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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 6.1878

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Delle scoperte avvenute in piazza di Pietra
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https://doi.org/10.11588/diglit.13206#0032
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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE

lino a metri otto, p. es. nella cantina elei pasticcere. Allorché
nel giugno 1873 si tagliò per la prima volta la via de' Ber-
gamaschi con un cavo longitudinale, i peperini del portico,
caduti in disordine, si rintracciarono fin presso l'angolo di piazza
Colonna, misti a scaglioni di colonne e di marmi architettonici.
La grossezza del muro è di tre piedi romani (Cf. Canina, Indie.
p. 407 — Rapporti C. A. C. 13, 16 giugno, 3 luglio 1873). Il
peristilio era sontuosissimo; e ne è prova la recente scoperta
di una colonna scanalata di giallo antico, di m. 0,85 di diametro,
avvenuta in via de' Bergamaschi fra i n. 48 e 50. La quale non
è, per vero dire, la sola ricuperata in questo luogo. « Nella
« strada che va alli pazzarelli fu ritrovata una parte di colonna
« gialla, longa p. 12, grossa 4 di diametro che si portò al
« palazzo delle Quattro fontane » (Cod. Barb. XXX. 136): notizia
ripetuta quasi a verbo dal Cipriani (XXVI) con l'aggiunta che
giaceva alla profondità di 24 palmi. La « strada che va alli
pazzarelli » corrisponde presso a poco a quella de' Bergamaschi,
poiché la chiesetta della Pietà spettava precisamente al manicomio,
e questo occupava il lato orientale della via (Nibby, Roma p. I,
p. 122). Nel citato codice barberiniano al f. 104 v'è memoria
di un'altra colonna ritrovata in piazza di Pietra l'anno 1662,
nel cui piano di troncatura erano incise le sigle T • P || XYII •
K • IVL || L • XX • T || LVI: ed intanto la giudico diversa dalla
prima mentovata, in quanto che la sua scoperta è attribuita
al pontificato di Alessandro VII, il quale diffìcilmente avrebbe
consentito ai Barberini d'impossessarsene.

Non è ragionevole il supporre che tutt'intero il colonnato
fosse di giallo, a simiglianza dell'aerea Phoebi porticus che cir-
condava il tempio di Apollo palatino, il quale portico tota erat
in speciem poenis digèsta columnis (Properzio, II, eleg. 31).
Io credo che le colonne di giallo ornassero soltanto gli ingressi
corrispondenti nel centro elei quattro lati del peribolo, altrimenti
gli antichi scrittori non avrebbero mancato di ricordare cotanta
 
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