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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 42.1915

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[Necrologia]
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https://doi.org/10.11588/diglit.14884#0236
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GIOVANNI BARRACCO

Una nobile figura di gentiluomo colto si è spenta nell'an-
nata decorsa. Il venerando barone Giovanni Barracco, nella
grave età di 85 anni, scese nella tomba il 14 gennaio 1914,
dopo un periodo di decadenza fìsica, sopravvenuto ad una ma-
lattia sofferta, che aveva fiaccato la sua tempra adamantina.
La nostra Commissione, che lo annoverava tra i membri dal
1883, rimpiange in lui uno dei più benemeriti fautori dell'ar-
cheologia e benefattori di Roma.

Appartenente ad una nobilissima famiglia di ricchi possi-
denti di campagna calabresi, che vanta tradizioni di patriot-
tismo e di liberalità, era nato in Cotrone il 28 aprile 1829.
Ebbe una accurata educazione, e fu versato negli studi classici,
coltivati in Napoli; ed in quell'ambiente si svilupparono i suoi
sentimenti patriottici con la consuetudine de' preparatori della
indipendenza italiana. Sicché, appena fu annesso il regno bor-
bonico, egli incominciò la sua carriera politica, quale deputato
al Parlamento nazionale in Torino, nel 1861. Fu per varie le-
gislature rappresentante dei collegi di Cotrone e di Spezzano
Grande, e nell'esercizio del suo mandato si occupò con compe-
tenza e solerzia di questioni agricole ed economiche, facendo
parte della Giunta del bilancio e d'importanti Commissioni, e
di politica estera, quale relatore più volte del bilancio.

Il contributo dell'opera sua nella legislazione artistica ed
archeologica del nostro paese, essendo stato anche nel 1S88 re-
latore del progetto di legge per la Passeggiata archeologica, ed
il suo intervento in tante questioni d'arte, costituisce la prin-
cipale benemerenza sua nella Camera.

Nel Senato, ove sedeva dal 1886, quale questore, si occupò
con gusto e con passione anche del decoro estetico, rinnovando
 
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