Clefo , anno di Cristo 5^4 • $• Gregorio Magno (i)
così ne parla : — In o^rti licosa vediamo il lutto ,
ed ascoltiamo il pianto : sono state disuulie le
Città, abbattati i Castelli., sa echeggi a li i campi :
la terra è siala ridotta in 'solitudine : non vi i i-
mane coltivatore ?icllc campagne , né abitatore nel-
le Città — Quindi dacché i Longobardi si furono
stabiliti urli' Italia . i pubblici .Ediu/.j, che non fu-
rono da essi loro demoliti, caddero per trasenranza ,
ed incuria ne] custodirli : le magnificile , e comode
•strade, che con. tante spese enormi avran fatle i Ro-
mani , si perderono : le campagne deliziose si copri-
rono di boscaglie; tra perchè non vi erano siiffioj&it
coltivatori , distrutti gli abitanti dall'armi barbare, si
snehe perchè i pochi avanzati doveauo non per se ,
jia per li dominanti Longobardi coltivare a' quali cor-.
rispondevano due terzi del fruito , ed un (eiv.o rite-
nevano . Da ciò avvenne , che i Terreni in questi
tempi si vendernoa vilissimo prezzo, e qualche, vol-
ta un' olive!» , un giardino si cambiava con una spa-
da , o un cavallo .
V. I.' abbondanza dell' aóque , che un tempo, fh-
cca il pr: giq dell' Italia , divenne dopo lo stabili-
mento de' Longobardi funesla, adi italiani : crebbe il
numero de' laghi e de'le paludi, ghe infettarono l'a-
ria e rovinarono le campagne ; i fiumi deviarono da'
loro soliti letti , ed i ponti magnifici, che con molla
spesa costruiti arcano i 'Romani , o rumarono da se
i) Espos. supr. Ezecìi. Cap. I.
così ne parla : — In o^rti licosa vediamo il lutto ,
ed ascoltiamo il pianto : sono state disuulie le
Città, abbattati i Castelli., sa echeggi a li i campi :
la terra è siala ridotta in 'solitudine : non vi i i-
mane coltivatore ?icllc campagne , né abitatore nel-
le Città — Quindi dacché i Longobardi si furono
stabiliti urli' Italia . i pubblici .Ediu/.j, che non fu-
rono da essi loro demoliti, caddero per trasenranza ,
ed incuria ne] custodirli : le magnificile , e comode
•strade, che con. tante spese enormi avran fatle i Ro-
mani , si perderono : le campagne deliziose si copri-
rono di boscaglie; tra perchè non vi erano siiffioj&it
coltivatori , distrutti gli abitanti dall'armi barbare, si
snehe perchè i pochi avanzati doveauo non per se ,
jia per li dominanti Longobardi coltivare a' quali cor-.
rispondevano due terzi del fruito , ed un (eiv.o rite-
nevano . Da ciò avvenne , che i Terreni in questi
tempi si vendernoa vilissimo prezzo, e qualche, vol-
ta un' olive!» , un giardino si cambiava con una spa-
da , o un cavallo .
V. I.' abbondanza dell' aóque , che un tempo, fh-
cca il pr: giq dell' Italia , divenne dopo lo stabili-
mento de' Longobardi funesla, adi italiani : crebbe il
numero de' laghi e de'le paludi, ghe infettarono l'a-
ria e rovinarono le campagne ; i fiumi deviarono da'
loro soliti letti , ed i ponti magnifici, che con molla
spesa costruiti arcano i 'Romani , o rumarono da se
i) Espos. supr. Ezecìi. Cap. I.