DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
1U9
Nuove scoperte nel cimitero di Priscilla,
nel luogo ove è il notissimo affresco della beata "Vergine
lattante il divino figliuolo.
Dovendosi fare un rinforzo d'opera muraria presso la parete,
ove è il celebre affresco rappresentante il gruppo della Vergine,
che allatta il bambino, col profeta che sul capo d'ambedue addita
la stella, avvenne una scoperta al tutto inaspettata e di grande
importanza per la cronologia del luogo e di quell'insigne dipinto.
Trovammo, che il piano primitivo ed odierno della cripta, dal
quale solo si possono regolarmente scorgere le piccole figure dipinte
in cima alla parete presso la volta, fu anticamente profondato
per fare posto ad altri loculi sepolcrali. Tutto il piano predetto
fu allora mutato in larga scala discendente alla profondità di
m. 1,50 ed a gallerie scavate a quel livello. Dalla quale profondità si
perde la vista della pittura ; che manifestamente appartiene allo
stato primitivo della cripta, anteriore allo scavamento della scala e
delle inferiori gallerie. Ora si attenda al fatto importantissimo,
del quale registrerò esattamente le prove e particolarità.
Molti dei loculi incavati nelle pareti di quel profonda-
mento sotto il dipinto e nelle seguenti gallerie hanno tuttora le
epigrafi al proprio posto ; molti frammenti caduti dai loculi ne gia-
cevano tra la terra. Le epigrafi appartengono tutte ai due gruppi
o famiglie antichissime priscilliane, delle quali ho reso conto nel
Bullettino dell'a. 1886. Molte sono dipinte col minio sulle te-
gole ; altre incise sul marmo in lettere bellissime del tipo
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Nuove scoperte nel cimitero di Priscilla,
nel luogo ove è il notissimo affresco della beata "Vergine
lattante il divino figliuolo.
Dovendosi fare un rinforzo d'opera muraria presso la parete,
ove è il celebre affresco rappresentante il gruppo della Vergine,
che allatta il bambino, col profeta che sul capo d'ambedue addita
la stella, avvenne una scoperta al tutto inaspettata e di grande
importanza per la cronologia del luogo e di quell'insigne dipinto.
Trovammo, che il piano primitivo ed odierno della cripta, dal
quale solo si possono regolarmente scorgere le piccole figure dipinte
in cima alla parete presso la volta, fu anticamente profondato
per fare posto ad altri loculi sepolcrali. Tutto il piano predetto
fu allora mutato in larga scala discendente alla profondità di
m. 1,50 ed a gallerie scavate a quel livello. Dalla quale profondità si
perde la vista della pittura ; che manifestamente appartiene allo
stato primitivo della cripta, anteriore allo scavamento della scala e
delle inferiori gallerie. Ora si attenda al fatto importantissimo,
del quale registrerò esattamente le prove e particolarità.
Molti dei loculi incavati nelle pareti di quel profonda-
mento sotto il dipinto e nelle seguenti gallerie hanno tuttora le
epigrafi al proprio posto ; molti frammenti caduti dai loculi ne gia-
cevano tra la terra. Le epigrafi appartengono tutte ai due gruppi
o famiglie antichissime priscilliane, delle quali ho reso conto nel
Bullettino dell'a. 1886. Molte sono dipinte col minio sulle te-
gole ; altre incise sul marmo in lettere bellissime del tipo