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£ 0 P £ FIAMMINGO;
Vstimamente vecchio di ottaneadue anni in circa moriqui nelPon*'
tificato di Paolo v. e su honoreuolmeote sepelJito . Etilsuoritratto da
noi nell’Accademia Romaoa di s.Luca si conserua,in cui eglipiu vol-
te hebbe il grado del Principato, & a quefia lasciò tutto Io studio del-
le sue bellissime fatiche di architet «ura ,• & anche, finita la sua linea_»,
Pheredità di tutti i suoi beni.
Fita di Coge Viammingo 9 Scultore^.
jOn piti si marauiglino glìò’crittori, chegià tra’ Greci vi fus*
se Timone inimico de gli huomini, e delle conuersationi ci*
uili ; poiche inogni secolo, & inogni Iuogo,pare,che ritor-
ninole nature-aJàs mostra delle loro strauaganze.
Cope fu scultore Fiammingo , & in far piccolo era eccellente, e fa-
bricòalcnni modellettiassàigratiosi ,e belli. Operò alcune historiet-
te, o fiuolette delle Metamorfosi d’Ouidio in forma ouate, & alcuno
ottangole composteper gettare in oro,oin argento;eseruiuanoper a-
dornare vn ricchissimo tauolino ,-liquaIi imodelli vanno in volta get-
tati di cera molto vaghì-
Formò ancora altrimodelli dicosesacrs, e trale alcre vn Chrifto
xnorto inbraccio alla Vergine Madre,assài bello. Insomma fuegli va-
Ientissimohuomonellamanieradioperarpiccoloa suogenio ; &an-
che fece alcune cosein auorio, e brauatnente si porcaua.
Gli fu allogato da’ òignori Contarelli il far di marmo vna statua di S.
Mattheo Apostolo, & Euangelista, per metterlo nella loro cappella_,
in s. Luigi de’Francesi . Cope vidimorò a sar questa statua tutto il tem-
po di sua vita, non lasciandola mai vedere apersona veruna, nè sapen-
done cauar le mani, come quegli,che non haueaprattica delmarmo,e
non voleapigliar consiglio , o aiuto da alcuno. ò“i condusse egliall’età
di 8o. anniin circa ; & xmbarbogitosinon potè terminarla, e lasciolla
scome hora si vede) nella chiesa della santissima Trinità de’PelIegrini
a tnan diritta della Tribuna sopra d’vn’altare ; e l’Angelo, che porge il
caIamaro,v’è stato poiaggiunto daPompeo Ferrucci ,.
Li ContarelIi,quando il videro, pensando,che fusse operadiuina, o
xniracolosa, e ritrouandola vnaseccaggine ,no’l vollero nella lor cap-
pellad>s. Luigi -, ma in cambio diessso vi secero da Michelagnoloda-»
Garauaggio dipingere vn s. Mattheo.
Quest’ huomo non se la saceua con veruno, e viuea come vna be-
stia, nè voleua, chein casasua v’entrassse huotno, o donna . Equando
per auuentura stauaammalato calauaperlafinestra vna cordicella,o
chiamaua qualche vicina, che gli comperassse ciò, che egli voleua ,•
dentro d’vn canestrello alla cordaattaccatopoi a fè ritirauaquella ro-
ba j,e cosigran tempo, nemico de’ ragionamenti, e delj’humana con-
uersatione
£ 0 P £ FIAMMINGO;
Vstimamente vecchio di ottaneadue anni in circa moriqui nelPon*'
tificato di Paolo v. e su honoreuolmeote sepelJito . Etilsuoritratto da
noi nell’Accademia Romaoa di s.Luca si conserua,in cui eglipiu vol-
te hebbe il grado del Principato, & a quefia lasciò tutto Io studio del-
le sue bellissime fatiche di architet «ura ,• & anche, finita la sua linea_»,
Pheredità di tutti i suoi beni.
Fita di Coge Viammingo 9 Scultore^.
jOn piti si marauiglino glìò’crittori, chegià tra’ Greci vi fus*
se Timone inimico de gli huomini, e delle conuersationi ci*
uili ; poiche inogni secolo, & inogni Iuogo,pare,che ritor-
ninole nature-aJàs mostra delle loro strauaganze.
Cope fu scultore Fiammingo , & in far piccolo era eccellente, e fa-
bricòalcnni modellettiassàigratiosi ,e belli. Operò alcune historiet-
te, o fiuolette delle Metamorfosi d’Ouidio in forma ouate, & alcuno
ottangole composteper gettare in oro,oin argento;eseruiuanoper a-
dornare vn ricchissimo tauolino ,-liquaIi imodelli vanno in volta get-
tati di cera molto vaghì-
Formò ancora altrimodelli dicosesacrs, e trale alcre vn Chrifto
xnorto inbraccio alla Vergine Madre,assài bello. Insomma fuegli va-
Ientissimohuomonellamanieradioperarpiccoloa suogenio ; &an-
che fece alcune cosein auorio, e brauatnente si porcaua.
Gli fu allogato da’ òignori Contarelli il far di marmo vna statua di S.
Mattheo Apostolo, & Euangelista, per metterlo nella loro cappella_,
in s. Luigi de’Francesi . Cope vidimorò a sar questa statua tutto il tem-
po di sua vita, non lasciandola mai vedere apersona veruna, nè sapen-
done cauar le mani, come quegli,che non haueaprattica delmarmo,e
non voleapigliar consiglio , o aiuto da alcuno. ò“i condusse egliall’età
di 8o. anniin circa ; & xmbarbogitosinon potè terminarla, e lasciolla
scome hora si vede) nella chiesa della santissima Trinità de’PelIegrini
a tnan diritta della Tribuna sopra d’vn’altare ; e l’Angelo, che porge il
caIamaro,v’è stato poiaggiunto daPompeo Ferrucci ,.
Li ContarelIi,quando il videro, pensando,che fusse operadiuina, o
xniracolosa, e ritrouandola vnaseccaggine ,no’l vollero nella lor cap-
pellad>s. Luigi -, ma in cambio diessso vi secero da Michelagnoloda-»
Garauaggio dipingere vn s. Mattheo.
Quest’ huomo non se la saceua con veruno, e viuea come vna be-
stia, nè voleua, chein casasua v’entrassse huotno, o donna . Equando
per auuentura stauaammalato calauaperlafinestra vna cordicella,o
chiamaua qualche vicina, che gli comperassse ciò, che egli voleua ,•
dentro d’vn canestrello alla cordaattaccatopoi a fè ritirauaquella ro-
ba j,e cosigran tempo, nemico de’ ragionamenti, e delj’humana con-
uersatione