SECONDO.
VI.
Or quella effigie lor di là rapita
Voglio che tu di propria man trasporte,
E la riponga entro la tua Meschita :
10 poscia incanto adoprerò sì forte,
Ch'ogni or, mentre ella qui fia custodita,
Sarà fatai custodia a queste porte ,
Tra mura inespugnabili il tuo impero
Securo fia per novo alto mistero,
vii.
Si ditte y e '1 persuase : e impaziente
11 Re sen corse alla magion di Dio,
i E sforzò i Sacerdoti , e irreverente
Il callo simulacro indi rapio 5
E portollo a quel tempio, ove sovente
S'irrita il Ciel col folle culto e rio.
} Nel profan loco, e su la sacra immago
Susurrò poi le su e bestemmie il Mago.
Vili.
Ma come apparse in ciel F alba novella,
Quel, cui T immondo tempio in guardia è dato,
Non rivide Y immagine , dov' ella
Fu posta, e invan cerconne in altro lato.
Torto n'avvisa il Re, ch'alia novella
Di lui si mostra fieramente irato :
Ed immagina ben , eh' alcun fedele
Abbia fatto quel furto, e che se '1 cele.
ix.
O su di man fedele opra furtiva,
O pur il Ciel qui sua potenza adopra :
Che di colei , eh' è sua Regina e diva,
Sdegna che loco vii l'immagin copra:
Ch' incerta fama è ancor, se ciò s'aseriva
Ad arte umana, od a mirabil'opra.
y Ben è pietà, che la pietade e '1 zelo
Uman cedendo, autor sen creda il Cielo,
( 15 )
1
VI.
Or quella effigie lor di là rapita
Voglio che tu di propria man trasporte,
E la riponga entro la tua Meschita :
10 poscia incanto adoprerò sì forte,
Ch'ogni or, mentre ella qui fia custodita,
Sarà fatai custodia a queste porte ,
Tra mura inespugnabili il tuo impero
Securo fia per novo alto mistero,
vii.
Si ditte y e '1 persuase : e impaziente
11 Re sen corse alla magion di Dio,
i E sforzò i Sacerdoti , e irreverente
Il callo simulacro indi rapio 5
E portollo a quel tempio, ove sovente
S'irrita il Ciel col folle culto e rio.
} Nel profan loco, e su la sacra immago
Susurrò poi le su e bestemmie il Mago.
Vili.
Ma come apparse in ciel F alba novella,
Quel, cui T immondo tempio in guardia è dato,
Non rivide Y immagine , dov' ella
Fu posta, e invan cerconne in altro lato.
Torto n'avvisa il Re, ch'alia novella
Di lui si mostra fieramente irato :
Ed immagina ben , eh' alcun fedele
Abbia fatto quel furto, e che se '1 cele.
ix.
O su di man fedele opra furtiva,
O pur il Ciel qui sua potenza adopra :
Che di colei , eh' è sua Regina e diva,
Sdegna che loco vii l'immagin copra:
Ch' incerta fama è ancor, se ciò s'aseriva
Ad arte umana, od a mirabil'opra.
y Ben è pietà, che la pietade e '1 zelo
Uman cedendo, autor sen creda il Cielo,
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