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Baglione, Giovanni
Le Vite De'Pittori, Scvltori Et Architetti: Dal Pontificato di Gregorio XIII. del 1572. In fino a'tempi di Papa Vrbano Ottauo nel 1642 — Roma, 1642 [Cicognara, 2190]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.26789#0015
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A LLA PITTVRA

'Per k V tte del Caualicr Gicuanni BagUone.

GIO. PIETRO BELLORI.

o

Con ie Mnse natx in fra gli allori
Del bel Parnaso aka,imrnortaI Pijtura»
Imicatricefida,

^pirante simulacro di Nacura ; t
Tn per norma, e per guida
Hai Tocchio, e l’incellecco,

Ii tuo nobile oggetto ^

Son le formc visibili, • i coiori ; -

E ogiùhor’c tno diletto
Emular, quanto serra

L’Aer vago, il Mar vasto, e l’ampia Tcrra,
a

Tu !a spemc, c‘I delìo, la gioia, e’I lutto ,
L’amore,e l'odio, ed ogni assfccco inccrno
Saggia sl bene auuiui,

Che'I corpalcsi nel sembiantS osterno }

Tu i morci al par dc’ viui
Spirar fai nc’tuoilini,

E con moti diuini

DaU’alma a picno a chi n’è priuo in tutto .*
Dcl ver passi i consini;

Ond’cgli al sinto cede,

E’1 scnso è persuaso, e l’occhio il crcdc.

3

Tempo su gii, che Zoroa tlro,iI Mago ,

Con la verga stupir se il prisco Mondo,

Tu co’l pennel n’impari,

£ conpiù sorce incanto, e più prosondo,
Miraceli più rari .*

Onde ancora si vanta

L’antico Zcusi, c canta

Gli Augci dclusi, e lamentita imago.

O quanta gloria, o quanta
Nc trahe la docta Athenc,

Escso, Rhodi, i’parta, Argo, e Micene .

Hor
 
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