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BUIiLETTINO DELLA COMMISSIONE
note alla chimica — ma neppure da una mediocre ossidazione, che
non può mancare in oggetto rimasto sotterra per tanto spazio
di tempo. La mia esitazione diventava più forte nel riflettere
a cosa, di che una lunga esperienza mi ha fatto sicuro, cioè,
che alcuni lavori in argento eseguiti presso noi nel secolo XVI,
e segnatamente circa i tempi di Sisto V, assomigliauo tanto, sì
pel disegno e sì per l'artificio ad autichi lavori dell'epoca degli
Antonini, eli'egli non è punto agevole il distinguere gli uni
dagli altri, qualora manchi l'indizio di quella patina ed ossi-
dazione , la cui natura ad occhio perito fa subito discernere
l'antichità tanto maggiore di un oggetto da quella tanto mi-
nore di un altro.
Per buona sorte le mie dubbiezze furono ben presto dis-
sipate. Imperciocché venne a mia notizia, che chi primo ebbe in
mano l'arnese di cui si tratta, persuaso di aggiugnergli pregio,
poco avvedutamente ne distrusse con acidi la sincera veste di
ossido; e servendosi anche di uno stecco ne scoperse il metallo
per guisa, che senza riprendere la nativa bianchezza si rimase
come offuscato da una patina, che ninno avrebbe giudicata ef-
fetto di molto remota antichità. — Qualche tempo appresso fortu-
na volle che mi fosse recata un' altra forchetta, provegnente da
recentissime escavazioni romane. E pure di argento, a tre denti,
di forma e di carattere non dissimile da quella capitolina, ma
di lavoro e di metallo molto inferiore, essendone l'argento
di bassa lega, quale incomincia a trovarsi uell' antica mo-
neta romana dopo i tempi di Settimio Severo. Questa seconda
forchetta è ricoperta da sì forte ossidazione, che solo il passag-
gio di molti secoli può averla prodotta; prestandosi a ciò mag-
giormente anche la men buona qualità del metallo. Lieto della
scoperta , e del riscontro che mi offeriva , feci acquisto della
nuova forchetta — di cui do il disegno nella tavola già indicata,
sotto il n. 3 — e mi sono pregiato di arricchirne la collezione
di antichi oggetti in metallo, formata per cura della nostra Com-
missione. Non andò molto che i lavori municipali sull'Esquilino
BUIiLETTINO DELLA COMMISSIONE
note alla chimica — ma neppure da una mediocre ossidazione, che
non può mancare in oggetto rimasto sotterra per tanto spazio
di tempo. La mia esitazione diventava più forte nel riflettere
a cosa, di che una lunga esperienza mi ha fatto sicuro, cioè,
che alcuni lavori in argento eseguiti presso noi nel secolo XVI,
e segnatamente circa i tempi di Sisto V, assomigliauo tanto, sì
pel disegno e sì per l'artificio ad autichi lavori dell'epoca degli
Antonini, eli'egli non è punto agevole il distinguere gli uni
dagli altri, qualora manchi l'indizio di quella patina ed ossi-
dazione , la cui natura ad occhio perito fa subito discernere
l'antichità tanto maggiore di un oggetto da quella tanto mi-
nore di un altro.
Per buona sorte le mie dubbiezze furono ben presto dis-
sipate. Imperciocché venne a mia notizia, che chi primo ebbe in
mano l'arnese di cui si tratta, persuaso di aggiugnergli pregio,
poco avvedutamente ne distrusse con acidi la sincera veste di
ossido; e servendosi anche di uno stecco ne scoperse il metallo
per guisa, che senza riprendere la nativa bianchezza si rimase
come offuscato da una patina, che ninno avrebbe giudicata ef-
fetto di molto remota antichità. — Qualche tempo appresso fortu-
na volle che mi fosse recata un' altra forchetta, provegnente da
recentissime escavazioni romane. E pure di argento, a tre denti,
di forma e di carattere non dissimile da quella capitolina, ma
di lavoro e di metallo molto inferiore, essendone l'argento
di bassa lega, quale incomincia a trovarsi uell' antica mo-
neta romana dopo i tempi di Settimio Severo. Questa seconda
forchetta è ricoperta da sì forte ossidazione, che solo il passag-
gio di molti secoli può averla prodotta; prestandosi a ciò mag-
giormente anche la men buona qualità del metallo. Lieto della
scoperta , e del riscontro che mi offeriva , feci acquisto della
nuova forchetta — di cui do il disegno nella tavola già indicata,
sotto il n. 3 — e mi sono pregiato di arricchirne la collezione
di antichi oggetti in metallo, formata per cura della nostra Com-
missione. Non andò molto che i lavori municipali sull'Esquilino