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tomba ove già Riposavano i resti di Sant' Apollinare; 1' aitar
maggiore Ita un baldacchino sopportato da quattro colonne in
marmo nero e bianco; la mezza cupola della tribuna e 1' ar-
cata del coro sono ricoperte da bellissimi mosaici antichi.
S. Giovanni Evangelista o S. Giovanni della .Sagra. Chiesa co-
strutta nel iti dall' imperatrice Galla Placidia, ha molto perduto
dopo che fu risiaurata, sopratutto nei mosaici. Ha affreschi di
Giotto.
S. Maria in Cosmedin. Piccolo tempio ottagono, fatto costruire da
Teodorico, con una cupola decorata di mosaici del VI secolo.
Ss. Nazaro e Celso. È il mausoleo di Galla Placidia, figlia di
Teodosio e madre di Valentiniano III, fatto erigere dalla stessa,
in forma di croce latina nel 440. Rimarchevoli sono i mosaici, e die-
tro l'altare il sarcofago di questa imperatrice in marmo e già co-
perto di lastre d'argento. Veggonsi pure due altri sarcofaghi con-
tenenti le ceneri dell' imperatore Onorio e di Costanza e due altri
piccoli con quelli di Valentiniano e di sua sorella Onoria.
S. Vitale. Questo tempio, fu fondatò sotto Giustiniano, dall'arci-
vescovo,Ecclesio, e fu consacrato nel 547 da S. Massimiano. Il
pavimento è stato innalzato per preservarlo dalle acque. La chiesa,
in forma ettagona, porta in cima una cupola che posa sopra otto
grossi piloni disposti in circolo, e fra cui si sviluppano sette ese-
dre, come quelle di S. Sofia a Costantinopoli. Una galleria al pri-
mo piano forma delle tribune simili a quelle che in tutte le
chiese d'Oriente erano riservate alle donne. Il principale orna-
mento di questa chiesa sono i mosaici del coro, eseguiti ai tempi
di Giustiniano e che conservano la loro freschezza. Alcuni rap-
presentano Giustiniano, altri l'imperatrice Teodora e il vescovo
Massimiano che portano offerte al tempio, Gli altri ritraggono vari
fatti della storia sacra. Possiede pure dei bassorilievi provenienti
da un tempio di Nettuno.
Dietro questa chiesa, dal lato nord trovasi la tomba dell'esarca
Isacco, morto nel 644; è un sarcofago con un'iscrizione greca
posta in una specie di cappella, il tutto eretto da sua moglie
Susanna. Vi si veggono anche altre iscrizioni antiche ed a
destra un bassorilievo il cui soggetto è un guerriero romano.
S. Francesco. Costrutta, dicesi, nel 450, da S. Pietro Crisologo
sulle rovine d'un tempio di Nettuno. Nell'interno antiche tombe,
fra cui quelle d'Ottavio da Polenta e d' Enrico Alfieri; e nella
cappella del Crocefisso due colonne di marmo greco, con capitelli
di Pietro Lombardo.
S. Maria in Porto. Basilica a tre navate, del 4555 , col martirio di
S. Liberale e S. Anna e quattro Santi di F. Longhi ; un vec-
chio vaso di porfido nel coro, ecc.
S. Niccolò. Costrutta nel 760 dall'arcivescovo Sergio, racchiude
numerosi quadri del monaco agostiniano Padre Cesare Pronti e
di Francesco da Cotignola.
Oltre poi le già nominate si potranno visitare le altre chiese di
S. Giovanni Battista del 458, riformata quasi interamente nel 4685,
tomba ove già Riposavano i resti di Sant' Apollinare; 1' aitar
maggiore Ita un baldacchino sopportato da quattro colonne in
marmo nero e bianco; la mezza cupola della tribuna e 1' ar-
cata del coro sono ricoperte da bellissimi mosaici antichi.
S. Giovanni Evangelista o S. Giovanni della .Sagra. Chiesa co-
strutta nel iti dall' imperatrice Galla Placidia, ha molto perduto
dopo che fu risiaurata, sopratutto nei mosaici. Ha affreschi di
Giotto.
S. Maria in Cosmedin. Piccolo tempio ottagono, fatto costruire da
Teodorico, con una cupola decorata di mosaici del VI secolo.
Ss. Nazaro e Celso. È il mausoleo di Galla Placidia, figlia di
Teodosio e madre di Valentiniano III, fatto erigere dalla stessa,
in forma di croce latina nel 440. Rimarchevoli sono i mosaici, e die-
tro l'altare il sarcofago di questa imperatrice in marmo e già co-
perto di lastre d'argento. Veggonsi pure due altri sarcofaghi con-
tenenti le ceneri dell' imperatore Onorio e di Costanza e due altri
piccoli con quelli di Valentiniano e di sua sorella Onoria.
S. Vitale. Questo tempio, fu fondatò sotto Giustiniano, dall'arci-
vescovo,Ecclesio, e fu consacrato nel 547 da S. Massimiano. Il
pavimento è stato innalzato per preservarlo dalle acque. La chiesa,
in forma ettagona, porta in cima una cupola che posa sopra otto
grossi piloni disposti in circolo, e fra cui si sviluppano sette ese-
dre, come quelle di S. Sofia a Costantinopoli. Una galleria al pri-
mo piano forma delle tribune simili a quelle che in tutte le
chiese d'Oriente erano riservate alle donne. Il principale orna-
mento di questa chiesa sono i mosaici del coro, eseguiti ai tempi
di Giustiniano e che conservano la loro freschezza. Alcuni rap-
presentano Giustiniano, altri l'imperatrice Teodora e il vescovo
Massimiano che portano offerte al tempio, Gli altri ritraggono vari
fatti della storia sacra. Possiede pure dei bassorilievi provenienti
da un tempio di Nettuno.
Dietro questa chiesa, dal lato nord trovasi la tomba dell'esarca
Isacco, morto nel 644; è un sarcofago con un'iscrizione greca
posta in una specie di cappella, il tutto eretto da sua moglie
Susanna. Vi si veggono anche altre iscrizioni antiche ed a
destra un bassorilievo il cui soggetto è un guerriero romano.
S. Francesco. Costrutta, dicesi, nel 450, da S. Pietro Crisologo
sulle rovine d'un tempio di Nettuno. Nell'interno antiche tombe,
fra cui quelle d'Ottavio da Polenta e d' Enrico Alfieri; e nella
cappella del Crocefisso due colonne di marmo greco, con capitelli
di Pietro Lombardo.
S. Maria in Porto. Basilica a tre navate, del 4555 , col martirio di
S. Liberale e S. Anna e quattro Santi di F. Longhi ; un vec-
chio vaso di porfido nel coro, ecc.
S. Niccolò. Costrutta nel 760 dall'arcivescovo Sergio, racchiude
numerosi quadri del monaco agostiniano Padre Cesare Pronti e
di Francesco da Cotignola.
Oltre poi le già nominate si potranno visitare le altre chiese di
S. Giovanni Battista del 458, riformata quasi interamente nel 4685,