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5G DESCRIZIONE GENERALE

due nicchie a sin. erano i simulacri di Enea e di Romolo ; l'iscrizione che si leggeva sotto a quello
dell'eroe trojano si rinvenne in frammenti, mentre l'altra relativa alla statua di Romolo èia seguente:

ROMVLVS MÀRTIS

/ILIVS • VRBEM • RÒMam
conditili: ■ ET • REGNAVIT • ANNÓs
DVODEQVADRAGINTÀ ■ ISQVE
PRIMVS • DVX • DVCE ■ HOSTIVM
ACRONE REGE ■ CAENINENSIVM
INTERFECTO • SPOLIA • OPIma
IOVI • FERETRIO ■ CONSECRAtò
REGEPT^SQVE • INDEORVm
NYMERVM QVIRINVs
APPELLATVs est

Cioè : Romolo, figlio di Marte, edificò la cillà di Roma, e regnò trentotto anni; ed egli , primo duce,
avendo ucciso il condottiero dei nemici, Acrone re dei Ceninensi , consacrò a Giove Ferelrio le spoglie
opime, e ascritto nel novero degli Dei fu appellato Quirino.

Nelle altre due nicchie il Fiorelli crede si trovassero le immagini di Giulio Cesare e di Augusto.

Oltrepassata la porta, un tempo contornata di antepagmenta marmorei, ora conservati nel museo
di Napoli , in cui con finissimo e delicato lavoro è rappresentato un tralcio con Toglie ed uccelli , si
entra nel portico sostenuto da colonne corinzie e poggiato su di uno stilobate di pietra nucerina, che
andavasi rivestendo di marmi : gli ambulacri laterali con pareti dipinte e zoccolo marmoreo erano
rischiarati da finestre , che davano anche lume alla crypta dietroposta. Quattro statue in altrettante
nicchie ne decoravano 1' ambulacro anteriore o occidentale, ed un' edicola semicircolare con la statua
della Pietà ornava quello ad oriente, ove trovavansi pure due altri simulacri nel fondo di rispettive
nicchie. Vi erano inoltre sotto al portico varie erme d'illustri cittadini, fra le quali una di Cajo Norbano
Sorice, magisler pagi augusti felicis suburbani.

Nell'area circoscritta dal portico si vedono incavate dieci vasche di diversa dimensione, due lavatoi
e dieci bocche di cisterne per uso dei fulloni, ai quali Eumachia avea conceduto 1' edilìzio e che in
attestato di gratitudine eressero a lei nell'ambulacro orientale della crypta una statua con la seguente
epigrafe incisa sul piedistallo :

EVMACIIIAE • L • F

SACERD PVBL
FVLLONES
Dall'ambulacro anteriore si entrava nella crypta, sulle cui pareti furono graffite varie isrizioni, fra
le quali è notevole il verso Virgiliano (Ed. Vili, 70) , letto pel primo dal Wordsworlh nel corridojo

dietro al porticato settentrionale :

CARMINIBVS

CIRCE SOCIOS

MVTAYIT

OLYXIS

A mezzodì vi è un androne, che discende al decumano minore della città, e sulla porta di uscita
vedesi una lastra di marmo, che nella faccia addossata al muro ha incisa in grandi lettere l'epigrafe:

A • SEXTILIVS • A • F • GEMELLVS • ITER

e su quella opposta visibile ai passanti la medesima iscrizione che era sull'ingresso principale nel Foro.
Accanto alla porta è la cella del custode.

Il lato meridionale del descritlo edilizio è rivestito di stucco e servì di albo ai programmi che
annunziavano gli spettacoli e i nomi dei candidati alle elezioni dei comizii. Presso 1' angolo sud-est ,
addossata al margine della via è una fontana , che presenta nel cippo il busto dell' Abbondanza col
cornucopia poggiato alla spalla e che finora ha dato il nome alla strada.

2. È il tempio così detto di Mercurio, già descritto in altra parte di quest'opera, e che il Fiorelli
crede dedicato al genius Augusti per la seguente epigrafe conservata nel Museo di Napoli e da lui riferita
a questo tempio ;

MaMIA • P • F • SACERDOS • PVBLIC ■ GENIo aug ■ SOLO • ET • VWunìa sua

3. E un atrium, cui sinora si è data l'arbitraria appellazione di senaculum, cioè luogo di adunanza
dei decurioni. Il fondo ha forma di abside o emiciclo con ampio suggesto tra due nicchie che contenevano
statue. Sui lati lunghi sono due piedistalli in apposite edicole fatte a guisa di tempietti con fastigio
sostenuto da colonne ; ogni edicola è fiancheggiata da due altre nicchie, alle quali succede una terza
nell'estremo del muro più prossimo all'emiciclo. Per una piccola porta, che trovasi nell'edicola a dr.
dell' atrio, si entrava in alcune celle, comunicanti con quelle del tempio anzidetto, e con uscita nello
stesso angiporto. In mezzo all'atrio sorgeva un' ara dedicata alla salute di Tiberio e dei suoi figliuoli.
Non si può per mancanza di sufficienti indizii determinare quale destinazione abbia avuto questo pubblico.
edilìzio.
 
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