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Bullettino di archeologia cristiana — 4.Ser.5.1887

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Memorie e monumenti antichi cristiani di Bieda nella Tuscia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18576#0093
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BULLETTINO

Memorie e monumenti antichi cristiani
di Bieda nella Tuscia.

La menzione, fatta nell'articolo precedente, di s. Vivenzio
vescovo di Bieda (Blera) nella Tuscia, la cui memoria è quasi
ignota fuori della provincia di Viterbo; le esplorazioni, che ho
avuto opportunità di ripetere più volte in quel territorio; un
rarissimo monumento sacro quivi trovato, non è molto, tuttora
inedito; m'invitano a scrivere alquante parole di esame critico
ed archeologico delle origini ed antiche memorie cristiane di
quella città. La quale, segnata nella carta cosmografica peutin-
geriana sulla via Claudia a sedici miglia da Foroclodio (48 da
Roma) ', fiorì al tempo degli Etruschi e con essi decadde ; risorse
con le altre città dell'Etruria marittima sotto l'impero; ebbe
vescovi proprii fino dal secolo al meno quinto, e grande parte
nelle vicende del ducato romano-bizantino e delle guerre coi
Longobardi.

La prima menzione certa ed istorica dèi vescovi di Bieda
si legge nelle sottoscrizioni ai sinodi adunati in Roma negli
anni 487, 499, 501, 502; ai quali tutti intervenne un Maximus

1 Desjardins, Table de Peutinger p. 132; Miller, Weltkarte des Ca-
storius (segmentum V, 1), Rauensburg 1888. Nell'esemplare superstite della
carta cosmografica il nome Blera è errato: dapprima fu letto Olerà; il
Miller (I. c. p. 20) legge Dlera. Ma il cosmografo Baveimate (IV, 36 ed.
Parthey p. 284), che pende da un più antico esemplare di quella medesima
cosmografia, lesse rettamente Blera.
 
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