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ARCHF.0I.0G1A E BELEE ARTI
serva nel suo Museo d'archeologia, da lei arricchito. La
giacitura loro è da oriente a ponente, e così in linea pa-
rallela al detto Bastion Verde ed alla nominata Porta Pa-
latina; ed hanno in una delle loro superficie la 'nota con-
cavità per agevolarne agli operai la presa di mano.
In tal guisa si viene a riconoscere ognor più come i
laterizi dei nostri antecessori al tempo della dominazione
romana fossero eccellenti, e quanto codesti mattoni assai
grandi, ma non massimi, chiamati lateres frontati di mil-
limetri 435, 270 e 70, avessero rinomanza, tali essendo altri
scoperti in varie altre epoche ed in parecchie escavazioni
seguite nella nostra città.
Ed io sono d'avviso che que' materiali, non come oggidì,
venissero fabbricati negli stessi pressi di Torino per spe-
culazione, quantunque l'argilla vi ripugni, ma si ricorresse
a quella acconcia ed ottima, come lo è ancor sul limitar
di essa città nei territori di Loggia, Vinovo e Beinasco.
Dicasi lo stesso dell'industria figulina, alquanto più raf-
finata, e specie dell'albesana Pollenzo, a cui alludeva il ca-
noro Marziale in questi distici ch'ella conosce:
Non tantum pitllo lugentes veliere lanas
Sed solet et calices haec dare terra suos.
Oltre i laterizi, e alla stessa profondità, il proprietario di
quella casa poteva anco dissotterrare due teschi con parecchi
denti ben conservati, ch'ei giudicò di cavalli. Dovranno essi
forse ascriversi alla guerra Annibalica, in cui i nostri mag-
giori ebbero a sperimentare tutto l'immane diritto bellico
di quell'età! Io noi so, nè ad altri sarà così agevol cosa
scoprirlo.
Del resto, sebbene la mia scoperta non abbia in se grande
importanza, non rivelandoci alcun marmo letterato, che
avrebbe potuto conferir di più alla storia di quei tempi,
ARCHF.0I.0G1A E BELEE ARTI
serva nel suo Museo d'archeologia, da lei arricchito. La
giacitura loro è da oriente a ponente, e così in linea pa-
rallela al detto Bastion Verde ed alla nominata Porta Pa-
latina; ed hanno in una delle loro superficie la 'nota con-
cavità per agevolarne agli operai la presa di mano.
In tal guisa si viene a riconoscere ognor più come i
laterizi dei nostri antecessori al tempo della dominazione
romana fossero eccellenti, e quanto codesti mattoni assai
grandi, ma non massimi, chiamati lateres frontati di mil-
limetri 435, 270 e 70, avessero rinomanza, tali essendo altri
scoperti in varie altre epoche ed in parecchie escavazioni
seguite nella nostra città.
Ed io sono d'avviso che que' materiali, non come oggidì,
venissero fabbricati negli stessi pressi di Torino per spe-
culazione, quantunque l'argilla vi ripugni, ma si ricorresse
a quella acconcia ed ottima, come lo è ancor sul limitar
di essa città nei territori di Loggia, Vinovo e Beinasco.
Dicasi lo stesso dell'industria figulina, alquanto più raf-
finata, e specie dell'albesana Pollenzo, a cui alludeva il ca-
noro Marziale in questi distici ch'ella conosce:
Non tantum pitllo lugentes veliere lanas
Sed solet et calices haec dare terra suos.
Oltre i laterizi, e alla stessa profondità, il proprietario di
quella casa poteva anco dissotterrare due teschi con parecchi
denti ben conservati, ch'ei giudicò di cavalli. Dovranno essi
forse ascriversi alla guerra Annibalica, in cui i nostri mag-
giori ebbero a sperimentare tutto l'immane diritto bellico
di quell'età! Io noi so, nè ad altri sarà così agevol cosa
scoprirlo.
Del resto, sebbene la mia scoperta non abbia in se grande
importanza, non rivelandoci alcun marmo letterato, che
avrebbe potuto conferir di più alla storia di quei tempi,