SETTIMO.
VI.
Ma son , mentre ella piange, i suoi lamenti
Rotti da un chiaro suon eh' a lei ne viene ,
Che sembra ed è di pastorali accenti
Mislo, e di boseareccie inculte avene.
Risorge, e là s'indrizza a passi lenti ,
E vede un uom canuto all'ombre amene
Tesser fiscelle alla sua greggia a canto ,
Ed ascoltar di tre fanciulli il canto.
VII.
Vedendo quivi comparir repente
Le insolite arme sbigottir coltoro y
Ma gli sallita Erminia, e dolcemente
Gli assida, egli occhi scopre,e i bei crin d'oro.
Seguite, dice, avventurosa gente
Al Ciel diletta il bel vostro lavoro ;
Che non portano già guerra quesl' armi
All'opre vostre, ai vostri dolci carmi.
Vili.
Soggiunse poseia : o padre, or che d'intorno
D'alto incendio di guerra arde il paese,
Come qui state in placido soggiorno
Senza temer le militari offese ?
Figlio, ei rispose, d'ogni oltraggio e seorno
La mia famiglia e la mia greggia illese
Sempre qui Tur j ne strepito di Marte
Ancor turbò questa remota parte.
ix.
O sia grazia del Ciel, che l'umiltade
D'innocente pastor salvi, e sublime}
O che, siccome il folgore non cade
In basso pian ma sulle eccelse cime}
Così il furor di peregrine spade
Sol de' gran Re le altere teste opprime -y
Ne gli avidi soldati a preda alletta
La nostra povertà vile e negletta,
t
VI.
Ma son , mentre ella piange, i suoi lamenti
Rotti da un chiaro suon eh' a lei ne viene ,
Che sembra ed è di pastorali accenti
Mislo, e di boseareccie inculte avene.
Risorge, e là s'indrizza a passi lenti ,
E vede un uom canuto all'ombre amene
Tesser fiscelle alla sua greggia a canto ,
Ed ascoltar di tre fanciulli il canto.
VII.
Vedendo quivi comparir repente
Le insolite arme sbigottir coltoro y
Ma gli sallita Erminia, e dolcemente
Gli assida, egli occhi scopre,e i bei crin d'oro.
Seguite, dice, avventurosa gente
Al Ciel diletta il bel vostro lavoro ;
Che non portano già guerra quesl' armi
All'opre vostre, ai vostri dolci carmi.
Vili.
Soggiunse poseia : o padre, or che d'intorno
D'alto incendio di guerra arde il paese,
Come qui state in placido soggiorno
Senza temer le militari offese ?
Figlio, ei rispose, d'ogni oltraggio e seorno
La mia famiglia e la mia greggia illese
Sempre qui Tur j ne strepito di Marte
Ancor turbò questa remota parte.
ix.
O sia grazia del Ciel, che l'umiltade
D'innocente pastor salvi, e sublime}
O che, siccome il folgore non cade
In basso pian ma sulle eccelse cime}
Così il furor di peregrine spade
Sol de' gran Re le altere teste opprime -y
Ne gli avidi soldati a preda alletta
La nostra povertà vile e negletta,
t