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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 42.1915

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Lugli, Giuseppe: Le antiche ville dei colli Albani prima della occupazione domizianea
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https://doi.org/10.11588/diglit.14884#0255
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LE ANTICHE VILLE LEI COLLI ALBANI
PRIMA DELLA OCCUPAZIONE DOMISIANEA

(Tav. IX-XI)

Quali fossero i limiti dell'aver ALbanus nella età classica,
è difficile di poter dire con sicurezza. Comunemente si prendono
come estremi il territorio di Bovillae a nord-ovest e quello di
Arida a sud-est, cioè il tratto della via Appia tra i migliali
XII e XV con le sue adiacenze. Ma queste appunto sono incerte:
se ad oriente, di là dal lago Albano, si può arrivare fino
all'altipiano sotto Rocca di Papa e monte Cavo, sfugge però se
vi fosse incluso anche il monte Gentile, ove sono alcuni avanzi,
senza importanza, di una villa romana ; ed egualmente non sap-
piamo se l'antico agro occupasse a nord tutta la vasta macchia
di Marino (tavv. IX-X) fino all'odierno cimitero. Ancora più
incerta è la porzione di territorio che si deve aggiungere alla
via Appia lungo il lato destro, cioè verso sud-ovest.

In linea generale non sembra che gran parte della vallata
verso il mare fosse attaccata all'Albano: una striscia media di
un miglio di larghezza si può ritenere come base. Il monte
Savello (dal castello medioevale dei Savelli che ancora lo domina)
segna l'estrema punta dell'agro Albano verso ovest, mentre la
valle d'Ariccia lo limita con evidenza a mezzogiorno.

In complesso dunque, nell'epoca storica, per ager Albanus
si intendeva il territorio a ponente di monte Cavo, che abbrac-
 
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