Archi.
9
ra.
lola, Capo
: per Padre
la Madre di
ifcordieci.
1, Emendo
aria , feno
rogreffr, ma
a Proietti,
efaciliffime
per Franco.
1 ballavanoi
antichi Edi
e cavava^
rchitetto 1
er attendere
e fra l'alt©
viziosi
, e difese
, che feroce
ria in Ro^"
per fare c°°
fcol.che^
eruzione 3
FiliP^
tra Pre^
qtfecuz^
,rtò da' ^
ale del N^
Effendo^
Y^
Del Difegno degli Ordini 145
fegno del palazzo del Duca di Parma,aicui diede l'efecuzione a fuo figlio
0 Giacinto; fece ancora la Cappella nella Chiefa di S.Francefco in Perugia,
la Chiefa di Mazzano , di S. Orefte , della Madonna degli Angeli in Affiti,
ed altri Palazzi.
Creato poi Pontefice Giulio III. che lo conofceva mentre fu legato in Bolo-
gnado fece fuo Architetto in Roma il i„o.ove conduffe l'acqua Vergine,
fece la Villa Giulia fuor la porta del Popolo , il Tempio di S.Andrea fopra
la via Flaminia,e morto il Bonarota fu fatto Architetto di S.Pietro. In que-
fto tempo Aleflandro Cardinale Farnefe avendo conofciuto il merito del
Vignola, volle, che il fuo Palazzo di Caprarola foffe tutto di fua invenzio-
ne , e capriccio , e gli riufei di tale maniera il Difegno, che è Rimato do
chi l'ha veduto per il Palazzo più artificiofo, più ornato, e più commodo,
1che ha nel Mondo; per il che ito a vederlo Daniel Barbaro Commentatore
y di Vitruvio diffe: Non minuit, imo magnopere auxit pr^fentiafamam. Fece an-
cora la Chiefa del Gesù de' Padri Gefuiti d'Ordine Compofto , fatta fabri-
care dallo Reffo Farnefe Nipote di Paolo III. e fu terminata dopo la fuo
morte per opera di Giacomo della Porta nel 1575. fece ancora il Difegno
della facciata, che non è Rato pofto in opera. Sono pure opere del Vignola
l'Oratorio di S.Marcello , la Cappella dell'Abbate Riccio in S.Caterina de
Funari , la Chiefa de' Palafrenieri del Papa , ed altri Edificj.
Filippo II. ordinò al Barone Berardino Martirano di far travagliare per il Di-
fegno del famofo Tempio dell'Efcuriale , e perciò avendone quelli fat-
to fare fino a 22. in Italia , in cui ve n'era uno del Palladio, li portò in Ro-
ma al Vignola, il quale ajutato dagli altri, ne fece uno sì bello, che appagò
in tal modo i penfieri del Rè, e della Corte , che l'induffe a proporgli otti-
vme condizioni , perchè andaffe a fcrvirlo ; ma egli già carico d'anni, e per-
chè travagliava con affetto in S.Pietro non accettò le promeffe .
Finalmente occorfa.differenza di ligniti in vicinanza di Città di Caftello tra
Gregorio XIII. , e'1 gran Duca di Tofcana; Vignola andò a regolarli per
comandamento del Papa , ed avendo fodisfatto alla fua commeffione , e ri-
tornato in Roma, dopo efferfi trattenuto più d'un ora paleggiando con fua
Santità, dandole conto dell'affare, 1icenziatofi per andare l'indomani a Ca-
prarola , la notte fu forprefo dalla febre f e, prefi divotamente tutt'i Sagra-
menti con molta Religione,dopo fette giorni della fua malattia morì alli 7.
Luglio 1573. e fu fepellito nella Chiefa della Rotonda , accompagnato da-
gli Academici del Difegno;difponendo Iddio,che il più celebre Architetto
/del fuo tempo folle fepellito nel più bello,e magnifico Edificio del Mondo,
"falciò dopo di fe per mandarli alla luce le due belliffime, e faciliffime regole
della Profpettiva prattica,che furono commentate dal R.P.M.Ignazio Danti
Domenicano , e Rampate il 1583. Mandò ancora in luce intagliata in rame
laregoladelli cinque Ordini d'Architettura,cavata dalle più belle Antichi-
tà , che è Rata più volte riftampata , e in più lingue , per effere Regolar
fchictta,chiara,ed approvata da tutti,e nel 1710.0 Rata arricchita di Com-
mentari , Figure , e delli più belli Edificj del Vignola , in lingua Francefo
perii Signor Agoftino Carlo d'Aviler Architetto. Nel Tofcano vi è la Bafe
Attica ufata in tutti gli Ordini, come diffip.j.c.j. T Ta-
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ra.
lola, Capo
: per Padre
la Madre di
ifcordieci.
1, Emendo
aria , feno
rogreffr, ma
a Proietti,
efaciliffime
per Franco.
1 ballavanoi
antichi Edi
e cavava^
rchitetto 1
er attendere
e fra l'alt©
viziosi
, e difese
, che feroce
ria in Ro^"
per fare c°°
fcol.che^
eruzione 3
FiliP^
tra Pre^
qtfecuz^
,rtò da' ^
ale del N^
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Y^
Del Difegno degli Ordini 145
fegno del palazzo del Duca di Parma,aicui diede l'efecuzione a fuo figlio
0 Giacinto; fece ancora la Cappella nella Chiefa di S.Francefco in Perugia,
la Chiefa di Mazzano , di S. Orefte , della Madonna degli Angeli in Affiti,
ed altri Palazzi.
Creato poi Pontefice Giulio III. che lo conofceva mentre fu legato in Bolo-
gnado fece fuo Architetto in Roma il i„o.ove conduffe l'acqua Vergine,
fece la Villa Giulia fuor la porta del Popolo , il Tempio di S.Andrea fopra
la via Flaminia,e morto il Bonarota fu fatto Architetto di S.Pietro. In que-
fto tempo Aleflandro Cardinale Farnefe avendo conofciuto il merito del
Vignola, volle, che il fuo Palazzo di Caprarola foffe tutto di fua invenzio-
ne , e capriccio , e gli riufei di tale maniera il Difegno, che è Rimato do
chi l'ha veduto per il Palazzo più artificiofo, più ornato, e più commodo,
1che ha nel Mondo; per il che ito a vederlo Daniel Barbaro Commentatore
y di Vitruvio diffe: Non minuit, imo magnopere auxit pr^fentiafamam. Fece an-
cora la Chiefa del Gesù de' Padri Gefuiti d'Ordine Compofto , fatta fabri-
care dallo Reffo Farnefe Nipote di Paolo III. e fu terminata dopo la fuo
morte per opera di Giacomo della Porta nel 1575. fece ancora il Difegno
della facciata, che non è Rato pofto in opera. Sono pure opere del Vignola
l'Oratorio di S.Marcello , la Cappella dell'Abbate Riccio in S.Caterina de
Funari , la Chiefa de' Palafrenieri del Papa , ed altri Edificj.
Filippo II. ordinò al Barone Berardino Martirano di far travagliare per il Di-
fegno del famofo Tempio dell'Efcuriale , e perciò avendone quelli fat-
to fare fino a 22. in Italia , in cui ve n'era uno del Palladio, li portò in Ro-
ma al Vignola, il quale ajutato dagli altri, ne fece uno sì bello, che appagò
in tal modo i penfieri del Rè, e della Corte , che l'induffe a proporgli otti-
vme condizioni , perchè andaffe a fcrvirlo ; ma egli già carico d'anni, e per-
chè travagliava con affetto in S.Pietro non accettò le promeffe .
Finalmente occorfa.differenza di ligniti in vicinanza di Città di Caftello tra
Gregorio XIII. , e'1 gran Duca di Tofcana; Vignola andò a regolarli per
comandamento del Papa , ed avendo fodisfatto alla fua commeffione , e ri-
tornato in Roma, dopo efferfi trattenuto più d'un ora paleggiando con fua
Santità, dandole conto dell'affare, 1icenziatofi per andare l'indomani a Ca-
prarola , la notte fu forprefo dalla febre f e, prefi divotamente tutt'i Sagra-
menti con molta Religione,dopo fette giorni della fua malattia morì alli 7.
Luglio 1573. e fu fepellito nella Chiefa della Rotonda , accompagnato da-
gli Academici del Difegno;difponendo Iddio,che il più celebre Architetto
/del fuo tempo folle fepellito nel più bello,e magnifico Edificio del Mondo,
"falciò dopo di fe per mandarli alla luce le due belliffime, e faciliffime regole
della Profpettiva prattica,che furono commentate dal R.P.M.Ignazio Danti
Domenicano , e Rampate il 1583. Mandò ancora in luce intagliata in rame
laregoladelli cinque Ordini d'Architettura,cavata dalle più belle Antichi-
tà , che è Rata più volte riftampata , e in più lingue , per effere Regolar
fchictta,chiara,ed approvata da tutti,e nel 1710.0 Rata arricchita di Com-
mentari , Figure , e delli più belli Edificj del Vignola , in lingua Francefo
perii Signor Agoftino Carlo d'Aviler Architetto. Nel Tofcano vi è la Bafe
Attica ufata in tutti gli Ordini, come diffip.j.c.j. T Ta-