VITA DI LVCA SIGNORELLI. 431
paffàti, dipinse a Lorenzo de'Medici in vna tela alcuni Dei ignudi, che gli sisone altre in sto;
molto contendati. Et vn quadro di Nostra Donna con due Profeti piccioli di ter- %< F>%%•
retta, il quale è hoggi a Casello Villa del Duca Cosimo. E l'vna , e l'altra opera
donò al detto Lorenzo, il quale non volle mai da ninno esser vinto in esser libera-
le, e magnifico . Dipinse ancora vn tondo di vna Nostra Donna ,cbe è nel!a_, llclaussred
vdienza de'Capitani ài parte Guelfa bellissimo. A Chiusuri in quel di Siena luo- Monte Olive
go principale de'Monaci di Monte Oliueto dipinse in vna banda del Chiostro vn- ''•
dici storie della vita , e fatti di San Benedetto. E da Cortona mandò dell'opera,'
sile a Monte Pulciano ; a Foiano la tauola del? Aitar maggiore , che è nella Piene, In Orvieto sinì
&in alti? luoghi di Valdichiana . Nella Madonna d'Oruieto, Chiesa principale "
finì di sua mano la Capella , che già vi haueua cominciato Fra Giouanni da Fieso- „,ffB%
le, nell quale fece tutte le dorò della fine del mòdo con bizzarra,ecapricciosa.» le,cbe fàd'ef.
inuenzione Angeli, demoni, roume , terremoti, fuochi, miracoli d'Antichristo , e ftmpoàpfle-
molte altre cose limili, oltre ciò, ignudi, scorti, e molte belle figure, imaginandosi ri.
il terrore , che sarà in quello estremo, e tremendo giorno . Perloche dettò l'ani-
mo a tutti quelli, che sono flati dopo lui , onde hanno poi trottato agevoli le diffi- Michelagnolo
colta d quella maniera. Onde io non mi marauiglio se 1opere di Luca furono da ledi l'aere
Mich^lagnolo sempre sommamente lodate , ne (e in alcune cose del suo diuino fa> & alcune
giudic o, che fece nella Capella, furono da lui gentilmente tolte in parte dall' in- v™'°ritrai*
uenzioni di Luca, come sono Angeli, demoni, l'ordine de'Cieli, e altre cose, neh ''
le quali esso Michelagnolo immitò l'andar di Luca , come può vedere ogn'vno.
Ritraile Luca nella sopradetta opera molti amici suoi, e se stessso; Nicolò , Paulo, e
Vittcilozzo Vitèlli, Giouan Paulo, e Horazio B^gsoni > & altri ,che non si fanno ^"" '"
i nomi. In S. Maria di Loreto dipinse a fresco nella Sagrestia i quattro Euangeli- RÙQ6
sti,i quattro Dottori, & altri Santi, che sono molto belli: E di questa opera fù da sigliuolo
Papa Siilo liberalmente rimunerato. Dicesi , che essendogli stato vcciso in Cor* wifa
tona vn figliuolo, che egli amaua molto beltssimo di volto, e di persona , che Lu-
ca coli addolorato lo fece spogliare ignudo, e con grandissima constanza d'ani- Sue opere in
mo, senza piangere, o gettar lachrima lo ritrasse, per vedere fempre che volesse, TOna, & W-
mediante l'opere delle lue mani quella che la natura gli hauea dato ; e tolto la ni- rimamene in
mica fortuna. Chiamato poi dal detto Papa Silfo a lauorare nella Capella del Corten#.
palazzo a concorrenza di tanti Pittori,dipinse in quella due storie, che frà tan-
te, son tenute le migliori . L'vna è il testamentod Mosè al popolo hébreo nell'
hauere veduto la terra di promissione ; e l'altra la morte sua . Finalmente hauenre
do fatte opere quali per tutti i Principi d'Italia , & esser do già vecchio se ne tor-
nò a Cortona, doue in que'suoi virimi anni lavorò più per piacere , che per altto,
come quello, che auezzo alle fatiche , non polena ,ne sapeua starsiozioso. Fece
dunque in detta sua vecchiezza vna tauola alle Monache di Santa Margherita di
Arezzo: & vna alla Comp gnia di San Girolarro , parte della quale pagò M. Nic-
colò Gamurrini Dottor di Li gge Auditor di Ruota. Il quale in essa tauola èri-,
tratto di naturale , ing nocchini dinanzi alla Madóna aia quale lo presenta vn^
S.N colò, che è in dettatanola. Sonoui ancora S.Donato,e S.StesaHo,< t ùab-
bailo vn S.Girolamo ignudo , & vn Dauid ,cbe canta sopra vn Salterio . Visono
anche due Profeti; i qualn per quanto ne dirroPrano i breui ,ché hanno in n ano,
trattano della Concezione . Fù condotta quefl'operadi Cortona in Arezzo sopra
le spa'le de gl'huomini di quella Con pagnia ; e Luca cesi vecchio , corre era vol-
le venire a metterlasù, & in parte , a riuedere gharmci , e parentrfuot. E perche
alloggiò in casa de' Vasari , deue io era piccolo fanciullo d'otto anni , mi ricor:
do, che
paffàti, dipinse a Lorenzo de'Medici in vna tela alcuni Dei ignudi, che gli sisone altre in sto;
molto contendati. Et vn quadro di Nostra Donna con due Profeti piccioli di ter- %< F>%%•
retta, il quale è hoggi a Casello Villa del Duca Cosimo. E l'vna , e l'altra opera
donò al detto Lorenzo, il quale non volle mai da ninno esser vinto in esser libera-
le, e magnifico . Dipinse ancora vn tondo di vna Nostra Donna ,cbe è nel!a_, llclaussred
vdienza de'Capitani ài parte Guelfa bellissimo. A Chiusuri in quel di Siena luo- Monte Olive
go principale de'Monaci di Monte Oliueto dipinse in vna banda del Chiostro vn- ''•
dici storie della vita , e fatti di San Benedetto. E da Cortona mandò dell'opera,'
sile a Monte Pulciano ; a Foiano la tauola del? Aitar maggiore , che è nella Piene, In Orvieto sinì
&in alti? luoghi di Valdichiana . Nella Madonna d'Oruieto, Chiesa principale "
finì di sua mano la Capella , che già vi haueua cominciato Fra Giouanni da Fieso- „,ffB%
le, nell quale fece tutte le dorò della fine del mòdo con bizzarra,ecapricciosa.» le,cbe fàd'ef.
inuenzione Angeli, demoni, roume , terremoti, fuochi, miracoli d'Antichristo , e ftmpoàpfle-
molte altre cose limili, oltre ciò, ignudi, scorti, e molte belle figure, imaginandosi ri.
il terrore , che sarà in quello estremo, e tremendo giorno . Perloche dettò l'ani-
mo a tutti quelli, che sono flati dopo lui , onde hanno poi trottato agevoli le diffi- Michelagnolo
colta d quella maniera. Onde io non mi marauiglio se 1opere di Luca furono da ledi l'aere
Mich^lagnolo sempre sommamente lodate , ne (e in alcune cose del suo diuino fa> & alcune
giudic o, che fece nella Capella, furono da lui gentilmente tolte in parte dall' in- v™'°ritrai*
uenzioni di Luca, come sono Angeli, demoni, l'ordine de'Cieli, e altre cose, neh ''
le quali esso Michelagnolo immitò l'andar di Luca , come può vedere ogn'vno.
Ritraile Luca nella sopradetta opera molti amici suoi, e se stessso; Nicolò , Paulo, e
Vittcilozzo Vitèlli, Giouan Paulo, e Horazio B^gsoni > & altri ,che non si fanno ^"" '"
i nomi. In S. Maria di Loreto dipinse a fresco nella Sagrestia i quattro Euangeli- RÙQ6
sti,i quattro Dottori, & altri Santi, che sono molto belli: E di questa opera fù da sigliuolo
Papa Siilo liberalmente rimunerato. Dicesi , che essendogli stato vcciso in Cor* wifa
tona vn figliuolo, che egli amaua molto beltssimo di volto, e di persona , che Lu-
ca coli addolorato lo fece spogliare ignudo, e con grandissima constanza d'ani- Sue opere in
mo, senza piangere, o gettar lachrima lo ritrasse, per vedere fempre che volesse, TOna, & W-
mediante l'opere delle lue mani quella che la natura gli hauea dato ; e tolto la ni- rimamene in
mica fortuna. Chiamato poi dal detto Papa Silfo a lauorare nella Capella del Corten#.
palazzo a concorrenza di tanti Pittori,dipinse in quella due storie, che frà tan-
te, son tenute le migliori . L'vna è il testamentod Mosè al popolo hébreo nell'
hauere veduto la terra di promissione ; e l'altra la morte sua . Finalmente hauenre
do fatte opere quali per tutti i Principi d'Italia , & esser do già vecchio se ne tor-
nò a Cortona, doue in que'suoi virimi anni lavorò più per piacere , che per altto,
come quello, che auezzo alle fatiche , non polena ,ne sapeua starsiozioso. Fece
dunque in detta sua vecchiezza vna tauola alle Monache di Santa Margherita di
Arezzo: & vna alla Comp gnia di San Girolarro , parte della quale pagò M. Nic-
colò Gamurrini Dottor di Li gge Auditor di Ruota. Il quale in essa tauola èri-,
tratto di naturale , ing nocchini dinanzi alla Madóna aia quale lo presenta vn^
S.N colò, che è in dettatanola. Sonoui ancora S.Donato,e S.StesaHo,< t ùab-
bailo vn S.Girolamo ignudo , & vn Dauid ,cbe canta sopra vn Salterio . Visono
anche due Profeti; i qualn per quanto ne dirroPrano i breui ,ché hanno in n ano,
trattano della Concezione . Fù condotta quefl'operadi Cortona in Arezzo sopra
le spa'le de gl'huomini di quella Con pagnia ; e Luca cesi vecchio , corre era vol-
le venire a metterlasù, & in parte , a riuedere gharmci , e parentrfuot. E perche
alloggiò in casa de' Vasari , deue io era piccolo fanciullo d'otto anni , mi ricor:
do, che