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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 29.1901

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: "Lo monte Tarpeio" nel secolo XVI
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https://doi.org/10.11588/diglit.13727#0251
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« LO MONTE TAUPEIO » NEL SECOLO XVI.

(Tav. XH-XIII)

Particolari caratteristici della sommità occidentale del monte
Capitolino nei secoli XV e XVI furono le Forche, i Pozzi da
grano, e il Tiratorio dei panni. Questi particolari, fatta eccezione del
primo, sono egregiamente illustrati dai due segmenti del panorama
di Martino Heemskerck riprodotti nelle pagine che seguono, come
pure da taluni documenti archivistici inediti da me raccolti.

Le forche.

Quando il pittore olandese sedette sul monte Tarpeio o Ca-
prino, dal quale « pulcherrimus patet in Urbem prospectus » (J)
nell' anno 1534, cioè due anni dopo la sua prima venuta in
Roma, due anni prima delle demolizioni fatte attorno al monte
per la venuta di Carlo V, e quattro anni prima che incominciasse
la trasformazione del Campidoglio e del palazzo senatorio secondo
l' idea di Michelangelo, la vista poteva spaziare liberamente sulla
costa verso la Consolazione dove stavano i Pozzi, e sulla spianata
dove stavano i Tiratorii, mentre il sito delle Forche era nascosto
al disegnatore da una balza di rupe. Ma, se non possiamo cono-
scerne i particolari grafici di mano dell' Heemskerck, abbondano
quelli descrittivi negli atti notarili contemporanei.

Il giorno 6 febbraio 1456, il nobile uomo Antonio Salamoni,
alias Missere, del rione Campitelli, col consenso di Giovangia-

(!) Ioli. Fichard, Italia a. Mdxxxvi in Frankfurt. Archiv, III, a. 1815,

p. 70.

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