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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 3): Statue del Museo Pio-Clementino — Rom, 1790

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https://doi.org/10.11588/diglit.3453#0007
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VI

alla lor dottrina pqffa convenevolmente applicarli, ciocché di alcuni Jilosofi difie già il tra-
gico ìngkfea che non oltrepqffhvan ejjì nel lor fapere , V abilità di qualunque padrino [ij.
Fri ma pero di rispondere a tali accufe convien confeffare fenza dijjimulazione , che la gran
parte di coloro, che dopo rinate le lettere a trattare degli antichi monumenti Ji accinfero ,
vi fi fono certamente accollati con sì picciolo apparato delle necejfarie e conducenti noti-"
zie , e alcuni con sì alta prevenzione pé lor capriccio/! JìBemi , che la facoltà nelle lor
mani è Jembrata avvilirfì, e quafì da fé medejìma calunniarfi. Ma il numero delle guide
o poco iftrutte , o poco ficure , è fempre il maggiore in tutte le cognizioni che non prò-'
cedono col rigor dimoBrativo delle matematiche , e specìalmente nelle più congetturali ;
fenza che perciò abbia da rifletterne di/pregio Julia medejìma facoltà , o fu quelli che
la coltivino degnamente : né perchè molto pqffa con buona ragione obbjettarfi agli fritti
d un Bellori , d* un VaJJeri , d' un Venuti \ pregierem noi meno quer d' un Fabretti,
d un Bonarroti , d' un Winckelmann .
Che fé alcuni perciò Job volefiero eftenuare il pregio del fapere antiquario per ejfere ,
e particolarmente nelV antichità sigurata , in grandiffima parte cocgetturale ; guardino
di non parere ingiuBi nel di/pregiare una dottrina a cagione della fua sieffa dissicoltà ,
circoftanza che fuol render le altre cognizioni più care e pregevoli : difficoltà invero che*
alienar dovrebbe da quefto Budio tutti coloro che nella perizia delle Greche e delle La-
ti ne lettere , nella cognizione e nel gufo delle arti del difegno, nella prattica, e nella cri-*
tica oculare d' ogni genere di monumenti non furon mai debitamente iniziati.
A tale enumerazione ognun vede il vaBiffimo campo che la mente d' un antiquario
dee aver prima con maturi Jìudj indagato , e che poi ad ogni occajìone dee ejjer pronta
a percorrere rapidamente per coglierne i dati delle fue congetture, e per dedurne le ve-
rità. La ripetuta lettura de claffici non gli è fola fufficlente> ove non fìa ravvivata da fre-
quenti e non comuni ofervazioni. Non l' epoche della Boria , non i lampi dell' ingegno,
non le fentenze 5 non gli aneddoti bafta che rimangano nella fua memoria, Conviene ,
che vi rintracci le particolarità de* privali co Bum i , gli ujì e le prevenzioni che efjì fup-
pongono y le veftigia d' opinioni ob/òlete e additate a metà , le varie modificazioni dell' in**
teìletto umano nella apprenfion delle cofe , e quejìe non esprefe quafi mai , ma dedotte^
da rifleffione pertinace e profonda , che fappia dijfotterrar le nozioni non enunciate , mcu>
che foh dalla combinazione rifùltano d* idee e di notizie per lungo spazio dijgiunte ,
e da fagace fantasìa ravvicinate^ come /cintiHe che dal concorfo fprigìonìnfì del ferro
e del felce.
Se poi r qffervazione si riguarda de monumenti 9 qua! diligenza non fi richieder
per efami narne i più minuti e ssuggevoli particolari \ qual esperlenza per ravvi farveli ?
qual crìtica per discernerli ?. qual tatto per e/limarli ì qual memoria per tenerli prefentil
qual penetrazione per giudicarne le analogie ì quale siudio o fortuna per cono/cerne in gran
copia e i più reconditi e rari ì I letterati delle ultime età hanno perduto per non sio qual ne*
- .-/.:'-■ •'. ,.'■■' ; ;; >"v ''. * gligenza
[i] Shakerare Loves labour's,hst >atto I. sc. I: And every Codfather can ghe a, name.
 
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