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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 1,1): Testo — Rom, 1929

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https://doi.org/10.11588/diglit.1341#0019
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CAPO I.

L'INSEGNAMENTO DELLA DOTTRINA CRISTIANA.

) più antichi sarcofagi ci trasportano agli inizi
l della Chiesa romana. In quel tempo erano
l pochi i fedeli usciti dal grembo dì famiglie
:£& cristiane; la comunità si componeva principal-
jagani di età più o meno provetta. « De
. Fiunt, non nascuntur christiani », dice ancora
Tertulliano nel suo Apologetico '.

P. noto a quali formalità doveva sottomettersi il candi-
dato desideroso di farsi cristiano. Ammesso al catecumenato,
egli, conformemente al precetto del Signore: « Euntes ergo
docete omnes gentes, baptizantes eoss... - partecipava all'in-
segnamento della dottrina cristiana. Che questa preparazione
richiedesse un certo tempo, è cosa naturale. I vescovi atten-
devano con gran cura all'istruzione dei catecumeni: o la
davano essi stessi o l'affidavano, ciò che era più ovvio, a
dottori speciali, riservandosi soltanto le catechesi che prece-
devano immediatamente l'amministrazione del sacramento.

Il dottore (SiSao-KaXos) godeva d'un rispetto straordi-
nario. « Figliuol mio », comanda la Didachè al fedele, « ti
ricorderai notte e giorno di colui che ti parla la parola di
Dio; l'onorerai come il Signore»3. La stessa ammonizione
leggiamo nella lettera dello Ps.-Barnaba: «Amerai come la
pupilla del tuo occhio colui che ti parla la parola del Signore »*.
Scelti dal clero i dottori erano di regola presbiteri o
diaconi. Nella Passione dì s. Filippo^ si menziona un « epi-

scopus », in quella di s. Perpetua un « presbyter doctor »n.
Onde s. Cipriano, per aver fatto catechista, > doctor audien-
tìum », un «lector», credette dovere scusarsi rilevando in
Ottato - così si chiamava il lettore - la qualità di a confes-
sor », titolo, secondo lui, sufficiente per meritare quella
carica7. In tempi più antichi l'istruzione dei catecumeni si
affidava delle volte anche a laici idonei ad un ufficio di tanta
responsabilità. Tertulliano, Clemente Alessandrino ed Ori-
gene, per limitarci agli esempi più splendidi, furono cate-
chisti prima di entrare nel clero.

Quanto all'insegnamento delle catecumene, esso era
coadiuvato da vedove ", cioè da quelle donne che fino
dall'età apostolica ebbero un carattere ufficiale nella Chiesa,
e, almeno fin dai tempi di Tertulliano, un posto riservato
nelle adunanze liturgiche, come le vergini consacrate a Dio9.
Si noti bene quell'ufficio delle vedove, perchè avremo occa-
sione di parlarne.

Secondo il desiderio della Chiesa, l'insegnamento dei
catecumeni doveva terminare coli'amministrazione del bat-
tesimo, giusto come nella storia dell'eunuco catechizzato da
s. Filippo evangelista "3. Come è noto, l'amministrazione
ufficiale del battesimo aveva luogo principalmente a Pasqua.
SA'NCTA MENTE SALUTIFERO DIE PASCHAE GLORIOSI
FONTIS GRATIAM CONSECVTA EST leggiamo in un'iscri-
zione d'una bambina di quasi quattro anni ". Era un mo-

1 C. iS: H.useiiiN, Fturileg. patrist., VI, 60.

' Matt., 28, 19.

3 Didachè, 4, 1: Funk, I, 11.

' Ep. Barniib., 19, 9: Fink, I, 55.

1 Passio S.Philippi episcopi, in Ruinakt, 4* 441, Ratisbon., 365 Veron.:
«Quis ex vobis Christianorum magister est, aut doctor ecclesiae?» domanda il
preside Basso al vescovo S. Filippo. lEosum illequem quaeris», risponde questi.

'■ Passio SS. Perpetuai et Fetidi

: Pio Franchi be' Cavaliei

130 seg.: ■... vidimila ante Corea Optatimi cpiscopum ad dexteram et Aspa-
sium presbyteruni dottorerò ad sinistrarci ».

1 Ep. so,: Haktel, 548.

' Rom., 16, j; 1 Tim., 5, 9 seg.

■ De exhort. casi., u: MlGNB, P. L., 2, 975.

10 Vedi capo III.

" LUCAS JELIC, Dos C'iemeterium su Salma in Ruminile Quartalschrift

f. Arckaeoìogìe und Kirchengeschichte

MS-
 
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