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https://doi.org/10.11588/diglit.3451#0013
S T A T U E
DEL MUSEO
PIOCLEMENTINO
■r
TAVOLA L
GIOVEo
INcominciando da Giove , come il massimo degli Dei , la clasle delle Deità , abbia-
mo il piacere d' offrirne il più bel simulacro , che ce ne abbia lasciato T arte ,
e la religion degli antichi. Si è sforzato il Greco scultore nella maestà , e nobiltà
de lineamenti di adombrare in qualche modo s idea , che avevano di questo Nume
le nazioni pagane , che sembra accoshrsi a quella , eh* ebbero i Filosofi di un Dio pa-
drone , e governatore dell' universo (a) . Siede egli qual si conviene a Sovrano (£) ,
ha s aquila sua ministra predò di sé > ed appoggiandoli colla manca allo seettro ,
sostiene ora colla destra posata sulle ginocchia il sùlmine sua arma , e suo distintivo ;
Ma il placido , e sereno contegno del volto espresso in queir aria
...» qua caelum , tempessatesque serenat (V) 5
può farci credere , che in luogo del fulmine reggesTe , come Deità propizia, piuttosso
la patera in atto di gradire , e ricever le offerte , come il Giove custode delle mone-
te di Nerone , o la Vittoria , come il Giove vincitore di quelle di Domiziano , o ancor
le tre Grazie , che adornavano il trono del Giove di Fidia in Olimpia (d) , e ve-
don si in mano di Giunone in una rara medaglia mezzana di Faustina giuniore del
Museo Albani, o finalmente le Ore , o Stagioni, come in un medaglione di Com-
modo in Vaticano. Il capo , a cui servono di ornamento la barba, e i capelli inanel-
lati , è lievemente inclinato , quasi in attitudine di concedere . Quella egregia ssatua *
che si è ammirata lungo tempo nel palazzo Verolpi , e che accusa il miglior secolo
delle arti Greche , è fiata avuta in (Ingoiar pregio presso gli antichi, e presso i mo-
derni . La copia in picciolo dissotterrata non ha molti anni presso Corinto, e posse-
duta da un viaggiatore Inglese (e), che lo credette il Nettuno Ismico , è un argomento
del conto , che ne sàcevan gli antichi, come il vedersi disegnato fra più bei monu-
menti di Roma dal celebre le Brun (/), mostra la considerazione in cui s hanno
avuta i più intelligenti artisti moderni.
DEITÀ'
Tom.l
(*) Alto palmi nove, e once 5. senza il plinto.
(a) Aeschyi. Promctb. vtnB. verf.49. &50.
(b) Calli mach. Hymn. in Iovem-.
(e) Virgil. Aeneid. I. vers. 259.
A
TAVO-
(d) Pausan. Eliac. I. eap.xi.
( e ) Il Cav. Francesco Skipwith .
(/) Montsaucon. Antìq. expliq. Tom.l. Parti. Tav.n. num.i,
DEL MUSEO
PIOCLEMENTINO
■r
TAVOLA L
GIOVEo
INcominciando da Giove , come il massimo degli Dei , la clasle delle Deità , abbia-
mo il piacere d' offrirne il più bel simulacro , che ce ne abbia lasciato T arte ,
e la religion degli antichi. Si è sforzato il Greco scultore nella maestà , e nobiltà
de lineamenti di adombrare in qualche modo s idea , che avevano di questo Nume
le nazioni pagane , che sembra accoshrsi a quella , eh* ebbero i Filosofi di un Dio pa-
drone , e governatore dell' universo (a) . Siede egli qual si conviene a Sovrano (£) ,
ha s aquila sua ministra predò di sé > ed appoggiandoli colla manca allo seettro ,
sostiene ora colla destra posata sulle ginocchia il sùlmine sua arma , e suo distintivo ;
Ma il placido , e sereno contegno del volto espresso in queir aria
...» qua caelum , tempessatesque serenat (V) 5
può farci credere , che in luogo del fulmine reggesTe , come Deità propizia, piuttosso
la patera in atto di gradire , e ricever le offerte , come il Giove custode delle mone-
te di Nerone , o la Vittoria , come il Giove vincitore di quelle di Domiziano , o ancor
le tre Grazie , che adornavano il trono del Giove di Fidia in Olimpia (d) , e ve-
don si in mano di Giunone in una rara medaglia mezzana di Faustina giuniore del
Museo Albani, o finalmente le Ore , o Stagioni, come in un medaglione di Com-
modo in Vaticano. Il capo , a cui servono di ornamento la barba, e i capelli inanel-
lati , è lievemente inclinato , quasi in attitudine di concedere . Quella egregia ssatua *
che si è ammirata lungo tempo nel palazzo Verolpi , e che accusa il miglior secolo
delle arti Greche , è fiata avuta in (Ingoiar pregio presso gli antichi, e presso i mo-
derni . La copia in picciolo dissotterrata non ha molti anni presso Corinto, e posse-
duta da un viaggiatore Inglese (e), che lo credette il Nettuno Ismico , è un argomento
del conto , che ne sàcevan gli antichi, come il vedersi disegnato fra più bei monu-
menti di Roma dal celebre le Brun (/), mostra la considerazione in cui s hanno
avuta i più intelligenti artisti moderni.
DEITÀ'
Tom.l
(*) Alto palmi nove, e once 5. senza il plinto.
(a) Aeschyi. Promctb. vtnB. verf.49. &50.
(b) Calli mach. Hymn. in Iovem-.
(e) Virgil. Aeneid. I. vers. 259.
A
TAVO-
(d) Pausan. Eliac. I. eap.xi.
( e ) Il Cav. Francesco Skipwith .
(/) Montsaucon. Antìq. expliq. Tom.l. Parti. Tav.n. num.i,