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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 9.1881

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Prefazione
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https://doi.org/10.11588/diglit.13203#0003
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PREFAZIONE

Entrando nel terzo lustro della sua esistenza e rivolgendo
il pensiero ai lavori compiuti nel periodo antecedente, la Com-
missione archeologica non può non andar lieta del loro felice
successo, e, per ciò stesso, concepire la speranza di un avvenire
anche più lieto e fecondo. Questa speranza trova anche maggiore
fondamento nella recente disposizione della Giunta Comunale,
alla quale è piaciuto di ascrivere fra i membri della Commissione
medesima il sig. comm. Roberto Bompiani, il rev. p. D. Luigi
Bruzza, il prof. Ignazio Guidi, il comm. Cesare Mariani, il sig.
Enrico Stevenson ed il sig. Oreste Tommasini: la fama dei quali,
nelle lettere nelle scienze, nelle arti non abbisogna di encomio.

Quando piacque al Consiglio affidare alla Commissione la
tutela dei diritti e l'esercizio dei doveri che ha il Comune verso
i monumenti della città e del suo territorio, il campo di atti-
vità che in tal modo erale aperto, poteva considerarsi come
vergine. Infatti, nel ventennio antecedente, benché molti ed im-
portanti lavori edilizii fossero stati eseguiti a cura del Comune,
ed in aree di proprietà comunale, e benché quei lavori aves-
sero dato luogo a trovamenti di antichità sovente assai impor-
tanti, pure T opera del Comune istesso fu limitata al semplice
collocamento nei musei capitolini degli oggetti tornati in luce.
Questi oggetti furono, invero, ben pochi: non perchè il suolo
esplorato nel ventennio 1850-70 fosse di mediocre estensione,
e povero di monumenti, ma perchè mancava una sorveglianza
 
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