mo'" sigure . E nella Chiesa di S. Pietro, Badia de' Monaci neri in Perugia , di-
$ns. Pietro di pinse all'Altare maggiore in vna tauola grande l'Ascensione, con gli Apertoli a
Perugie ri*, basso , che guardano verso il Cielo. Nella predella della quale tauola sono tre
stitecoberfa- siorie,con molta diligenza lauorate, cioè i Magi, il Battesimo , eia Resurrettio-
tiene ty^rni ne di Christo. La quale tutta opera si vede piena di belle fatiche, intanto ch'ell'è
mfaepffhj fa migliore di quelle, che sono in Perugia di man di Pietro lauorate a olio . Co-
minciò il medesimovn lauoro a fresco di non poca importanza a Casello della
Piene, ma non lo finì . Soleua Pietro, si come quello , che di nessuno si fidaua,
nell'andare, tornare dal detto Casello a Perugia, portare quanti danari haueua
sempre addosso : perche alcuni , aspettandolo a vn passo lo rubarono , ma racco<
mandandoli egli molto gli lasciarono la vita per Dio . E dopo, adoperando mezi,
& amici, che pur n'haueua assai , riebbe anco gran parte de' detti danari , che gli
fyfy erano stati tolti: ma nondimeno fu per dolore vicino a morirli. Fu Pietro per-
siCT. ' sona di assai poca Religione, e non se gli potè mai far credere 1' immortalità dell'
anima. Anzi con parole accomodate al suo ceruello ^di perfido, oftinatissima-
mente ricusò ogni buona via . Haueua ogni Sua Speranza ne' beni della fortuna,
e per danari harebbe fatto ogni male contratto . Guadagno molte ricchezze, &
in Firenze murò, e comprò case,& in Perugia, & a Carello della Piene acquistò
molti beni. Tolse per moglie vna bellissima giouane, c n'hebbe figliuoli , e si
dilettò tanto, che ella pottasse leggiadre acconciature, e fuori, & in cala, cheti
sai wm. dice ,che egli spesse volte l'acconciaua di sua mano. Finalmente venuto Pietro
in vecchiezza d' anni 78. finì il corso della vita sua nel Castello della Pleue , do-
uc fù h moratamente sepolto l'anno 1524.
Fece Pietro molti maestri di quella maniera , & vno fra gli altri , che fù ve-
ramente eccellenrissimo, il quale datoli tutto a gli honorati Audi della Pit-
tura paltò li gran lunga il maestro. E quello fù ^ miracoloso Raffaello San*
tioda Vtbino, il quale molti anni lauorò con Pietro in compagnia di Giouan- ,
ni de Santi suo padre # Fù anco discepolo di costui il Pintuncchio, Pittor Pe-
rugino