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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 42.1915

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[Necrologia]
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https://doi.org/10.11588/diglit.14884#0244
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240

Necrologie

fu chiamato pure a prestar la sua opera nella nuova Ammini-
strazione governativa per gli scavi di antichità in Roma e nel
suburbio ; e da per tutto portò il tributo della sua efficace ed one-
stissima laboriosità, con sommo vantaggio degli studi e col de-
coro del paese. Non ci fu istituto antiquario di Roma che non
si sentisse onorato di accoglierlo nel suo seno ; e non ci fu perio-
dico dedicato a studi di archeologia che non ne ricercasse con
somma avidità gli scritti per divulgarli. Fu accademico di S. Luca,
accademico dei Lincei, direttore dell'Ufficio per gli scavi di Roma,
e direttore del Museo Nazionale Romano. Fu anche direttore del
Bullettino di questa Commissione archeologica comunale e diede
molto contributo alla pubblicazione delle Notizie degli scavi.
Si adoperò per accrescere i tesori delle collezioni antiquarie pub-
bliche, e con eguale impegno favorì il progresso degli studi dei
suoi amici e conoscenti. La sua casa era il convegno dei giovani
che si volevano istruire nella scienza delle antichità, e degli ar-
cheologi maturi che avevano bisogno del consiglio e dell'appro-
vazione di lui per i loro studi.

L'egregio nostro collega dott. Luigi Cantarelli, professore
nella R. Università di Roma, che ha pubblicato in questi giorni
un dottissimo volume intitolato « Studi romani e bizantini »,
nella prefazione bellissima ed affettuosissima che vi ha posto, ha
scritto queste parole che reputo opportuno riferire.

« A questo volume non sarebbe mancata una revisione ge-
« nerale da parte del collega prof. Giuseppe Gatti, che ne vide
« composte le prime pagine ; ma, purtroppo, egli non è più fra
« noi, e all'amico impareggiabile, all'uomo integerrimo, all'epi-
« gratìsta insigne, da cui tanto appresi nei miei studi, mando
« da queste pagine un affettuoso estremo saluto ».

Eguale affetto per lui ed uguale rincrescimento per la sua
perdita dolorosa espressero tutti coloro che in Roma ed altrove
diedero il triste annunzio della sua morte.

F. Barnabei.
 
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