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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
dea dei nascimenti. L'ufficio ch'ella fa d'infasciare la coscia di
Giove non è privo di qualche riscontro nei monumenti riferi-
bili a questo mito. Evvi nel museo britannico un vaso dipinto,
in cui la teogonia di Bacco è rappresentata così : Giove sta se-
duto sopra un'ara, ed ha la destra coscia stretta da una fascia-
tura, sulla quale si scorgono i lacci'che servono a tenerla
ferma l. E fra i monumenti spettanti al mito della nascita di
Minerva abbiamo uno bello specchio prenestino, edito recente-
mente dal eh. Kekule, il quale si rende osservabile per la cir-
costanza, che due donne, distinte dai nomi di Thanr e di
Ethaumva (?) appongono una fasciatura al capo del re degli
dèi, dal quale pur dianzi è uscita fuori Minerva ~.
L' una e 1' altra particolarità del nostro rilievo , cioè , il
globo sotto il piede di Giove, e la dea nell'azione testé indi-
cata, concorrono ad accrescere la rarità del monumento.
Lo stile ed il lavoro del quale sono mediocri. Lo cre-
derei eseguito circa la line del secondo secolo dell'era nostra.
Egli è chiaro che nella sua integrità doveva esibire una com-
posizione assai più estesa, ritraente senz'altro il seguito della
favola , di cui per la frattura del marmo non abbiamo che il
princ'pio. Probabilmente dopo la figura di Giove eravi quella
di Mercurio col neonato Bacco ; e poi quelle delle Ninfe, o di
Sileno, in atto di accogliere il loro alunno divino.
Il sito in cui narrammo che questo frammento fu rinve-
nuto potrebbe far luogo a qualche riflessione topografica.
Il grande rilievo cui appartenne il frammento non sem-
bra suppellettile sepolcrale, ma dovea piuttosto decorare un
tempio, o qualche luogo a tempio attenente. Ora le memorie
topografiche dell'antica Koma ci ricordano appunto sull'Esqui-
lino il famoso tempio ed il luco di Giunone Lucina, la Ilizia,
dei greci ; nel quale certamente questo marmo , a cagione del
1 De Witte Calai. Durand. n. 68.
2 Ann. delVlsL. di C. A. 1873 p. 124-130; Mon. v. Villi, tav. LVI.
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
dea dei nascimenti. L'ufficio ch'ella fa d'infasciare la coscia di
Giove non è privo di qualche riscontro nei monumenti riferi-
bili a questo mito. Evvi nel museo britannico un vaso dipinto,
in cui la teogonia di Bacco è rappresentata così : Giove sta se-
duto sopra un'ara, ed ha la destra coscia stretta da una fascia-
tura, sulla quale si scorgono i lacci'che servono a tenerla
ferma l. E fra i monumenti spettanti al mito della nascita di
Minerva abbiamo uno bello specchio prenestino, edito recente-
mente dal eh. Kekule, il quale si rende osservabile per la cir-
costanza, che due donne, distinte dai nomi di Thanr e di
Ethaumva (?) appongono una fasciatura al capo del re degli
dèi, dal quale pur dianzi è uscita fuori Minerva ~.
L' una e 1' altra particolarità del nostro rilievo , cioè , il
globo sotto il piede di Giove, e la dea nell'azione testé indi-
cata, concorrono ad accrescere la rarità del monumento.
Lo stile ed il lavoro del quale sono mediocri. Lo cre-
derei eseguito circa la line del secondo secolo dell'era nostra.
Egli è chiaro che nella sua integrità doveva esibire una com-
posizione assai più estesa, ritraente senz'altro il seguito della
favola , di cui per la frattura del marmo non abbiamo che il
princ'pio. Probabilmente dopo la figura di Giove eravi quella
di Mercurio col neonato Bacco ; e poi quelle delle Ninfe, o di
Sileno, in atto di accogliere il loro alunno divino.
Il sito in cui narrammo che questo frammento fu rinve-
nuto potrebbe far luogo a qualche riflessione topografica.
Il grande rilievo cui appartenne il frammento non sem-
bra suppellettile sepolcrale, ma dovea piuttosto decorare un
tempio, o qualche luogo a tempio attenente. Ora le memorie
topografiche dell'antica Koma ci ricordano appunto sull'Esqui-
lino il famoso tempio ed il luco di Giunone Lucina, la Ilizia,
dei greci ; nel quale certamente questo marmo , a cagione del
1 De Witte Calai. Durand. n. 68.
2 Ann. delVlsL. di C. A. 1873 p. 124-130; Mon. v. Villi, tav. LVI.