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Vignola; Spampani, Giovanni Battista [Hrsg.]; Antonini, Carlo [Hrsg.]; Bianchi, Giuseppe [Hrsg.]
I cinque ordini di architettura civile — Rom, 1861

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https://doi.org/10.11588/diglit.1711#0056
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— 53 —

capo rv.

DELL' ORDINE DORICO

Il nome di Dorico deriva a quest'Ordine da Doro Re dell'Acaia, che il pri-
mo volle che fosse posto in opera nel tempio che fece in Argo edificare in onore
di Apollo; Ordine che venne applaudito, perchè, come ne scrive anche Vitruvio
fu adoperato in molti tempii che in molti luoghi furono eretti non solamente dai
greci, ma ancora dai romani, i quali lo impiegarono nel teatro di Marcello ,
nell' anfiteatro Flavio, e in altri edilìzi dei quali ci rimangono gli avanzi. Nei tempi
poi a noi più vicini, si è usato nel cortile del palazzo Farnese da Michelangelo
Buonaroti, nella Procuratia Nuova sulla piazza di S. Marco in Venezia dal San-
sovino, nella Basilica di Vicenza dal Palladio, nel tempietto di S. Pietro in Mon-
torio dal Bramante, nel portico del Palazzo Massimi da Baldassarc da Siena, e
altrove. E veramente fra gli altri ha il gran pregio di una elegante proporzione
che riunisce la sodezza colla leggiadrìa , sebbene però sia diflicile ad eseguirsi
per gli ornati che richiede a decorazione del fregio, e per i rapporti che questi
debbono avere colle colonne e colle loro distanze.

TAVOLA Vili.

DFL PIEDISTALLO DORICO

» 11 Piedistallo Dorico deve avere moduli cinque e un terzo in altezza. L'im-
» posta dell'arco, moduli uno, ed i suoi particolari membri devono essere par-
li liti come stanno notali per numeri.

Vuole P autore che il Piedistallo abbia di altezza cinque moduli e un terzo,
al suo basamento destina dieci parti di altezza, e quattro parti e mezzo di ag-
getto , e lo adorna con zoccolo, plinto, gola dritta, tondino, e listello. Il dado
deve avere quattro moduli di altezza e deve essere liscio. La cimasa deve avere
mezzo modulo, tanto in altezza quanto in aggetto, e deve essere ornata con cinque
membri, cioè, gola rovescia , corona, ossia gocciolatoio, listello , mezz' ovolo, e
pianelle Alla base della colonna di di altezza un modulo, e di aggetto cinque
parti, cioè poco meno della quinta parte del suo diametro ; è poi ornala con un
plinto, con un toro , un tondino e l'imoscapo. Quanto al fusto, lo vuole ornato
con venti scanalature, come vedesi nella pianta, leti. C; e per eseguirle insegna
due regole diverse ; l'una, che è segnata colla leti. A, mostra che deve farsi un
semicircolo, e nel mezzo di esso fissato il punto, tirare la porzione di circolo che
vi si vede ; l'altra è fare un triangolo equilatero, e nel suo vertice fissato il cen-
tro , tirare quella porzione di circolo che viene compresa fra le estremità dei suoi
due lati, come si vede alla Iett. B. L'imposta dell' arco, e l'archivolto lett. D serve
ve per 1' arcata dell' Ordine col piedistallo, e l'altra imposta coli' archivolto, Iett. E
serve all'arcata dell'Ordine senza il piedistallo. Le misure delle altezze, e degli
aggetti, sono segnale oltre la scala, nei profili espressi nella tavola.

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