L'EDIFICAZIONE
DELLA
CITTADELLA DI TORINO
1564-1573
La nostra Cittadella, che l'immortale Emanuele Fili-
berto teneva meritamente come figliuola del suo ingegno,
poiché egli stesso ne aveva lavorato attorno ai disegni ed
ai calcoli, racchiude tali e tante memorie in ogni epoca, e
se ne togli gli sgraditi casi del Giannone, quasi sempre pa-
triottiche, che sembra n'abbia a riuscire accetto ogni ma-
teriale raccolto, che possa poi servire all' edificio storico,
da lungo tempo desiderato.
La sua origine già fu con ampio magistero di profonde
cognizioni storiche ed architettoniche, sebben con pochi ac-
cenni, svolta dall'illustre professore Carlo Promis qua e là in
varie sue monografie su di ingegneri militari che scrissero ed
operarono in Piemonte dal 1300 al 1650 (1). Quindi basterà
ricordare qui, ad esordio di questo scrittarello, che nel 1564
quel duca compiendo l'opera già imaginata dal maresciallo
di Brissac, che probabilmente avevane affidato lo studio al
vicentino Francesco Orologi, autore del disegno in forma
pentagona di quella nuova costruzione, secondo le forme
pocanzi trovate dagli Italiani, ne incaricò l'illustre capitano
Paciotto da Urbino, (fratello di Orazio pure ingegnere e
in parte luogotenente suo nell'esecuzione dei suoi disegni)
( 1 ) Miscellanea di storia italiana, t. XII.
DELLA
CITTADELLA DI TORINO
1564-1573
La nostra Cittadella, che l'immortale Emanuele Fili-
berto teneva meritamente come figliuola del suo ingegno,
poiché egli stesso ne aveva lavorato attorno ai disegni ed
ai calcoli, racchiude tali e tante memorie in ogni epoca, e
se ne togli gli sgraditi casi del Giannone, quasi sempre pa-
triottiche, che sembra n'abbia a riuscire accetto ogni ma-
teriale raccolto, che possa poi servire all' edificio storico,
da lungo tempo desiderato.
La sua origine già fu con ampio magistero di profonde
cognizioni storiche ed architettoniche, sebben con pochi ac-
cenni, svolta dall'illustre professore Carlo Promis qua e là in
varie sue monografie su di ingegneri militari che scrissero ed
operarono in Piemonte dal 1300 al 1650 (1). Quindi basterà
ricordare qui, ad esordio di questo scrittarello, che nel 1564
quel duca compiendo l'opera già imaginata dal maresciallo
di Brissac, che probabilmente avevane affidato lo studio al
vicentino Francesco Orologi, autore del disegno in forma
pentagona di quella nuova costruzione, secondo le forme
pocanzi trovate dagli Italiani, ne incaricò l'illustre capitano
Paciotto da Urbino, (fratello di Orazio pure ingegnere e
in parte luogotenente suo nell'esecuzione dei suoi disegni)
( 1 ) Miscellanea di storia italiana, t. XII.