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■so il luogo ilei martirio

Il gesto d'invito, fatto dall'apostolo stesso, è molto signi-
ficativo, specialmente sul sarcofago scoperto pochi mesi fa
nella basilica di S. Valentino (lav. CXXXXVI, i), monu-
mento insigne per la ricchezza delle sue rappresentazioni,
sebbene le sculture siano soltanto abbozzate. Ivi appare,
accanto alla scena dell'avviamento, l'apostolo tutto assorto
in gravi pensieri, con la destra avvicinata alla bocca. La
prossimità della sua croce portata dal carnefice nella scena
accanto ci fa indovinare i pensieri che lo agitano; egli pensa
alle parole profetiche del Signore: » cum autem senueris,

La fronte de! sarcofago offre ancora due particolarità
interessanti. Nel centro i due rappresentanti del collegio
"apostolico, a sinistra Paolo, a destra Pietro, stringono con la
destra la corona che rinchiude il monogramma di Cristo.
L'artista volle evidentemente effigiarli cosi quali lestes pas-
sionis et resitrrectionis Domini. Nella condanna di Cristo poi
appare fra il milite e il piccolo servitore colla brocca d'acqua, la
moglie di Pilato. Sul sarcofago distrutto di Poitiers era accom-
pagnata da una ancella (tav. CXXXXVIIJ, i)'\ qui è sola
e parla al preside, avendo la destra alzata nel gesto oratorio.

extendes manus tuas, et alius te cinget et ducet quo tu non
vis ». Queste parole si stanno verificando. L'ora di « clarificare
Deum » con la morte ' è venuta; essa trova l'apostolo pronto,
il quale dopo la profezia si è già famìgli ari zzato colFìdea del
martirio '. Perciò non è più il carnefice che comanda, ma
lui stesso fa il gesto d'invito, come per dire: «Andiamo;
sia fatta la volontà di Dio! »

Rarissimamente nella scultura cristiana antica il soggetto
di una rappresentazione si riduce ad un solo personaggio.
È vero che nella tradìtio legts a Mosè si vede pure questo
solo, ma vi è aggiunta la mano di Dio col volume, sporgente
dalle nuvole. Qui, invece, non appare che Pietro pensieroso.
Accanto a lui si eseguisce, nel modo consueto, la decollalw
Pauli. La scena è la meno lavorata di tutte. Il soldato che sta
per sfoderare la spada, sembra tenere un volume spiegato, e
di Paolo curvo e con le mani legate sul dorso, si distingue
solo la metà superiore; il resto è ancora nascosto nella pietra.

L'artista volle senza dubbio alludere al passo di s. Matteo
(27, 19): "Sedente autem ìlio (Pilato) prò tribunali, misit
ad cum uxor cius, dicens: Nihil tibi et iusto illi; multa enim
passa sum hodic per visum propter eum 0. Pilato fa con
la destra lo stesso gesto di riflessione, come Pietro avanti
la croce. Ma quale differenza! In quello la riflessione ter-
mina con un atto di viltà, in questo con un atto di
eroismo.

Come si disse, il sarcofago di S. Valentino non è finito,
ma soltanto abbozzato; anzi nell'angolo sinistro v'ha una
parte non affatto toccata dall'artista. Le scene sono perciò
di spiegazione tutt'altro che facile. Il commento propostone
dal prof. O. Marucchi, il quale per primo pubblicò ìl sar-
cofago1, è difattì sbagliato per tutta la metà sinistra. Cre-
diamo pertanto utile di darne una copia a semplici con-
torni, che lo mosira, come a un dipresso dovette presentarsi,
condotto a termine (fig. 100).

1 Ioan., 21, 18 seg.

* // Petr., 1, 13 seg. : »... quamdiu sum in hoc tabe maculo, susci
vos in commoni t io ne. Ccrtus, quoti velo* est depositio tabernaculi ]
secundum quod et Uominus noster iesus Christus significavit mihi ».

Cruci

e della ponti}, accad. 1

rcheol., II (1927), 1

' O. Marucchi, Scoperta di antichità cristiane nell'area della basilica sub-
urbana di S. Valentino, in Bullettino della Comm. ardi. com. (LV), 1927,

' Vedi Wilpeht, Le due più antiche rappresentazioni della « Adoratio p. 265-267 (con ottima tavola).
 
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