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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 5.1887

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Claretta, Gaudenzio: I marmi scritti di Torino e Suburbio dai bassi tempi alla metà del secolo XVIII, [5]
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https://doi.org/10.11588/diglit.11587#0262

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256

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

cappelle degli eredi di Gruato Provana, del ramo dei signori
di Faule e di S. Claudio, patronato della famiglia Ghisolfi.

In quanto all'altare di San Tommaso d'Aquino, diceva
spettare ad seculares artistas italos qui die S. Thomae de
Aquino omnes conveniunt et suarn facilini oblationem, ag-
giungendo essere dotato da Dorotea di Antiochia (1). Egli
affermava essere bella l'icona della cappella di S. Giovanni
Battista e quella di Sant'Anna satisprae vetitstate nubilosa.
Annesso a ponente alla Chiesa eravi il convento, da levante
il cimitero, che si protendeva nel sotto suolo dell'odierna
via Milano.

Nel primo aveva sede il tribunale del S. Ufficio, che,
grazie al temperamento dei piemontesi ed alla vigilanza
dei conti e duchi di Savoia, non s'inquinò punto dei fatti
deplorevoli che ne resero altrove paurosa ed odiata la me-
moria. Ben più grato torna peraltro il ricordare che a San
Domenico si tenevano ordinariamente le adunanze del col-
legio teologico dello studio generale di Torino ; come altresì
pubbliche congreghe vi tenne il collegio medico dell'Uni-
versità, il quale aveva suo patrono S. Tomaso d'Aquino.

Per ragion di spazio ometto di accennare ai molti uo-
mini illustri che fiorirono in ogni età in questo convento ;
bastando citare il beato Pietro Cambiano di Ruffia, il beato
Aimone Tapparelli confessore di Amedeo IX, il padre An-
tonio Ghislandi da Giaveno, inquisitore di Torino nel 1485
e professore di teologia, autore del noto opus aureum, che
si ebbe parecchie volte l'onore della ristampa.

(1) Apparteneva indubbiamente alla famiglia di Giorgio Antiochia
medico ad honorem del Re di Francia in Torino. Nel 1560 veniva in-
vestito di parte di Borgaro, avuto in dote dal suo suocero Aresmino
di Arcour signore di Altessano e Borgaro. Il suo figlio Antonio fu
sindaco di Torino nel 1622; e nel suo testamento del 1619 lasciò di es-
sere sepolto in S. Domenico.
 
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