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Lugli, Giuseppe: Note topografiche intorno alle antiche ville suburbane
DOI Seite / Zitierlink:https://doi.org/10.11588/diglit.14893#0009
intorno alle antiche ville, suburbane
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decessori, oppure era troppo solida, troppo « romana » per poterla
demolire.
Da quanto ho detto, dunque, si delinea la differenza essenziale
fra il suburbio odierno di Roma e il suburbio antico : una tabella
comunale affissa nel muro a sinistra della via Appia, pochi metri
dopo Cecilia Metella, ci informa che questo è oggi il limite del subur-
bio di Roma, Ora si pensi che tutti i colli che formano ampia corona
intorno alla città, e cioè gli Albani, i Tusculani, i Tiburtini, i Pre-
nestini, ecc., erano considerati in antico come località suburbane (')
ed erano avidamente ricercati dai ricchi romani dell'età classica
per le loro ville che si chiamavano perciò suburbanae. Non vi era
romano di una certa posizione sociale che non possedesse una o
più ville in campagna, che coltivava e curava più della stessa abita-
zione cittadina.
Cicerone infatti si addolora vivamente quando, per pagare i
forti debiti contratti nella sua tumultuosa vita politica, è costretto
a mettere all'asta la villa suburbana di Tusculo, che appunto per
questa qualità amava in modo particolarissimo : Nos Tusculano
ita delectamur, ut nobismet ipsis tum denique, eum ilio veriimus,
pìaceamus (*); si capisce quindi perchè gli rincrescesse tanto di do-
verla abbandonare, restando così privo del suo suburbano: Tuscu-
lanum proscripsi, suburbano non facile coreo (3). Fortunatamente
per lui, l'asta andò deserta. Egli stesso si recava sovente nella pros-
sima villa di Lucullo per consultare libri o per riportare quelli che
aveva preso in prestito dall'amico, che possedeva una preziosissima
biblioteca (4) ; ed ivi trovò un giorno M. Catone (5), che era venuto
per leggere alcuni libri dei filosofi stoici, e con lui intavolò la nota
discussione intorno al sommo bene.
(') Cfr. Cic, Pro Rose. Amer. 10, 46; Ad Quintum fr. Ili, I, 3,8; De
divin. II, 32, ; De orni. I, 21, 98; Ad Alt. IV, 2,7.
(2) Cic, Ad Att. I, 6, 2 ; cfr. ibid., II, 1, n. '
(3) Cic, Ad Att, IV, 2, ? (ottobre del 57 a Cr.).
(4) Cic, De finib. Ili, 2, 8.
(s) Cic, De fluii. Ili, 2,7.
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decessori, oppure era troppo solida, troppo « romana » per poterla
demolire.
Da quanto ho detto, dunque, si delinea la differenza essenziale
fra il suburbio odierno di Roma e il suburbio antico : una tabella
comunale affissa nel muro a sinistra della via Appia, pochi metri
dopo Cecilia Metella, ci informa che questo è oggi il limite del subur-
bio di Roma, Ora si pensi che tutti i colli che formano ampia corona
intorno alla città, e cioè gli Albani, i Tusculani, i Tiburtini, i Pre-
nestini, ecc., erano considerati in antico come località suburbane (')
ed erano avidamente ricercati dai ricchi romani dell'età classica
per le loro ville che si chiamavano perciò suburbanae. Non vi era
romano di una certa posizione sociale che non possedesse una o
più ville in campagna, che coltivava e curava più della stessa abita-
zione cittadina.
Cicerone infatti si addolora vivamente quando, per pagare i
forti debiti contratti nella sua tumultuosa vita politica, è costretto
a mettere all'asta la villa suburbana di Tusculo, che appunto per
questa qualità amava in modo particolarissimo : Nos Tusculano
ita delectamur, ut nobismet ipsis tum denique, eum ilio veriimus,
pìaceamus (*); si capisce quindi perchè gli rincrescesse tanto di do-
verla abbandonare, restando così privo del suo suburbano: Tuscu-
lanum proscripsi, suburbano non facile coreo (3). Fortunatamente
per lui, l'asta andò deserta. Egli stesso si recava sovente nella pros-
sima villa di Lucullo per consultare libri o per riportare quelli che
aveva preso in prestito dall'amico, che possedeva una preziosissima
biblioteca (4) ; ed ivi trovò un giorno M. Catone (5), che era venuto
per leggere alcuni libri dei filosofi stoici, e con lui intavolò la nota
discussione intorno al sommo bene.
(') Cfr. Cic, Pro Rose. Amer. 10, 46; Ad Quintum fr. Ili, I, 3,8; De
divin. II, 32, ; De orni. I, 21, 98; Ad Alt. IV, 2,7.
(2) Cic, Ad Att. I, 6, 2 ; cfr. ibid., II, 1, n. '
(3) Cic, Ad Att, IV, 2, ? (ottobre del 57 a Cr.).
(4) Cic, De finib. Ili, 2, 8.
(s) Cic, De fluii. Ili, 2,7.