GPERE DI PAPA VRBANO VIH.
*77
GIORNATA CLVlNTA.
Dialogo-
: i - = V > . - ';■ • . ' * <ry ! } . ,. 4*s ‘
Geht'iV huomo Romano > Foreftierc^ .
C.ene. O stò ancora tra me stesso cònsiderando,come il Pon“
cisicato di Paolo V. sia stato cosi abbondante di no"
biliingegni,che a gli artificij della Pitcura,deHa ScoP
tura, e deH’Archiccctura i loro studi; riuolsero} &
racconto deilelorVicehabbiaconsumatosìgran corso d’horo*
chc dt vero giudicar puossi ; che la Virtii sotto di lui habbia con«
feguitoil suoaccrescimenco. Ohecco appunto il Forcssticre >
che io staua aspettando.
For. Ben trouatoycaro mio Padrone. Sò, che ella non preteriscepunto
de fuoì ordini. Mi fcusfe l'hauejji satta aFpettare, perche mi e
oceorso d' hauere a spedirevn tnio feruidore per cofa a me molto
importante.
Gent. V- S. sia pure la ben venuta, ch’è di buon’hora. E Iagiornata è
alquanto hinga in questo mese di Maggio si, che haueremo agio
pcr li nostri discorsi. Et appunto staua cra me medesimo pensan-
do, che alrre giornate,che qneste,non si richiedeuano a poter'ap-
pieno sentire J’operarionidi si gran numero di Virtuosi . Se ella
sotto Paolo V. ha inteso saccrescitnento di si grandi huomini ,
hora sotto Vrbano VIII. vdirà il compimento deH’istesia Virtù.
For. Dunque piknon stardi. Qon quesìo compimento, compiamo an~
che legiornate ; e diamo bonorc a quel Principe, che ilnosìro se~
colo honora^,,
Opere di Papa Vrbano VIII.
Iciamo dunque de! pru.dentissimo Pontesice Vrbano Ot
tauoregnante, che fudopo Gregorio XV. al Papato
astiinto . Questiè della nobil Famiglia Barberina da_,
Fiorenza, capo della Toscana, antichissimo Regno
dell’italia, il quale, ancorcheCardinaIe,in S.AndreadelIa Valle,
fece nobilissiraa Cappella,& è Ia prima alla mano stanca,per paui-
mento ,per incrostatura, cper Altaredimarmimisti illustre, cj»
ben’adornata. Nelmezoèlapitturadella B. Vergine assiinta al
Cido;daIJatodirittò vedesi laPresentatione alTempio ,-edalsi-,
Z\ niflro
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GIORNATA CLVlNTA.
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Geht'iV huomo Romano > Foreftierc^ .
C.ene. O stò ancora tra me stesso cònsiderando,come il Pon“
cisicato di Paolo V. sia stato cosi abbondante di no"
biliingegni,che a gli artificij della Pitcura,deHa ScoP
tura, e deH’Archiccctura i loro studi; riuolsero} &
racconto deilelorVicehabbiaconsumatosìgran corso d’horo*
chc dt vero giudicar puossi ; che la Virtii sotto di lui habbia con«
feguitoil suoaccrescimenco. Ohecco appunto il Forcssticre >
che io staua aspettando.
For. Ben trouatoycaro mio Padrone. Sò, che ella non preteriscepunto
de fuoì ordini. Mi fcusfe l'hauejji satta aFpettare, perche mi e
oceorso d' hauere a spedirevn tnio feruidore per cofa a me molto
importante.
Gent. V- S. sia pure la ben venuta, ch’è di buon’hora. E Iagiornata è
alquanto hinga in questo mese di Maggio si, che haueremo agio
pcr li nostri discorsi. Et appunto staua cra me medesimo pensan-
do, che alrre giornate,che qneste,non si richiedeuano a poter'ap-
pieno sentire J’operarionidi si gran numero di Virtuosi . Se ella
sotto Paolo V. ha inteso saccrescitnento di si grandi huomini ,
hora sotto Vrbano VIII. vdirà il compimento deH’istesia Virtù.
For. Dunque piknon stardi. Qon quesìo compimento, compiamo an~
che legiornate ; e diamo bonorc a quel Principe, che ilnosìro se~
colo honora^,,
Opere di Papa Vrbano VIII.
Iciamo dunque de! pru.dentissimo Pontesice Vrbano Ot
tauoregnante, che fudopo Gregorio XV. al Papato
astiinto . Questiè della nobil Famiglia Barberina da_,
Fiorenza, capo della Toscana, antichissimo Regno
dell’italia, il quale, ancorcheCardinaIe,in S.AndreadelIa Valle,
fece nobilissiraa Cappella,& è Ia prima alla mano stanca,per paui-
mento ,per incrostatura, cper Altaredimarmimisti illustre, cj»
ben’adornata. Nelmezoèlapitturadella B. Vergine assiinta al
Cido;daIJatodirittò vedesi laPresentatione alTempio ,-edalsi-,
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