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Bullettino di archeologia cristiana — 4.Ser.5.1887

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Marucchi, Orazio: Conferenze di archeologia cristiana
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https://doi.org/10.11588/diglit.18576#0040
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

37

5 dicembre 1886.

Il p. abbate Cozza, sotto-bibliotecario della S. Sede, pre-
sentò una lamina di piombo coperta di minutissime iscrizioni
greche e dei segni dei sette pianeti, trovata recentemente in Reggio
di Calabria. Disse che il raro cimelio appartiene alla classe delle
così dette tessere esoreistiche contenenti scongiuri contro le po-
tenze diaboliche : interpretò la difficilissima epigrafe e ne fece
un dotto commento. (Vedi l'edizione fattane dal disserente nel
Rómische Quartalschrift fùr christliche Alterthumskunde J
anno I (1887) p. 197-208).

Il comm. de Eossi aggiunse, che i segni dei sette pianeti
alludono ai sette arcangeli, come è manifesto per una iscrizione
di Mileto nell'Asia, veduta fino dai tempi del celebre viaggiatore
archeologo Ciriaco d'Ancona e più volte riprodotta Giudicò
la lamina piuttosto del settimo secolo o della line del sesto, che
di età più antica.

Mons. de Waal, rettore del Campo Santo teutonico, presentò
il calco di un frammento d'iscrizione metrica sepolcrale latina
trovato presso il Campo Santo medesimo. Essendovi il nome di

un Benedetto preceduto dalle lettere XTI, finali di Sexti,

ne dedusse che il marmo da lui rinvenuto può appartenere alla
fomba del pontefice Benedetto VI (a. 972-974) 2. La paleo-
grafia conviene al secolo S.

1 Ve<li C. I. Graec. n. 2895.

2 Ecco il testo del frammento con i supplementi probabili :

. . . hoc membra jacent ^'licata svb antro 'n
se ?jx t i b e n e d i c t i c1

MS C L A R V S Q_ D E GE

!- V L T V S ET ACTV P

quo
nte .

Nel v. 2 la menzione s<?xti benedicti può essere soltanto incidente.

6. B. ni! Rossi.
 
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