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Vignola; Spampani, Giovanni Battista [Hrsg.]; Antonini, Carlo [Hrsg.]; Bianchi, Giuseppe [Hrsg.]
I cinque ordini di architettura civile — Rom, 1861

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https://doi.org/10.11588/diglit.1711#0124
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ASTRAGALO. Vedi FUSAROLO, TONDINO.

AT1WO- Era un luogo nella casa antica Romana,
posto, secondo l'opinione dei più, tra il vestibolo e la
gran Corte. In cinque modi si facevano gli atrj, come
dice Vitruvio (/. 6. e. 3.), cioè Toscano, ch'era il più
semplice di lutti gli altri; Tetrastilo, cioè di quattro
colonne; Corintio, il quale aveva due ale di colonne a
destra e a sinistra; Displuviale, cioè scoperto; e Te-
stuginato, ossia coperto.

ATTICO. Piccol ordine d'Architettura, senza co-
lonne e capitelli, il quale si usa per finimento di fac-
ciate, o d'archi trionfali. Chiamasi poi Falso Àttico quella
specie di zoccolo, che si pone per innalzare il piedritto
delle volte sopra il cornicione dell'ordine.

ATTIGURGA, ATTICA. Base composta del plinto,
due tori, e scozia. Gli Ateniesi ne furono gl'inventori,
e l'usarono indifferentemente nell'Ordine Jonico e Co-
rintio.

B

BACCELLETTI. Membri degli ornamenti di Ar-
chitcUura, falli in forma di baccelli delle fave, o altri
simili.

BAGNO. Si distinguono i bagni in Naturali ed Ar-
tificiali. I naturali sono quelli, che si costruiscono presso
ì fiumi, o presso le sorgenti d'acque termali, e servono a
guarigione di molti mali. 1 bagni artificiali servono piutto-
sto alla proprietà del corpo, che alla salute. I Romani
facevano di questi ultimi grandissimo uso; e ne abbia-
mo da Vitruvio un ben distinto ragguaglio, (f. V. e. 10.)

BALAUSTRO. Piccole colonnette lavorate in varie
forme, che compongono una balaustrata.

BAROCCO. Dicesi dello stile d'Architettura, quando
è bizzarro e capriccioso.

BASAMENTO. Membro del piedistallo della colonna.
Dicesi anche di quella parte di fabbrica, che per la prima
si pone sopra il suolo.

BASE. Sostegno o quasi piede, sul quale si posa
la colonna ec.

BASILICA. Era anticamente un grande edilìzio,
per uso de'Magistrati che vi si adunavano a tener ra-
gione; e si fabbricava vicino al foro, come ne parla Vi-
truvio [1. 5. e. 1.)- Molli di questi edificj in progresso di
tempo sono stati da'Crisliani convertiti in Chiese, e fi-
no a'nostri tempi conservano il nome di Basilica; anzi
ogni Chiesa a crociala ed a ponici interiori dicesì Ba-
silica per essere fatta a similitudine di quelle;

BASSORILIEVO. Una sorta di scultura, poco ri-
levata dal piano dov'è scolpita.

BASTIONE. Steccato, trincea, riparo fatto intorno
alla città, o eserciti ec.

BATTISTERO. Luogo dove si conservano le acque
per battezzare, I primi Cristiani si battezzavano ne' fiu-
mi; ma dopo che religione Cristiana divenne quella de-
gli Imperatori, si eressero degli edificj a ciò unicamente
destinati.

BECCO DI CIVETTA. Membro di alcune cornici;
cosi chiamato per la somiglianza, che ha col becco dì que-
sto ucello- Egli non è che un ovolo liscio capovolto, che si
usa in luogo del listello supcriore della base Allica, e nella
sommità della campana del capitello Corintio, come pure
all'orln della cimasa di un parapetto, o d'una balaustrata.

BIBLIOTECA. Luogo da conservare un gran nu-
mero di libri. Vitruvio ne dà alcuni precetti (/. 6. e. 7.).

B

Soglionsi adornare con ritratti di uomini illustri per
dottrina.

BORSA. Edificio dove i mercatanti si adunano per
trattare i loro negozj.

BOZZE. Chiamansi quelle pietre, le quali con mag-
giore o minore aggetto sporlano in fuori dalle fabbriche
con varie sorta di sparlimene, e fannosi alcune volte
piane, ed alcune volte più rilevale.

BUGNE. Sono pietre quadrilunghe rilevate, che
fannosi per collegare ed adornare gli angoli delle fabbri- ■
che, ed altri luoghi, secondo il genio dell'Architetto.

CAFFEAOS. Voce tedesea composta da caffè, ed
aos, che significa casa, cioè luogo ove si bee il caffè.
Questo edifìcio si pone ne' giardini, con decorazioni ar-
chitettoniche, e si adorna con pitture.

CALC1DICO. Variano i pareri su di codesta fab-
brica usata dagli antichi. Vitruvio la pone come parte
della Basilica, quando il sito lo comporli. Si legge in
Sesto Pompeo essere codesto edificio nominato dalla cit-
tà di Calcide nell' Eubea. Forse si sarà detto Calcidico
qualche portico situato quasi dicasi ad calcem operi».

CALIDARIO. Stanza del bagno, dove erano le sor-
genti d'acque calde.

CALO. Lo scemare o restringere della colonna ,
delta anche fusellatura, i cui termini sono detti Apofigi.

CALOTTA. Voce derivata dal Francese; ehe viene
Intesa per quelle cupole formate ad arco di cerchio.

CAMPANA DEL CAPITELLO CORINTIO. È il
fusto del Capitello , il quale nella parte inferiore non
eccede la grossezza del sommo-scapo della colonnati-
saltando a foggia di vaso nella parte superiore dove si
allarga.

CAMPANELLE. Vedi GOCCE.

CANALE. È quella convessità, che forma le sca-
nalature delle colonne. Canale dicesi pure l'incavo nel
mezzo della voluta del capitello Jonico ; ed anche quel-
l'incavo sotto il gocciolatoio, che fa spiccare a piombo
le gocciole d'acqua. Canale si chiama pure quel tubo,
o semitubo di terra cotta, o d'altra materia, il quale
radunando l'acqua che cade sopra gli edificj, la getta
fuori pei suoi sifoni, o la conduce ne' serbatoj.

CANCELLERIA. Luogo dove si scrivono, e regi-
strano gli atti pubblici de' magistrati.

CAPITELLO. È la parte superiore della colonna,
variata secondo la specie dell'ordine. Chiamasi Capitello
quella fascia, che si pone immediatamente sopra il Tri-
glifo. Vitruvio chiama Capitello anche alcuni pezzi di
travi della catapulta.

CAPPELLA, Luogo, o stanza nelle Chiese, dove
si pone l'altare. Cappella diecsi anche una piccola Chie-
sina, la quale si chiama ancora Oratorio.

CAPOMAESTRO. Composto da capo e da maestro,
cioè Artefice, che ha sotto di sé lavoranti, e vale so-
printendente di fabbriche ; ed è quello che ricevuti gli
ordini dall'Architetto li mette, per mezzo degli uomini
a lui sottoposti, in esecuzione.

CARCERE. Edificio pubblico destinato alla custo-
dia, e castigo de'rei: il qual nome deriva da Coercendo.

CARDINALI, o STIPITI. Pietre quadrangolari, che
si pongono da'lati delle porte, che reggono l'architrave,
il quale termina al di sopra del vano della porta.

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