78 BUL LETTI NO
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forme, absicìata nella parete di fondo, e coperta da volta rotonda
tanto sfogata, che pare cupola, sorretta da quattro graziose men-
sole o modiglioni intagliati nel tufa. I loculi delle pareti sono
quasi tutti intatti e forniti di epigrafi tracciate sulla calce; nelle
quali osservo una rara variante più volte ripetuta del mono-
gramma di Cristo, foggiato alla forma della nota romana del
denario ^. Lo scrittore medesimo d' uno degli epitaffi appose a
quella nota la spiegazione, che ne certifica il significato cri-
stiano. Egli segnò così: TE IN -X- CKISTVM. Ma di questo
argomento nella Roma sotterranea.
Maggiore è 1' importanza d'un' altra scoperta. E stata
esplorata la cripta principale , sventuratamente devastatissima,
della regione XII ; cripta di straordinaria ampiezza in antico
adornata di marmi e di musaici : essa ha caratteri mani-
festi dell'età della pace e del trionfo, ma dee essere stata in-
signe per sepolcri di persone illustri o venerate. Scuotendone
la terra sono venuti-in luce moltissimi frantumi d'un prolisso
elogio funebre di stile rettorico; il cui soggetto pare un gio-
vane diciassettenne; ninna traccia rimane del nome suo o di chi
gli fece il monumento. Fra quelli frantumi però uno ne discerno
di altra pietra e di altra mano ; le lettere superstiti benché
esili e di niun apparenza destarono tosto l'attenzione mia e
sono le seguenti:
.. LEBS SANCTA....
....CAELI.
......A CANEN....
....ODVLAM....
*. « •I~'V^nVE.. ».
Quest' epitafìo e stato visto intero e copiato dagli antichi pel-
legrini e visitatori dei sotterranei santuarii di Koma. Nel celebre
codice palatino edito dal Grutero se ne legge il metrico testo,
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forme, absicìata nella parete di fondo, e coperta da volta rotonda
tanto sfogata, che pare cupola, sorretta da quattro graziose men-
sole o modiglioni intagliati nel tufa. I loculi delle pareti sono
quasi tutti intatti e forniti di epigrafi tracciate sulla calce; nelle
quali osservo una rara variante più volte ripetuta del mono-
gramma di Cristo, foggiato alla forma della nota romana del
denario ^. Lo scrittore medesimo d' uno degli epitaffi appose a
quella nota la spiegazione, che ne certifica il significato cri-
stiano. Egli segnò così: TE IN -X- CKISTVM. Ma di questo
argomento nella Roma sotterranea.
Maggiore è 1' importanza d'un' altra scoperta. E stata
esplorata la cripta principale , sventuratamente devastatissima,
della regione XII ; cripta di straordinaria ampiezza in antico
adornata di marmi e di musaici : essa ha caratteri mani-
festi dell'età della pace e del trionfo, ma dee essere stata in-
signe per sepolcri di persone illustri o venerate. Scuotendone
la terra sono venuti-in luce moltissimi frantumi d'un prolisso
elogio funebre di stile rettorico; il cui soggetto pare un gio-
vane diciassettenne; ninna traccia rimane del nome suo o di chi
gli fece il monumento. Fra quelli frantumi però uno ne discerno
di altra pietra e di altra mano ; le lettere superstiti benché
esili e di niun apparenza destarono tosto l'attenzione mia e
sono le seguenti:
.. LEBS SANCTA....
....CAELI.
......A CANEN....
....ODVLAM....
*. « •I~'V^nVE.. ».
Quest' epitafìo e stato visto intero e copiato dagli antichi pel-
legrini e visitatori dei sotterranei santuarii di Koma. Nel celebre
codice palatino edito dal Grutero se ne legge il metrico testo,