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Amico, Giovanni Biagio
L' architetto prattico : in cui con facilta si danno le regole per apprendere l'architettura civile (Band 1) — Palermo, 1726

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https://doi.org/10.11588/diglit.75270#0068
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26 Parte IL Cap. I.
facoltà : offendo ella fublime nella fpeculazione, evidente nelle dimo.
frazioni, nobiliffima per il fogetto che tratta, rettiffima per il me-
todo , che ella tiene nel dimoftrare , neceffariiflima al vivere politi-
co , e civile , per la commodità, che apporta al genere umano , edam-
mirabile, perche ella fola abbellifce il Mondo tutto.
Contiene ella in fe parti fei, cioè: Ordine , Difpofizione , Belnumero ,
Compartimento, Decoro,e Diftribuzione , quali parti Vitruvio lib. I.
cap. 2. le fpiega con molta accuratezza, e fottigliezza, in cui divide
l'Idea della Difpofizione in tre parti , cioè Icnografia, Ortografia , e
Scenografia.
L'Icnografia è quella, che noi chiamiamo Pianta , nella quale fi compreq.
dono tutte le larghezze, e lunghezze della bafe delle fabriche.
L'Ortografia è quella , che noi chiamiamo Alzato, Fronte, o Faccia del
dileguo, e contiene l'altezza, e larghezza delle fabriche.
La Scenografia è quella, che noi chiamiamo Profilo, corrifpondente an-
che agli Aggetti, o Sporti della pianta , che vien detto Spaccato , co
contiene la groffezza delle fabriche: Cavate dalla pianta, faccia, o
profilo del corpo umano . Fig. i. Ma di quello ne parleremo meglio
nella Parte 5.
Quella feienza* fi divide in Militare , e Civile ; ambedue convengono
nelle caufe materiali, come fono pietre, mattoni, calce, arena, ter-
ra , legni , ferri , metalli , c limili . Si fervono pure delli medefimi
ftromenti, come fono Compaffi , Squadre, Regole, Perpendicoli, cd
altri. Differifeono però nella caufa finale ; poiché l'Architettura civi-
le dà la commodità , e felicità a i popoli , acciò poteffero abitare fe-
licemente , e commodamente , fabricando Cafe , Palagi publici , 0
privati, Chiefe, Teatri, Anfiteatri, Portici , Loggie; ordinando ftra-
de , e piazze ; alzando Colonne per abbellire con maeftà gli Edifici ;
adornando le piazze con Piramidi, ed Obelifchi; collocandovi nel
mezzo fontane , ed in effe conducendovi acque , acciocché i popoli
viveflero commodamente , ficuri dalle ingiurie delle Ragioni, cd allet-
tati dalla bellezza , e commodità delle deliziofe fabriche , poteffero
godere una felice vita , e non cercare altra abitazione.
L'Architettura Militare ha per fuo fine le fortificazioni delle Città, for-
tificando, ed afficurando gli abitanti dagli affalti nemici; della quale
in quello primo libro lafcieremo di difeorrerne , riferbandocela nel
fecondo.
Da quanto abbiamo detto , facilmente fi può comprendere , che l'oggetto
dell'Architettura civile, non è altro, che l'Edificio ben compofto, 0
ben proporzionato , che adequa l'occhio , e ben commodo per l'ufo,
ed impiego, al quale quefto vien deftinato.

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