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Vignola; Spampani, Giovanni Battista [Hrsg.]; Antonini, Carlo [Hrsg.]; Bianchi, Giuseppe [Hrsg.]
I cinque ordini di architettura civile — Rom, 1861

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https://doi.org/10.11588/diglit.1711#0036
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— 34 —

a tal che, non come Zcusi delle vergini crotoniate, ma come ha portalo il mio giu-
dizio, ho fatto questa scelta da tutti gli Ordini cavandoli puramente dagli antichi
tutti insieme, nò ci mescolando cosa di mio, se non la distribuzione delle propor-
zioni fondata in numeri semplici, senza avere a fare con braccia, né piedi né
palmi di qualsivoglia luogo, ma solo da una misura arbitraria detta modulo di-
visa in quelle parti che ad ordine per ordine a suo luogo si potrà vedere, e data
tal facilità a questa parte d'architettura, altrimenti difficile, che ogni mediocre
ingegno, purché abbia alquanto di gusto nell'arte, potrà in un'occhiata sola senza
gran fastidio di leggere comprendere il tutto, ed opportunamente servirsene. E
perchè io non penso in questo luogo di voler occorrere a quelle obbiezioni che
da qualcuno so che saranno proposte, non essendo questo mio intento, anzi la-
sciandone il carico all'opera istessa che col piacere a' più giudiziosi faccia anco
che rispondino per me contro gli altri, dico solamente, che se qualcuno giudicasse
questa fatica vana con dire, che non si può dare fermezza alcuna di regola, atte-
soché secondo il parere di tutti e massime di Vilruvio, molte volte conviene cre-
scere o scemare delle proporzioni de' membri per supplire con l'arte dove la vista
nostra, per qualche accidente venga ingannata, a questi in tal caso gli rispondo
esser in ogni modo necessario sapere quanto si vuole che appaia all'occhio no-
stro, il che sarà sempre la regola ferma ch'altri s'avrà proposta di osservare.

Il mio intento è stato solamente di essere inteso da quelli che abbiano qual-
che introduzione nell'arte; e perciò li nomi particolari di ciaschedun membro sa-
ranno a suo luogo notati, ed in quel modo che a Roma vengono volgarmente no-
minati ; avvertendo solamente, che li nomi di quelli membri li quali sono comuni
a più ordini, dopo che saranno stati notati una sola volta nel primo ordine che
occorrerà, non se ne farà più menzione negli altri.
 
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