C ji N T 0
X.
Altrui vile e negletta, a me sì cara,
Che non bramo tesor nè regal verga
Ne cura o voglia ambiziosa o avara
Mai nel tranquillo del mio petto alberga.
Spengo la sete mia nell' acqua chiara ,
Che non tem' io che di venen s'asperga :
E questa greggia e Forticci dispensa
Cibi non compri alla mia parca mensa.
XI.
Che poco è il desiderio, e poco è il noslro
Bisogno, onde la vita si conservi.
Son figli miei quelli eh' addito e mostro
Custodi della mandra, e non ho servi.
Cosi men vivo in solitario chioslro ,
Saltar veggendo i capri shelli e i cervi,
Ed i pesei guizzar di quello fiume,
E spiegar gli augelletti al ciel le piume.
XII.
Tempo già fu , quando più l'uom vaneggia
Neil' età prima, eh' ebbi altro delio,
E disdegnai di pasturar la greggia,
E fuggii dal paese a me natio:
E villi in Men fi un tempo, e nella reggia
Fra i ministri del Re fui pollo anch' io :
E benché foisi guardian degli orti,
Vidi, e conobbi pur le inique corti.
XIII.
E lusingato da speranza ardita,
Soffrii lunga slagion ciò che più spiace.
Ma poi eh'insieme con l'età fiorita
Mancò la speme, e la baldanza audace 5
Piansi i riposi di quest'umil vita,
E sospirai la mia perduta pace:
E dilli : o corte, addio. Così agli amici
Boschi tornando ho tratto i dì felici.
X.
Altrui vile e negletta, a me sì cara,
Che non bramo tesor nè regal verga
Ne cura o voglia ambiziosa o avara
Mai nel tranquillo del mio petto alberga.
Spengo la sete mia nell' acqua chiara ,
Che non tem' io che di venen s'asperga :
E questa greggia e Forticci dispensa
Cibi non compri alla mia parca mensa.
XI.
Che poco è il desiderio, e poco è il noslro
Bisogno, onde la vita si conservi.
Son figli miei quelli eh' addito e mostro
Custodi della mandra, e non ho servi.
Cosi men vivo in solitario chioslro ,
Saltar veggendo i capri shelli e i cervi,
Ed i pesei guizzar di quello fiume,
E spiegar gli augelletti al ciel le piume.
XII.
Tempo già fu , quando più l'uom vaneggia
Neil' età prima, eh' ebbi altro delio,
E disdegnai di pasturar la greggia,
E fuggii dal paese a me natio:
E villi in Men fi un tempo, e nella reggia
Fra i ministri del Re fui pollo anch' io :
E benché foisi guardian degli orti,
Vidi, e conobbi pur le inique corti.
XIII.
E lusingato da speranza ardita,
Soffrii lunga slagion ciò che più spiace.
Ma poi eh'insieme con l'età fiorita
Mancò la speme, e la baldanza audace 5
Piansi i riposi di quest'umil vita,
E sospirai la mia perduta pace:
E dilli : o corte, addio. Così agli amici
Boschi tornando ho tratto i dì felici.