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Amico, Giovanni Biagio
L' architetto prattico : in cui con facilta si danno le regole per apprendere l'architettura civile (Band 1) — Palermo, 1726

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https://doi.org/10.11588/diglit.75270#0172
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98 Parte IV. Cap.I.
CAPO PRIMO.
Spiegazione delle Tavole.
LE proporzioni, e mifure, che gli Autori hanno adattato a i membri de-
gli Ordini, fono ftate cavate principalmente dalla mifura dell'Uomo,
e dalle cofe naturali , come fi notò nel Cap.i. della Parte 3. anzi anco-
ra dalla ragione muficale , mentre infegna 1'Alberti lib.9. cap. 5. @pi mede-
fimi numeri certo , per i quali avviene , che per il concento delle voci apparo
gratiffimo negli orecchi degli Domini , fono quegli feffi, che empiono anco, e gli
occhi , e lo animo di piacere maravigliofo .
Sia pure ciò come fi voglia , di che verrà luogo a parlarne nel 2. Libro degli
Edificj in particolare, quando fi daranno le regole per li loro finimenti ,
non fi può dubitare , che le mifure ufate da quefti celebri Autori abbiano
appagato gli occhi de' Riguardanti , che hanno avuto buon gufto nel giu-
dicare ; onde non occorre cercare altre regole, proporzioni, e mifure, ma
bafta fervirci delle antiche, per ornare qualunque Edificio ; molto più che
in tutti gli adornamenti l'ufo , e confuetudine porta feco un non fo che di
vago, e leggiadro per appagare l'occhio , come fi offerva nella varietà de'
veftimenti ufate dalle Nazioni , che quelle pajono graziofe, che fono fatte
colla fimetria, e mifure già ufate. Quindi è occorfo, che le Nazioni ftranie-
re, ed Indiani avendo veduto in Difegno i noftri Edificj adornati cogli Or-
dini d'Architettura da noi ufati, non l'abbiano approvato,come leggiadri,
e fatti con grazia ; perchè non erano avvezzi a vederli nel lor Paefe.
Pertanto fenza penfare ad inventare altro nuovo Ordine , ho pofto ogni dili-
genza in cavare minutamente le mifure de i detti Autori celebri , riducen-
dole in Tavole . Intorno alle quali dovete fapere, che ho divifo il Modulo,
0 femidiametro del baffo della Colonna in 30. parti uguali, e per maggiore
efattezza ho divifo ogn'una di quefte parti in altre 24. che chiamo Minuti;
di più lo Sporto , Aggetto, o Rifalita de i membri fempre lo piglio dall'
Affe, 0 linea retta, che paffa per il mezzo, o centro della Colonna. Or tut-
te le mifure , proporzioni, e divifioni, che li detti cinque Autori fanno di-
verfamente, e con altre regole fpiegate nella Parte 3. tutte l'ho ridotto al-
la detta divifione del Modulo in Parti, e Minuti , ed allo Sporto pigliato
daU'Affe della Colonna : nel che fare mi fono fervito di tutte quelle regole
d'Aritmetica, che fono ftate neceffarie,per le quali vi ho impiegato unlun-
go travaglio , mentre non folamente ho adattato le divifioni degli Autori
alla mia divifione;ma di più avendo trovato diverfità ne' fcritti degli Auto-
ri, e nelle loro Figure , fono ftato forzato a correggere quefto divario , con
accommodare le Tavole , per quanto ho potuto , più tofto alli fcritti dell'
Autore, che alla figura: e perchè in alcuni membretti non ho trovato mifu-
ra dell'altezza, o Sporto affegnata dall'Autore, per non lafciarla nelle mie
Tavole fenza mifura , gli ho adattato quella , che pare più convenevole ,
 
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