e nelle 'Provincie romane
327
Questi e gli altri oggetti rinvenuti nel mare fanno pensare
a un qualche naufragio (C. Martin, Comptes Rendus, 1908,
pag. 244 e seg.).
Iscrizione di Miliana in Algeria.
Recentemente in Miliana, nell'Algeria, tornò in luce il se-
guente epitatìo:
LOLLIVS SlwONE
VIXIT ANNIS T
RIGINTA DVO DIS
CEDIT • XI KAL • DECEN(èm)
(anno) VKOvinciae CCLXXV •
L'epitaflo porta la data dell'anno 275 dell'era di Mauretania,
corrispondente all'a. D. 314; ed è cristiano, come mostra, fra le
altre cose, la formula discedit, equivalente a discessit, che ap-
parisce nell'epigrafia della Mauretania al principio del IV secolo,
e a decessiti che si legge nelle più antiche iscrizioni cristiane
dell'Africa degli a. 225, 226 e 227. Il nostro epitafio ha impor-
tanza perchè è la prima iscrizione cristiana che si rinviene in
Miliana ed è posteriore all'editto di Milano. Conferma dunque
la presenza dei cristiani, al principio del quarto secolo, nell'in-
terno della Mauretania (P. Monceaux, Bull, des Ani. de France,
1908, pag. 291).
L. Cantarelli.
327
Questi e gli altri oggetti rinvenuti nel mare fanno pensare
a un qualche naufragio (C. Martin, Comptes Rendus, 1908,
pag. 244 e seg.).
Iscrizione di Miliana in Algeria.
Recentemente in Miliana, nell'Algeria, tornò in luce il se-
guente epitatìo:
LOLLIVS SlwONE
VIXIT ANNIS T
RIGINTA DVO DIS
CEDIT • XI KAL • DECEN(èm)
(anno) VKOvinciae CCLXXV •
L'epitaflo porta la data dell'anno 275 dell'era di Mauretania,
corrispondente all'a. D. 314; ed è cristiano, come mostra, fra le
altre cose, la formula discedit, equivalente a discessit, che ap-
parisce nell'epigrafia della Mauretania al principio del IV secolo,
e a decessiti che si legge nelle più antiche iscrizioni cristiane
dell'Africa degli a. 225, 226 e 227. Il nostro epitafio ha impor-
tanza perchè è la prima iscrizione cristiana che si rinviene in
Miliana ed è posteriore all'editto di Milano. Conferma dunque
la presenza dei cristiani, al principio del quarto secolo, nell'in-
terno della Mauretania (P. Monceaux, Bull, des Ani. de France,
1908, pag. 291).
L. Cantarelli.