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al£ Antiquirium

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calco in gesso tratto dall'esemplare più completo degli Uffizi. In tal
modo si comprende meglio il soggetto ed il movimento (tv. IXaeb).
Questi sono stati descritti tante volte che bastano poche parole per
presentare la dea giovinetta, tutta avvolta e stretta nell'himation,
colla mano sinistra appuntata al fianco, mentre riguarda inspirata il
cielo : ed invelo il ravvicinamento della ardita concezione colla
figura di santa guerriera Giovanna d'Arco, fatto dal Furtwàn-
gler(1) rende licite il concètto della graziosa statua, Poche attribu-
zioni sono così eoli vincenti come quella, che fa risalire l'invenzione
della singolare opera d'arte a Timoteo(2), il cui temperamento ar-
tistico ed il particolare stile disegnativo si assommano nella Pal-
lade giovinetta, dea celeste e forse anche marina, secondo l'interpre-
tazione dell'Aliti (*);

L'esemplare nostro non eccelle sopra quello vaticano (*) della
Galleria Lapidaria per la esecuzione scultoria ; ma può stare a
confronto con gli altri (s). È soprattutto notevole per le esagera-
zioni di modellatura secca e profonda e per la straordinaria sotti-
gliezza della figura che, vista dal fianco destro, appare quasi man-
cante di corporeità ed ha fatto pensare al Visconti che il marmo
fosse mancante o ritoccato: ma rio non è vero, perchè anche altri
esemplari, veduti da questa parte, fanno la stessa impressione e.
dimostrano che la statua era concepita per una visione frontale;
ed era completata dal movimento del braccio destro colla lancia
che nell'esemplare degli Uffizi può ritenersi ben restaurato (fig. 5).

(') Meisterwerke, pag. 527 = M. P. pag. 305.

(2) Arnohing, Basi* v. ìlantinm, pag. 68 ; Filìirer in Florem, n. 77,
pag. 54 ; A usonia. III. pa». 98 segg. Dopo ciò non è più il caso di pensare col
Fnrtwangler a Scopa o co) Sauer (Juìnb. d. 1. 1908, pag. 130. nota 11) a Cefìso-
doto ]1 o col Wolters all'epoca ellenistica (FW 1458).

(3) Op. cit. pag. 277 segg. Athena a'ifhita di Megara.

(*) Helbig, Fiihrer3 52: Amelung, Vatikan 1, pag. 129, n. 29, tav. 22.

(6) Tra gli esemplari enumerati dall'Anta non trovo indicato il torso
del Palatino Rcinach, Re]). 11, 295. 3 che potrebbe essere identico con quello
dell'Ermitage n. 6. Da ricordare anche il bronzetti) di Muri, Remach, liep.
Il, 290, 3. j
 
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