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IACOPO BAROZ2I,
celi; Adornato in qualche parte il Campidoglio : Efattaiafabrica
della miracolosa-Madonna de’Monti.
Per nobilitar la Ciccd, fra le altre vie dirizzò ia strada , che conduce
da S. MariaMaggiore a S.Gio. Laterano; e come inS.Maria Mag-
giore risarcìilPorticogid daEugenio iij fabricato, così laChiesadi
b. Gio.Laterano con quella di S. Gio. infonteristorò. Dirizzo pari-
mentc la via da S* Gio.a S.Sisto,& il simigliace anche fece in alcri luo-
ghi, che per breuità tralascio. E selciòle vie de Borghi Vaticani.
A benesicio diRoma sabricò nelle Therme Diocletiane granarì
molto capaci. Rifecc di treuertini la metà del Ponte di S. Maria dal*
l’inondationi abbattuto, opera di Matteoda Castello .
Sono qui parimente sue le fabnchede’ varij CoIIegij perle genti
straniere iòndati, allc quali, perche mantcner siposiàno , diedebuo-
nistime entrate ; ondela pietà di questo buon Principeper tutto jlMo-
do risplendc ; e tra quclli di questa Citrà, e gli altri di fuora giunsero ai
numero di venticre.
DaGregorioanche Roma Iiebbe ilpublico lanatoio alla fontana^,
diTreui, il benefìcio dellc fontidi piazza Nanona, Rotonda, Colonna,
del Popolo, de’Matthei, e di Piazza Giudea .
Similmente inalcqniiatirisarcJ letnura ddl’istessaRomaye fudisuo
ordine fabricata la porca delia Cittd a S. Gio.Laterano , bellissima ar-
chitetturadilacopo del DucaSiciIiano . E, per noo esserdi souerchio
lungo,rammentando so!o,che eg!i nella sa!a del Senatore in Campido-
glio ha mcrirato nobilistìtna statua di marrrto con degna iscrittiono,
tralascio ogni altra lode allafama.
£c hora dirò,quali Virtuosi tra glialtri in quel tcmpo piudcgnamen-
te fìorissero, c terminasseroigiornidella lor vito .
Vita dt lacofo Barczjgi da Vignola Pittorc >
(V Arckìtetto.
I| Gpere faudlano dd Macstro ; e senza dirIe lodi, ha nno sc-
co i tneritiye peròdiisidar non mi debbo, se hora lenz’orna-
menti di parole intraprédo a ragionare di Giacopo Barozzi
da Vìgnola , prospettiuo, & architetto non meno d^eccel
lentissìmaprattica, che di smgolarissìmoingegno. Nacquee°Iidt Cle
mente Barozzi Milanese, e di Madre Tedesca; ma il Padre oer discor’
die cmiltfu costrettodi ritirarsi a Vignola, Marchesato de^liEccel-
lentjssimiDuchiBuoncompagm. Venne egliallalucenel i.d’Ottobre
del 1507. Andoponneti cresciuto, egiouinettoaBo/ogna,edato-
uisx alla pittura, scorgendo, che in tal’arte non faceua motto profitto,
ssimpiego con naturale ìaclinatione alla Prospcctiua, Je cui bellissime,
cfelicissìme
IACOPO BAROZ2I,
celi; Adornato in qualche parte il Campidoglio : Efattaiafabrica
della miracolosa-Madonna de’Monti.
Per nobilitar la Ciccd, fra le altre vie dirizzò ia strada , che conduce
da S. MariaMaggiore a S.Gio. Laterano; e come inS.Maria Mag-
giore risarcìilPorticogid daEugenio iij fabricato, così laChiesadi
b. Gio.Laterano con quella di S. Gio. infonteristorò. Dirizzo pari-
mentc la via da S* Gio.a S.Sisto,& il simigliace anche fece in alcri luo-
ghi, che per breuità tralascio. E selciòle vie de Borghi Vaticani.
A benesicio diRoma sabricò nelle Therme Diocletiane granarì
molto capaci. Rifecc di treuertini la metà del Ponte di S. Maria dal*
l’inondationi abbattuto, opera di Matteoda Castello .
Sono qui parimente sue le fabnchede’ varij CoIIegij perle genti
straniere iòndati, allc quali, perche mantcner siposiàno , diedebuo-
nistime entrate ; ondela pietà di questo buon Principeper tutto jlMo-
do risplendc ; e tra quclli di questa Citrà, e gli altri di fuora giunsero ai
numero di venticre.
DaGregorioanche Roma Iiebbe ilpublico lanatoio alla fontana^,
diTreui, il benefìcio dellc fontidi piazza Nanona, Rotonda, Colonna,
del Popolo, de’Matthei, e di Piazza Giudea .
Similmente inalcqniiatirisarcJ letnura ddl’istessaRomaye fudisuo
ordine fabricata la porca delia Cittd a S. Gio.Laterano , bellissima ar-
chitetturadilacopo del DucaSiciIiano . E, per noo esserdi souerchio
lungo,rammentando so!o,che eg!i nella sa!a del Senatore in Campido-
glio ha mcrirato nobilistìtna statua di marrrto con degna iscrittiono,
tralascio ogni altra lode allafama.
£c hora dirò,quali Virtuosi tra glialtri in quel tcmpo piudcgnamen-
te fìorissero, c terminasseroigiornidella lor vito .
Vita dt lacofo Barczjgi da Vignola Pittorc >
(V Arckìtetto.
I| Gpere faudlano dd Macstro ; e senza dirIe lodi, ha nno sc-
co i tneritiye peròdiisidar non mi debbo, se hora lenz’orna-
menti di parole intraprédo a ragionare di Giacopo Barozzi
da Vìgnola , prospettiuo, & architetto non meno d^eccel
lentissìmaprattica, che di smgolarissìmoingegno. Nacquee°Iidt Cle
mente Barozzi Milanese, e di Madre Tedesca; ma il Padre oer discor’
die cmiltfu costrettodi ritirarsi a Vignola, Marchesato de^liEccel-
lentjssimiDuchiBuoncompagm. Venne egliallalucenel i.d’Ottobre
del 1507. Andoponneti cresciuto, egiouinettoaBo/ogna,edato-
uisx alla pittura, scorgendo, che in tal’arte non faceua motto profitto,
ssimpiego con naturale ìaclinatione alla Prospcctiua, Je cui bellissime,
cfelicissìme