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Leone, Camillo: Scoperte di antichità vercellesi
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11587#0320
314 ARCHEOLOGIA. E BELLE ARTI
in bronzo fa parte della piccola raccolta di oggetti antichi
posseduti dal nostro Municipio. Invece il tratto di pavi-
mentazione romana trovasi presso di me.
Vicino a questo stesso luogo e negli sterri e demo-
lizioni di antiche muraglie, che si dovettero eseguire per
la fabbricazione delle case dei signori fratelli Crosio,
prospicienti la via Gioberti e la piazzetta di S. Francesco,
si rinvenne un pezzo di marmo biancastro lavorato e
molto corroso dal tempo con sopra intrecciate le lettere
C. H. Dalla sua forma era facile l'arguire che doveva
avere servito quale chiave di volta.
In questi sterri si rinvennero pure alcune monete in
rame di ben poca o quasi nessuna importanza.
Migliore risultato produssero gli scavi fatti nell'attigua
piazzetta di S. Francesco, per preparare la fossa per la
bagnatura della calce occorrente per la costruzione delle
suddette case.
Il prodotto di questo scavo consiste in cinque mo-
nete, tre di rame e due di argento, rinvenute alla pro-
fondità di poco più di un metro; le quali ho potuto
fortunatamente acquistare.
Delle tre di rame, una è dell'imperatore Aureliano,
l'altra di Diocleziano; la terza, piccolissima, è molto
corrosa ed appartiene al medio evo. Delle altre due piccole
monete d'argento una è un denaro, battuto tra il 1329
ed il 1339 da Azzone Visconti, signore di Milano L'altra
monetina ha nel diritto, nel campo: IH. 0- ìt. f.
Nel centro: piccola rosetta, attorno $ ttlftrcljtfl, in lettere
gotiche antiche, e due piccole rosette una sopra l'altra. Nel
rovescio: superiormente una rosetta fra due trifogli. Nel
campo su tre linee: $ IltlM-tisfc-rati ; sotto, altra
rosetta in mezzo a due trifogli.
in bronzo fa parte della piccola raccolta di oggetti antichi
posseduti dal nostro Municipio. Invece il tratto di pavi-
mentazione romana trovasi presso di me.
Vicino a questo stesso luogo e negli sterri e demo-
lizioni di antiche muraglie, che si dovettero eseguire per
la fabbricazione delle case dei signori fratelli Crosio,
prospicienti la via Gioberti e la piazzetta di S. Francesco,
si rinvenne un pezzo di marmo biancastro lavorato e
molto corroso dal tempo con sopra intrecciate le lettere
C. H. Dalla sua forma era facile l'arguire che doveva
avere servito quale chiave di volta.
In questi sterri si rinvennero pure alcune monete in
rame di ben poca o quasi nessuna importanza.
Migliore risultato produssero gli scavi fatti nell'attigua
piazzetta di S. Francesco, per preparare la fossa per la
bagnatura della calce occorrente per la costruzione delle
suddette case.
Il prodotto di questo scavo consiste in cinque mo-
nete, tre di rame e due di argento, rinvenute alla pro-
fondità di poco più di un metro; le quali ho potuto
fortunatamente acquistare.
Delle tre di rame, una è dell'imperatore Aureliano,
l'altra di Diocleziano; la terza, piccolissima, è molto
corrosa ed appartiene al medio evo. Delle altre due piccole
monete d'argento una è un denaro, battuto tra il 1329
ed il 1339 da Azzone Visconti, signore di Milano L'altra
monetina ha nel diritto, nel campo: IH. 0- ìt. f.
Nel centro: piccola rosetta, attorno $ ttlftrcljtfl, in lettere
gotiche antiche, e due piccole rosette una sopra l'altra. Nel
rovescio: superiormente una rosetta fra due trifogli. Nel
campo su tre linee: $ IltlM-tisfc-rati ; sotto, altra
rosetta in mezzo a due trifogli.