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Capsella argentea africana
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BULLETTINO
Capsella argentea africana.
L'emo cardinale Lavigerie arcivescovo di Cartagine mi af-
fidò il nobile ufficio di offerire in suo nome al sommo pontefice
Leone XIII, per festeggiarne il giubileo sacerdotale, un insigne
cimelio della chiesa africana; una capsella argentea reliquiaria,
tutta adorna di immagini e simboli dell'antica iconografia cri-
stiana, opera a rilievo di sbalzo e cesello del secolo in circa
quinto. L'ho divulgata e dichiarata in speciale monografia edita
in Roma in grande sesto di foglio massimo, con tavole fototi-
piche delle decorazioni architettoniche della basilica di Henchir-
Zirara nella Numidia, sotto il cui altare quella capsella fu rin-
venuta nel suo antico posto ed avello '. Tutte le particolarità
topografiche, storiche, epigrafiche ed archeologiche della scoperta
della capsella, del sacro edilizio e delle sue forme ed ornamenti
sono narrate, discusse, illustrate nella predetta monografia 2. Ma
perchè d'un sì raro ed importante cimelio non manchi almeno
il disegno ed una sufficiente notizia nel Bullettino di cristiana
1 La capsella argentea africana offerta al sommo pontefice Leone XIII
dall'emo cardinale Lavigerie arcivescovo di Cartagine. Memoria del com-
mendatore G. B. de Rossi, Roma 1889.
2 Quivi a proposito del centauro sculto in un epistilio della basilica di
Hencliir-Zirara, che è il più antico esempio d'un siffatto mostro nelle opere
decorative dell'arte cristiana, ho citato un passo del Liber testimoniorum
attribuito a S. Agostino, edito recentemente dal card. Pitra di eh. meni. Quel
Liber testimoniorum però non è di S. Agostino, ma di Fausto, vescovo di
Riez alla fine del secolo quinto ; come ha testé dimostrato il p. Cabrol mo-
naco benedettino della congregazione di Francia nel periodico La science
catholique 10 aprile 1889 p.- 311.
BULLETTINO
Capsella argentea africana.
L'emo cardinale Lavigerie arcivescovo di Cartagine mi af-
fidò il nobile ufficio di offerire in suo nome al sommo pontefice
Leone XIII, per festeggiarne il giubileo sacerdotale, un insigne
cimelio della chiesa africana; una capsella argentea reliquiaria,
tutta adorna di immagini e simboli dell'antica iconografia cri-
stiana, opera a rilievo di sbalzo e cesello del secolo in circa
quinto. L'ho divulgata e dichiarata in speciale monografia edita
in Roma in grande sesto di foglio massimo, con tavole fototi-
piche delle decorazioni architettoniche della basilica di Henchir-
Zirara nella Numidia, sotto il cui altare quella capsella fu rin-
venuta nel suo antico posto ed avello '. Tutte le particolarità
topografiche, storiche, epigrafiche ed archeologiche della scoperta
della capsella, del sacro edilizio e delle sue forme ed ornamenti
sono narrate, discusse, illustrate nella predetta monografia 2. Ma
perchè d'un sì raro ed importante cimelio non manchi almeno
il disegno ed una sufficiente notizia nel Bullettino di cristiana
1 La capsella argentea africana offerta al sommo pontefice Leone XIII
dall'emo cardinale Lavigerie arcivescovo di Cartagine. Memoria del com-
mendatore G. B. de Rossi, Roma 1889.
2 Quivi a proposito del centauro sculto in un epistilio della basilica di
Hencliir-Zirara, che è il più antico esempio d'un siffatto mostro nelle opere
decorative dell'arte cristiana, ho citato un passo del Liber testimoniorum
attribuito a S. Agostino, edito recentemente dal card. Pitra di eh. meni. Quel
Liber testimoniorum però non è di S. Agostino, ma di Fausto, vescovo di
Riez alla fine del secolo quinto ; come ha testé dimostrato il p. Cabrol mo-
naco benedettino della congregazione di Francia nel periodico La science
catholique 10 aprile 1889 p.- 311.