142
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
Passando ora ad esaminar le pitture, si vuole in primo
luogo avvertire, che queste durano abbastanza conservate nel-
1' emiciclo ; poco nella parte intermedia; e sono affatto scom-
parse nella terza sezione della sala, eh' è di tutte la più dan-
neggiata. Il partito della decorazione pittorica è sobrio ed ele-
gante : le pareti non offrono che un solo colore ; talché l'artefice
non ha fatto sfoggio di sua rara perizia, che nel dipingere i
fondi delle nicchie, e i fregi che sopra, o sotto quelle ricorrono.
Ma diasi prima di tutto un'idea generale del concetto artistico
il quale ha motivato la scelta della decorazione suddetta.
Il fondo delle pareti è purpureo. I vani delle nicchie, imi-
tanti, siccome dicemmo, altrettante aperture di fenestre, sono
dipinti di un bel colore ceruleo, su cui spicca una ricca massa
di verdura, composta di svariate piante, di arbusti e di fiori,
avvivati dalla presenza di scherzosi e variopinti augelli. A rendere
più viva la illusione, che que' vani siano di fenestre, l'artefice
vi ha rappresentato nel basso una loggia co'suoi parapetti, nella
cui parte più sporgente dipinse un vaso grande, ili forma di
coppa, inteso all'ottico effetto di respingere indietro la veduta
delle piante e dei fioii. Questa serie di nicchie, o simulate fe-
nestre — di cui sono cinque nella parte curvilinea della sala,
e sei da ciascun lato della parte intermedia — viene adornata,
o sopra o sotto, da una fascia a fondo nero, dell' altezza di
centimetri 27, divisa in tanti compartimenti, separati fra loro da
gentili ornati ; nei quali compartimenti una veduta di giardini
è alternata con istorie di svariati, e spesso eruditi argomenti
di putti o Gemetti, di cacce, di Ninfe, di soggetti mitologici,
o bacchici, o comici. Di cosiffatti compartimenti dodici se ne
contano in quel tratto della fascia che gira nell' emiciclo : poiché
quivi lo stato migliore delle pitture consente discernerli meglio.
Egli è chiaro che l'artefice, nel dipingere gli sfondi delle
nicchie, ebbe in mira di ottenere l'effetto, che le persone trat-
tenentisi nella sala credessero vedere, attraverso le fìnte aperture
delle fenestre, quegli oggetti che al di fuori si ritrovavano; cioè
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
Passando ora ad esaminar le pitture, si vuole in primo
luogo avvertire, che queste durano abbastanza conservate nel-
1' emiciclo ; poco nella parte intermedia; e sono affatto scom-
parse nella terza sezione della sala, eh' è di tutte la più dan-
neggiata. Il partito della decorazione pittorica è sobrio ed ele-
gante : le pareti non offrono che un solo colore ; talché l'artefice
non ha fatto sfoggio di sua rara perizia, che nel dipingere i
fondi delle nicchie, e i fregi che sopra, o sotto quelle ricorrono.
Ma diasi prima di tutto un'idea generale del concetto artistico
il quale ha motivato la scelta della decorazione suddetta.
Il fondo delle pareti è purpureo. I vani delle nicchie, imi-
tanti, siccome dicemmo, altrettante aperture di fenestre, sono
dipinti di un bel colore ceruleo, su cui spicca una ricca massa
di verdura, composta di svariate piante, di arbusti e di fiori,
avvivati dalla presenza di scherzosi e variopinti augelli. A rendere
più viva la illusione, che que' vani siano di fenestre, l'artefice
vi ha rappresentato nel basso una loggia co'suoi parapetti, nella
cui parte più sporgente dipinse un vaso grande, ili forma di
coppa, inteso all'ottico effetto di respingere indietro la veduta
delle piante e dei fioii. Questa serie di nicchie, o simulate fe-
nestre — di cui sono cinque nella parte curvilinea della sala,
e sei da ciascun lato della parte intermedia — viene adornata,
o sopra o sotto, da una fascia a fondo nero, dell' altezza di
centimetri 27, divisa in tanti compartimenti, separati fra loro da
gentili ornati ; nei quali compartimenti una veduta di giardini
è alternata con istorie di svariati, e spesso eruditi argomenti
di putti o Gemetti, di cacce, di Ninfe, di soggetti mitologici,
o bacchici, o comici. Di cosiffatti compartimenti dodici se ne
contano in quel tratto della fascia che gira nell' emiciclo : poiché
quivi lo stato migliore delle pitture consente discernerli meglio.
Egli è chiaro che l'artefice, nel dipingere gli sfondi delle
nicchie, ebbe in mira di ottenere l'effetto, che le persone trat-
tenentisi nella sala credessero vedere, attraverso le fìnte aperture
delle fenestre, quegli oggetti che al di fuori si ritrovavano; cioè