IO
c a n r o
x.
Il Re ne fa con importuna inchieda
Ricercar ogni chiesa , ogni magione :
Ed a chi gli nasconde ? o manifesta
Il furto o il reo , gran pene y e premj impone .
E '1 Mago di spiarne anco non resta
Con tutte F arti il ver 3 ma non s' appone :
Che '1 Cielo ( opra sua fosse, o fosse altrui )
Celolla ad onta degl'incanti a lui.
XI.
Ma poiché '1 Re crude! vide occultarse
Quel che peccato de' fedeli ei pensaj
Tutto in lor d'odio infellonii!] ? ed arse
D'ira y e di rabbia immoderata immensa.
Ogni rispetto obblia -y vuol vendicarse >
( Segua che puote ) e sfogar l'alma accensa :
Morrà y dicea, non andrà l'ira a voto,
Nella strage comune il ladro ignoto.
XII.
Purché '1 reo non si salvi, il giusto pera >
E T innocente . Ma qual giusto io dico ?
Ev colpe voi ciascun, né in loro schiera
Uom fu giammai del nostro nome amico.
S' anima v' é nel novo error sincera,
Basti a novella pena un fallo antico.
Su j su, fedeli miei, su via prendete
Le fiamme 3 e '1 ferro 5 ardete y ed uccidete.
XIII.
Così parla alle turbe, e se n' intese
La fama tra' fedeli immantinente,
Ch'attoniti restar, sì gli sorprese
Il timor della morte ornai presente.
E non è chi la fuga o le difese,
Lo scusare ol pregare ardisca, o tentej
Ma le timide genti e irresolute,
Donde meno speraro ebber salute.
c a n r o
x.
Il Re ne fa con importuna inchieda
Ricercar ogni chiesa , ogni magione :
Ed a chi gli nasconde ? o manifesta
Il furto o il reo , gran pene y e premj impone .
E '1 Mago di spiarne anco non resta
Con tutte F arti il ver 3 ma non s' appone :
Che '1 Cielo ( opra sua fosse, o fosse altrui )
Celolla ad onta degl'incanti a lui.
XI.
Ma poiché '1 Re crude! vide occultarse
Quel che peccato de' fedeli ei pensaj
Tutto in lor d'odio infellonii!] ? ed arse
D'ira y e di rabbia immoderata immensa.
Ogni rispetto obblia -y vuol vendicarse >
( Segua che puote ) e sfogar l'alma accensa :
Morrà y dicea, non andrà l'ira a voto,
Nella strage comune il ladro ignoto.
XII.
Purché '1 reo non si salvi, il giusto pera >
E T innocente . Ma qual giusto io dico ?
Ev colpe voi ciascun, né in loro schiera
Uom fu giammai del nostro nome amico.
S' anima v' é nel novo error sincera,
Basti a novella pena un fallo antico.
Su j su, fedeli miei, su via prendete
Le fiamme 3 e '1 ferro 5 ardete y ed uccidete.
XIII.
Così parla alle turbe, e se n' intese
La fama tra' fedeli immantinente,
Ch'attoniti restar, sì gli sorprese
Il timor della morte ornai presente.
E non è chi la fuga o le difese,
Lo scusare ol pregare ardisca, o tentej
Ma le timide genti e irresolute,
Donde meno speraro ebber salute.