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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 1,1): Testo — Rom, 1929

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https://doi.org/10.11588/diglit.1341#0146
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130

Capo IV. - Pietro pastore

L'apostolo vestiva la tunica cinta, a mezze maniche, por-
tava la pecora più o meno come sul frammento callìstiano
(tav. VI, 2), e camminava a passo svelto. Ne fanno prova
le pieghe della tunica e l'attitudine della testa, molto

inclinata in avanti. A giudicare dalla bontà del lavoro, la
statua può ascriversi alta prima metà del secolo IH.

2. - Pietro dottore del gregge.

Per rilevare in Pietro la qualità di dottore, qualità ne-
gletta o disconosciuta dagli scienziati moderni, gli artisti
antichi composero una scena simbolica e realistica allo stesso
tempo, che mostra l'apostolo insegnante al gregge. La cap-
pella sinistra della basilica tanto deformata di S. Pudenziana
ne possedeva una rappresentazione insigne in mosaico, da
molto tempo distrutta. La conosciamo soltanto dalla copia a
colori lasciataci da Alfonso Ciacconio, per noi preziosissima,
malgrado le imperfezioni (fig. 76). Già 11 de Rossi, che la
pubblicò per primo, vide, sebbene con qualche riserva, in
essa ' rappresentato s. Pietro sedente sulla cattedra in mezzo
agli agnelli di Cristo » '.

La giustezza di questa spiegazione è resa evidente dalla
copia della scena da me ricostruita (fig. 77): l'apostolo faceva
sul mosaico il gesto di praelegere, tenendo con entrambe le
mani il rotolo svolto, gesto non compreso dal copista del
Ciacconio, forse per il cattivo stato del monumento. Il gesto
è sicuro. Così appunto, sull'affresco gnostico rappresentante
il sermone della montagna, Cristo tiene il rotolo, inse-
gnando ai dodici apostoli, figurati sotto forma di pecore.

Il mosaico della cappella era dunque la continuazione
del grande mosaico della basilica, tuttora esistente: ivi si
vede Cristo quale dottore degli apostoli, qui si vedeva Pietro
quale dottore del gregge simbolico. Il mosaico absidale mi
servi per correggere qualche inesattezza della copia.

L'iscrizione: MAXIMVS FECIT CVM SVIS rivela il nome
del fondatore. Da altre iscrizioni sappiamo che Massimo

' Btdlttt. crh!., 1867 .

1 Vedi DE Russi, loc. eie, p. 51-57.
1 i: Rossi, tnicr. christ., li, I, 227, 14: ■■ Tum (pcrveuics) ad eiusdem
quoque sancii «postoli altare, qnoil mimine /»ister>< numinatur ■. Sull.i punta
dell'Aliarono l'altare porla il numero 40.

1 Lo stesso iniiHiv.'in.irio persi in jl'i: io si ii.i-vmiìIv suiti j il ■ titulus Pasto-

era presbyler della basilica di s. Pudenziana e come tale si
rese benemerito per le sue costruzioni monumentali \ Sic-
come il mosaico distrutto suppone quello dell'abside, dovrà
datarsi dal pontificato di Celestino I, fra il 423 e il 432.

Nella scultura mancano finora scene rappresentanti Pietro
in atto di insegnare al gregge simbolico, essendo l'insegna-
mento riservato alle rappresentazioni della cathedra. Sembra
invece che l'arte monumentale ne abbia avuto altri esempi.
Tale era probabilmente l'immagine posta sull'altare d'una
cappella della basilica vaticana, come si deduce dalla deno-
minazione, "altare pastoris », che questo porta nelYEnchirì-
dion de sacellis et altaribus basilicae vaticanae, scritto nel
secolo vilis. La denominazione non ha nulla dì strano in una
basilica dedicata a s. Pietro. Cento anni incirca più tardi il
« pastor » divenne un > beatus Pastor martyr » '. Non sapen-
dosi nulla di tal martire, esso venne attribuito aì tempi
oscuri degli apostoli, finché il de Rossi vi apportò piena
luce, riferendo la denominazione di pastor al principe degli
apostoli:'.

Pietro era il pastor per eccellenza, giusto come i monu-
menti ce lo mostreranno pìscator. » Beate pastor Petre » è
egli apostrofato in un Hymmis iti honorem apostotorum Petri
et Pentii, ascritto a Elpis, moglie di Boezio ''; nella Revehitio
Stephani papae è chiamato « bonus pastor »7, e da Gregorio
Magno « pastor et nutritor noster »s. IJ suo cambiamento in
un « beatus Pastor martyr « fa supporre che pure l'immagine
dell'altare nella basilica vaticana lo mostrasse fra pecore e
vestito di tunica e pallio, come sul mosaico distrutto. In
questo costume, che era più solenne e perciò più adatto per

MAXIMVS-FECIT-CVM SVIS

Fig, 77.

una rappresentazione monumentale, lo vedremo ancora una
volta, sopra un frammento da me scoperto nei magazzini vati-
cani (tav. CXXXXIV, 3). Fatta astrazione di questi rari
esempi, gli scultori preferirono in massima di dare a Pietro
pastore non soltanto il gregge, ma anche l'abito pastorizio,
di guisa che la sua figura è in ciò, come si disse, identica
a quella del Buon Pastore.

AH'infuori del torso statuario e della rappresentazione
musiva, non se ne trovano altri esempi nell'arte 1

ris . perciò a ragione soppresso nella serie dei Titoli dal rv
Kih.-iii nel libro sui tìtoli dem Ciòtte ili Roma.
'' De Rossi. loc. cit.

■ In MlGNE, P. /.., 63, 538.

1 Ìbidem. 89, 1022.

' Diatog., 3, 25: MiONfi, P. /,., 77, 280.

0 Mgr. G. P.
 
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